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ITALIASalvini non ferma gli sbarchi

09.06.18 - 21:21
467 migranti hanno raggiunto oggi le coste italiane: tra di loro anche donne e bambini salvati da un mare tempestoso e dal rifiuto di Malta
Keystone
Salvini non ferma gli sbarchi
467 migranti hanno raggiunto oggi le coste italiane: tra di loro anche donne e bambini salvati da un mare tempestoso e dal rifiuto di Malta

ROMA - Sbarcati oggi in Sicilia e Calabria i primi migranti dell'«era Salvini». Sono 467, tra cui donne e bambini, tratti in salvo in diverse operazioni rese difficili sia dalla cattive condizioni del mare sia, denunciano i soccorritori delle Ong, dal rifiuto di Malta di fare entrare in porto una delle imbarcazioni in difficoltà. Alla fine è arrivato l'ok allo sbarco in Italia, ma l'odissea dei migranti è durata giorni: molti sono disidrati e le loro condizioni di salute sono precarie. E c'è pure chi è stato medicato per ustioni e fratture frutto delle «torture - hanno detto - subite in Libia».

Intanto, altri gommoni vengono dati in arrivo e in zona di soccorso vi è solo la nave di una Ong, l'Aquarius, con a bordo medici di Msf. «La scarsità di mezzi di soccorso nel Mediterraneo centrale è preoccupante», scrive su Twitter l'Ong tedesca Sea Watch, la cui nave 'Sea Watch 3' ha sbarcato stamani a Reggio Calabria 232 migranti tratti in salvo 4 giorni fa.

Tutto questo, in un clima politico incandescente, con il ministro Salvini che ribadisce via Twitter il suo pugno di ferro. «Da soli sette giorni al governo, sto lavorando per recuperare quasi sette anni di ritardi e di buonismo: il nostro obiettivo è ridurre gli sbarchi e aumentare le espulsioni, tagliare i costi per il mantenimento dei presunti profughi e i tempi della loro permanenza in Italia, coinvolgendo istituzioni europee e internazionali che fino ad oggi hanno lasciato gli italiani da soli. Sapremo farci ascoltare! Non si ripeterà un'altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi». Replica il segretario del Pd Maurizio Martina: «Sull'immigrazione Salvini procede per spot e battute propagandistiche quotidiane. Faccia meno dirette Facebook e più lavoro in ufficio».

Quello che è successo nelle ultime ore, intanto, rischia di rinfocolare la polemica di Salvini con Malta, che «non può sempre dire no - ha detto il ministro - a qualsiasi richiesta d'intervento». Accuse respinte al mittente da La Valletta. Che però, anche stavolta, avrebbe impedito all'imbarcazione di una delle Ong impegnate nei soccorsi di entrare in porto. Lo ha denunciato lo stesso comandante della Seefuchs, nave della ong tedesca Seaeye, che ha sbarcato a Pozzallo 126 migranti soccorsi giorni prima. Sentito dalla squadra mobile di Ragusa il comandante della nave - un peschereccio riadattato a unità di ricerca e soccorso, in difficoltà per le pessime condizioni del mare - ha detto che Malta non ha consentito l'ingresso in porto, pur offrendo assistenza in mare. E a conferma del suo racconto ha consegnato alla polizia i nastri delle comunicazioni intercorse con la Guardia costiera maltese.

In soccorso della Seefuchs era già intervenuta la nave Sea Watch, che però non è riuscita a prendere a bordo i migranti. La Guardia costiera italiana, che sembra abbia sollecitato a sua volta La Valletta ad intervenire, ha quindi dirottato sul posto un mercantile e la propria nave Diciotti, che aveva a bordo altre 109 persone soccorse. La Seefuchs è stata quindi scortata fino a Pozzallo, dove è giunta regolarmente stamani.

I 232 sbarcati dalla Sea Watch a Reggio Calabria (tra cui anche una trentina di minori senza genitori) e i 235 complessivamente giunti a Pozzallo verranno ora ridistribuiti in gran parte in altre regioni. Ma già si pensa agli altri migranti in arrivo. E sullo sfondo resta la polemica sul ruolo di «certe Ong», che - denuncia Salvini - «non fanno volontariato ma affari». Replica Giorgia Rinaldi, la rappresentante della Sea Watch. «Sulle Ong che lucrano, da oltre un anno tutte le indagini in corso non hanno dimostrato alcuna responsabilità secondo cui staremmo facendo qualcosa di male. Semplicemente ottemperiamo a quello che è l'obbligo di soccorrere chiunque si trovi in difficoltà in mare stando alla normativa internazionale». Secondo Laura Boldrini (Leu), «chi fa solidarietà ha tutto il supporto dello Stato». L'ex presidente della Camera afferma di condividere le parole di Roberto Fico che ha difeso l'operato delle Ong, ma gli chiede: «Capisco che sei stato eletto coi loro voti, ma che ci fai insieme a Salvini e agli xenofobi della vostra coalizione? #AddioCoerenza».
 
 

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