Cerca e trova immobili

REGNO UNITOAddio alla Sposa di Belsen, curò Anna Frank

09.06.18 - 17:38
Gena Turgel è morta a 95 anni. Era prigioniera con uno dei simboli dell'Olocausto e alleviò le sue pene prima che morisse di tifo a Bergen-Belsen
Keystone
Addio alla Sposa di Belsen, curò Anna Frank
Gena Turgel è morta a 95 anni. Era prigioniera con uno dei simboli dell'Olocausto e alleviò le sue pene prima che morisse di tifo a Bergen-Belsen

LONDRA - Sopravvissuta all'Olocausto dopo aver conosciuto gli orrori di ben quattro campi di concentramento, a 95 anni è morta Gena Turgel, nota come la "Sposa di Belsen" dopo che sposò uno dei soldati inglesi che il 15 aprile del 1945 liberarono il lager di Bergen-Belsen, lo stesso dove Gena accudì l'adolescente Anna Frank malata di tifo prima che morisse.

Il suo abito da sposa, realizzato con un paracadute dell'esercito britannico, è ora esposto all'Imperial War Museum di Londra.

La signora Turgel ha dedicato tutta la sua vita a condividere quel pezzo di storia così «difficile da ascoltare e da raccontare per assicurare che gli orrori dell'Olocausto non vengano mai dimenticati», ha ricordato Karen Pollock, a capo dell'Olocaust Educational Trust. «Oggi si è spenta una luce brillante, insostituibile», ha commentato commossa.

Nata a Cracovia, in Polonia, nel 1923, Gena Turgel perse gran parte della sua famiglia dopo l'invasione tedesca del '39. Era la più giovane di nove figli, ed aveva 16 anni quando i nazisti invasero la Polonia il primo settembre 1939, dando inizio alla Seconda guerra mondiale. Gena fu trasferita nel ghetto di Cracovia con sua madre e quattro fratelli. Un fratello fu ucciso dalle SS, un secondo fuggì e non fu mai più visto. Gena e parte della sua famiglia furono inviati al campo di lavoro di Plaszow, vicino Cracovia, prima di essere costretti a camminare fino ad Auschwitz-Birkenau nell'inverno del 1944.

Nel gennaio del 1945, la signora Turgel e sua madre, in una sorta di "marcia della morte", impiegarono quattro settimane per arrivare a Buchenwald, prima di essere trasportate in un treno bestiame a Bergen-Belsen. È qui che Gena Turgel lavorò come infermiera nell'ospedale dove era ricoverata la quindicenne Anna Frank, malata di tifo. La malattia che poi la uccise. «Le ho lavato la faccia, le ho dato da bere l'acqua e riesco ancora a vedere quella faccia, i suoi capelli e il suo aspetto», raccontò in un'intervista alla Bbc la stessa Gena.

A Bergen-Belsen Gena e sua madre, come la stessa Anna Frank e tutte le donne nel campo di sterminio, furono sottoposte alle più dure atrocità da parte di Irma Grese, la donna più sadica della Germania nazista e amante del dottor Josef Mengele, "l'angelo della morte" autore di diabolici esperimenti sugli esseri umani. Irma costringeva le donne internate nel lager a stare al gelo sotto la pioggia per sei ore alla volta e se la prigioniera veniva scoperta a piegarsi veniva picchiata a morte.

Nel 1987, la signora Turgel pubblicò la sua storia in un libro intitolato "Accendo una candela".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE