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RUSSIAAereo precipitato, «a bordo c'era uno svizzero»

11.02.18 - 17:16
Nessuna delle 71 persone a bordo è riuscita a salvarsi. Al momento sono al vaglio «tutte le ipotesi» e tra queste «le condizioni meteo, l'errore umano, le condizioni tecniche del velivolo e altro»
Keystone
Aereo precipitato, «a bordo c'era uno svizzero»
Nessuna delle 71 persone a bordo è riuscita a salvarsi. Al momento sono al vaglio «tutte le ipotesi» e tra queste «le condizioni meteo, l'errore umano, le condizioni tecniche del velivolo e altro»

MOSCA - «Non vi sono sopravvissuti» allo schianto dell'AN-148 precipitato alle porte di Mosca. Lo ha confermato il ministro dei Trasporti Maxim Sokolov citato dalla Tass.

Secondo il ministro poi, considerate le condizioni sul luogo dell'incidente, sarà necessario «svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti» per identificare le vittime.

«Ci sono molti corpi e resti di corpi» sul luogo dove è precipitato l'aereo, ha dichiarato una fonte dei soccorsi all'Interfax, dopo che i soccorritori sono riusciti a raggiungere la zona completamente coperta di neve. Il relitto dell'aereo «è disseminato su un chilometro», ha aggiunto un responsabile del ministero dell'Emergenze.

Uno svizzero tra le vittime - A bordo dell'aereo precipitato c'era anche un cittadino svizzero. Così ha dichiarato un portavoce del governo della regione di Orenburg alla Tass. La notizia è riportata anche dall'agenzia Interfax.

«Secondo i dati in nostro possesso, un cittadino svizzero era a bordo dell'aereo», ha detto il portavoce astenendosi dal rivelare ulteriori dettagli. Secondo il quartier generale delle operazione di ricerca, c'erano tre stranieri tra i passeggeri dell'aereo.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non ha per il momento confermato o smentito che vi sia una vittima svizzera.

Segnalato un guasto tecnico? - Stando a una fonte di Gazeta.ru, il pilota ha segnalato alla torre di controllo un «guasto tecnico" e avrebbe pianificato di tentare un atterraggio di emergenza nello scalo della cittadina di Zhukovsky. Ma la circostanza è stata in seguito smentita dal Comitato Investigativo. Come quella, del resto, che il jet della Saratov si fosse scontrato in volo con un elicottero di Posta Russa. Che ha precisato di non possedere elicotteri nella sua flotta ma di aver caricato a bordo dell'Antonov un sacco da 30 chilogrammi zeppo di lettere.

Tutti gli scenari sono aperti - L'aereo della Saratov Airlines, un Antonov AN-148, si è schiantato al suolo pochi minuti dopo il decollo dallo scalo di Mosca Domododevo nel primo pomeriggio, troncando la vita di 65 passeggeri e sei membri dell'equipaggio.

Le squadre di soccorso si sono subito messe in moto nonostante il meteo avverso e l'abbondante neve sul suolo. Ma non c'è stato nulla da fare. «Non vi sono sopravvissuti», ha confermato in serata il ministro dei Trasporti Maxim Sokolov. Dunque, che cosa è accaduto?

Il Comitato Investigativo ha dichiarato che al momento sono al vaglio «tutte le ipotesi» e tra queste «le condizioni meteo, l'errore umano, le condizioni tecniche del velivolo e altri possibili scenari». La parola terrorismo non è stata pronunciata ma neppure esplicitamente esclusa. Vero è che a quell'ora su Mosca s'era abbattuta un'intesa nevicata, l'ennesima nel corso della settimana, e la visibilità non era certo ottimale. Il presidente Vladimir Putin ha ordinato subito la creazione di una commissione d'inchiesta per far luce sulle cause della tragedia e ha rinviato un viaggio di lavoro a Sochi, previsto per domani, appositamente per rendersi disponibile «a coordinare i lavori della commissione», qualora si rendesse necessario.

L'aereo, che aveva otto anni di vita ed era stato concesso in leasing dalla Rossiya Airlines, era diretto a Orsk, nella regione di Orenburg. Gli inquirenti hanno interrogato il personale dello scalo moscovita che ha preparato l'Antonov per il volo - e quindi ha sicuramente condotto le operazioni di 'de-icing' per sghiacciare il velivolo prima del decollo - e i controllori di volo. 

Un cratere di due metri - Testimoni nel villaggio russo di Argunovo hanno riferito di aver visto il velivolo in fiamme cadere dal cielo mentre una fonte dei servizi di emergenza ha raccontato che sul luogo della sciagura si può vedere «un cratere profondo due metri» e che «i rottami sono di piccole dimensioni, alcuni fusi fra loro».

L'impatto, insomma, sarebbe stato violento. Una scatola nera è stata già ritrovata e le squadre sono al lavoro - lo faranno per tutta la notte con l'aiuto dei fari - per recuperare le salme. 

L'inchiesta ora dovrà chiarire se tutti gli standard di sicurezza sono stati rispettati. La Saratov Airlines - scrive la BBC - fu ad esempio bandita nel 2015 dai voli internazionali dopo che, durante un'ispezione a sorpresa, fu trovata una persona estranea all'equipaggio nella cabina di pilotaggio: la compagnia fece ricorso e cambiò la sua politica prima di ricominciare a volare sulle tratte internazionali - principalmente Armenia e Georgia - nel 2016. La Saratov non è però certamente una delle maggiori aviolinee russe.

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