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ITALIANella notte delle elezioni bruciano la porta di una moschea

05.03.18 - 20:47
Difficile dire se dietro al gesto, certamente doloso, si nasconda una matrice "politica"
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Nella notte delle elezioni bruciano la porta di una moschea
Difficile dire se dietro al gesto, certamente doloso, si nasconda una matrice "politica"

PADOVA - Era in corso lo spoglio delle politiche quando ieri notte a Padova uno sconosciuto ha appiccato il fuoco al portone d'ingresso del centro di preghiera islamico di via Turazza, zona Stanga. Difficile dire se dietro al gesto, certamente doloso, si nasconda una matrice "politica". Ma la coincidenza con la nottata elettorale non viene sottovalutata dagli investigatori.

Le fiamme, appiccate con una scatola di cartone e benzina, hanno causato solo lievi danni all'ingresso della moschea "al Hikma" (La saggezza), gestita dall'omonima associazione culturale islamica.

Ad accorgersi del piccolo rogo, verso le 2, è stata una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione, che ha così consentito di spegnere subito il fuoco. È accertato che si è trattato di un atto doloso, dato che sulla soglia annerita sono state trovate tracce di un liquido accelerante, probabilmente benzina.

Un attentato preparato già il giorno precedente, sabato, dato che domenica alcuni passanti hanno notato davanti al portone - senza dare l'allarme - uno scatolone pieno di carta dal quale proveniva odore di benzina. È possibile che i vandali avessero dovuto desistere dall'intento la prima volta, per il via vai nei pressi della discoteca. Ma sono tornati domenica notte. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato un uomo incappucciato che, accesa una sigaretta, butta un fiammifero verso la porta del centro islamico.

"La notizia dell'incendio, con tutta probabilità di natura dolosa, alla porta di un centro culturale islamico a Padova lascia stupiti e sconcertati" ha commentato l'assessore comunale all'integrazione e inclusione sociale, Marta Nalin. "Un gesto sconsiderato e criminale contro un'associazione culturale, che deve rimanere isolato - ha proseguito Nalin - Anche nel rispetto delle differenze di opinione riguardo alle sfide e ai cambiamenti che oggi ci troviamo ad affrontare, questi atteggiamenti violenti e intimidatori non possono trovare spazio e giustificazione".

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