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SPAGNALa Spagna accoglie Aquarius. Conte: «Vertice a Palazzo Chigi» 

11.06.18 - 14:58
Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato che la nave con 600 migranti a bordo potrà attraccare a Valencia
Keystone
La Spagna accoglie Aquarius. Conte: «Vertice a Palazzo Chigi» 
Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato che la nave con 600 migranti a bordo potrà attraccare a Valencia

MADRID - Il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha annunciato che la Spagna permetterà alla nave Aquarius - con oltre 600 migranti a bordo - di attraccare a Valencia. Lo annuncia la Moncloa.

«È nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone», ha dichiarato il premier spagnolo Sanchez nell'annunciare di voler accogliere la nave Aquarius carica di migranti nel porto di Valencia.

Conte: «Vertice a Palazzo Chigi» - «Questa sera ci sarà un vertice a Palazzo Chigi con i ministri competenti sulla questione». Lo afferma il premier italiano Giuseppe Conte in visita ad Amatrice, in provincia di Rieti, interpellato sul caso Aquarius e confermando di essere «in diretto contatto con le autorità coinvolte».

«Questa è la vera solidarietà» - «Diamo il benvenuto alla decisione del governo spagnolo di permettere a nave Aquarius di sbarcare a Valencia per ragioni umanitarie. Questa è la vera solidarietà messa in pratica, sia verso queste persone disperate e vulnerabili, che verso Stati membri partner».

Così il commissario europeo Dimitris Avramopoulos su Twitter commenta la decisione del premier spagnolo Pedro Sanchez di aprire il porto di Valencia allo sbarco dei migranti a bordo dell'Aquarius.

Muscat: «Grazie alla Spagna, l'Italia ha infranto le regole» - «Ringrazio il premier spagnolo Sanchez per aver accolto l'Aquarius dopo che l'Italia ha infranto le regole internazionali e ha provocato uno stallo». È quanto scrive su Twitter il premier maltese Joseph Muscat. «Malta - dice - invierà nuovi rifornimenti alla nave. Dovremo sederci e discutere su come evitare che ciò accada di nuovo. Si tratta di una questione europea».
 
 

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