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Jon Venables di Liverpool, uno dei killer britannici più famosi, è tornato davanti ai giudici per possesso di materiale pedopornografico
LONDRA - E' stato nuovamente condannato per possesso di materiale pedopornografico, in questo caso a tre anni e quattro mesi di detenzione, il "baby killer" di Liverpool.
Jon Venables a soli 10 anni di età, nel 1993, con un coetaneo aveva torturato e ucciso un bambino di due anni, James Bulger, e da allora ha trascorso la sua vita intera dentro e fuori dal carcere.
L'uomo, che aveva cambiato identità e oggi ha 35 anni, era rimasto in prigione fino al 2001 per l'efferato omicidio del piccolo e nel 2010 era stato condannato per la prima volta per possesso di materiale pedopornografico.
Nel corso dell'ultimo processo, Venables aveva ammesso anche il possesso di una sorta di manuale per pedofili. La famiglia di Bulger ha definito la nuova condanna «Troppo breve» aggiungendo «ora si mostra per lo psicopatico che è sempre staot»
Di nuovo in tv con un documentario controverso - Il caso Bulger era recentemente tornato agli onori della cronaca per via di un documentario-verità sul delitto trasmesso dall'emittente Channel 4 negli scorsi giorni.
La ricostruzione - nella quale sono apparse persone coinvolte in primo piano del caso fra polizia, procura e media - è stata tacciata di prendere troppo le parti dei baby-killer, sia dai genitori della vittima sia dal pubblico. Non è proprio andata giù, infatti, la dichiarazione «Avevano solo 10 anni, erano troppo piccoli per finire a processo», di una delle personalità intervenute.
In seguito a una vera e propria bufera sui social con raccolta firma annessa (firmata da quasi 20mila persone) perché la trasmissione venga "riveduta e corretta".
