Cerca e trova immobili

ITALIAUccide il datore di lavoro per 100 euro mancanti dalla paga

25.02.18 - 18:14
Un operaio 51enne è accusato omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e dalla premeditazione
Uccide il datore di lavoro per 100 euro mancanti dalla paga
Un operaio 51enne è accusato omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e dalla premeditazione

CASERTA - Ieri a Frignano (Caserta), un operaio 51enne ha ucciso con cinque colpi di pistola, davanti alle proprie figlie, il suo datore di lavoro, un imprenditore 55enne del settore autotrasporti, al termine di una lite scoppiata per una differenza di cento euro tra il compenso appena consegnato e la somma che il dipendente pretendeva.

Il pubblico ministero della procura di Napoli Nord ha contestato allo sparatore l'omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e dalla premeditazione.

"Ho fatto una stronzata, mi sono fatto prendere dalla rabbia" ha detto il 51enne ai poliziotti del Commissariato di Aversa dopo essere stato ammanettato.

Gli agenti hanno temuto che il 51enne - ha un precedente per furto - potesse imitare il 48enne che un mese fa a Bellona, sempre nel Casertano, aveva ucciso la moglie in casa per poi barricarsi e sparare all'impazzata dal balcone, ferendo cinque persone prima di togliersi la vita.

Anche l'operaio 51enne si è barricato in casa, ma non ha mai minacciato gli agenti. Quando questi hanno fatto irruzione si è fatto ammanettare consegnando anche la pistola usata per uccidere il proprio datore di lavoro, un revolver calibro 22 detenuto illegalmente.

La dinamica dell'accaduto è stata ricostruita grazie allo stesso omicida. Il datore di lavoro, che abitava al piano terra insieme con la compagna ed i figli, si è recato al piano superiore per pagarlo; gli ha così dato una somma da cui mancavano 100 euro. A quel punto, il tutto davanti alle figlie, il dipendente ha cominciato a inveire contro l'imprenditore, pretendendo la differenza. Quest'ultimo però non ne ha voluto sapere e si è avviato verso l'uscita.

Il 51enne, che aveva con sé l'arma, ha così fatto fuoco più volte, colpendo alle spalle il datore di lavoro, che si è poi girato ricevendo un colpo al capo, che gli è stato fatale. L'uomo è stramazzato sul pavimento del pianerottolo dove è stato poi trovato dalla polizia. Dato il calibro dell'arma usata è probabile che la vittima si sarebbe salvata se l'ultimo proiettile sparato non l'avesse raggiunta alla fronte.

I parenti dei due uomini hanno confermato che tra loro non correva buon sangue a causa, appunto, del rapporto professionale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE