Cerca e trova immobili
Kim Jong-un ha varcato il 38esimo parallelo

COREEKim Jong-un ha varcato il 38esimo parallelo

27.04.18 - 06:26
Il primo round di colloqui si è concluso alla Peace House di Panmunjom dopo circa due ore
Keystone
Kim Jong-un ha varcato il 38esimo parallelo
Il primo round di colloqui si è concluso alla Peace House di Panmunjom dopo circa due ore

PANMUNJOM - La stretta di mano storica tra Kim Jong-un e Moon Jae-in è maturata alle 9:30 (le 2:30 in Svizzera) a cavallo della linea di demarcazione del villaggio di Panmunjom, primo gesto degli auspici che il terzo summit intercoreano possa dare vita a una "nuova storia dei rapporti" tra i due Paesi divisi al 38esimo parallelo all'insegna di una pace stabile e duratura cementata dalla auspicata (dal Sud) denuclearizzazione.

Kim ha raggiunto il confine avendo al fianco i collaboratori chiave. Indossando il tradizionale abito scuro in stile Mao, ha camminato verso lo stretto corridoio che separa i due edifici dei meeting, noti come T2 e T3, nella Joint Security Area (Jsa).

Moon lo ha atteso sorridente sul cordolo di cemento che segnala il confine: i due hanno posato per i flash dei fotografi a immortalare l'evento. Kim, primo leader della famiglia al potere da circa 70 anni a calpestare il territorio sudcoreano, ha a sorpresa sollecitato Moon a riattraversare il confine, cosa fatta tenendosi per mano. Pochi secondi dopo, i due sono tornati al Sud incamminandosi sul tappeto rosso, dietro la guardia presidenziale sudcoreana in costume tradizionale.

Alla Peace House, luogo scelto per i negoziati, si è tenuta la cerimonia di benvenuto e i due leader hanno passato in rassegna il picchetto d'onore e presentato le rispettive delegazioni.

«Una nuova storia adesso, a un punto di partenza della storia di una nuova era di pace, recita l'intero messaggio scritto da Kim sul libro degli ospiti. Poco dopo ha avuto inizio la prima tornata di colloqui del summit, partiti alle 10:15 locali (3:15 in Svizzera) e in anticipo di 15 minuti sulla scaletta concordata dopo lunghe negoziazioni e diversi sopralluoghi.

Kim ha auspicato colloqui franchi sulle questioni della penisola, non sprecando tempo e occasione offerti per ottenere buoni risultati, avendo alla sua sinistra la sorella Kim Yo-jong, intenta a prendere appunti e in un ruolo sempre più strategico. Moon, da parte sua, ha ricordato che il mondo guarda a Panmunjom, diventato simbolo di pace, non di divisione grazie alla visita di Kim.

Il primo round di colloqui si è concluso alla Peace House di Panmunjom dopo circa due ore. I due leader, nel programma consegnato dall'Ufficio presidenziale di Seul, avranno pranzi separati. Kim ha attraversato il confine per tornare al Nord e nel pomeriggio sarà al Sud per altri eventi finalizzati a rafforzare la fiducia reciproca, tra cui una passeggiata. A seguire nuovi colloqui, la firma della dichiarazione congiunta e la cena finale offerta da Moon.

Kim Yo-jong, la sorella del leader al tavolo negoziale - Kim Yo-jong, sorella minore del leader nordcoreano, ha confermato lo strettissimo legame con il fratello e il ruolo molto simile a quello di capo di gabinetto.

Al primo round di colloqui del summit intercoreano alla Peace House era infatti seduta al tavolo negoziale alla sinistra del leader, impegnata a prendere appunti, in una delegazione ridotta con la presenza di un altro nordcoreano: Kim Yong-chol, ex capo dell'intelligence e ora alla guida delle relazioni intertecoreane per conto del Partito dei lavoratori.

Kim Yo-jong, primo vicedirettore del Partito, è stata del resto l'inviata speciale che il leader ha mandato al Sud nella delegazione che ha partecipato alla cerimonia d'apertura dei Olimpiadi invernali di PyeongChang, consegnando al presidente Moon Jae-in una lettera del fratello con l'invito orale a visitare Pyongyang il prima possibile.
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE