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«25 milioni di metri cubi di materiali vulcanici pronti a travolgere interi villaggi» Le abbondanti piogge che si stanno abbattendo nella zone di uno tra i più attivi e temibili vulcani filippini possono formare colate di fango letali
MANILA - L'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia ha lanciato una nuova allerta nella giornata di sabato. Le abbondanti piogge che si stanno abbattendo nella zone di uno tra i più attivi e temibili vulcani filippini - tornato attivo dal 15 gennaio scorso - non possono che far aumentare il livello di pericolo: acqua, rocce e cenere possono creare colate di fango che possono travolgere interi villaggi.
Oltre 80000 persone hanno già abbandonato le loro case nel raggio di nove chilometri dal vulcano Mayon. «Questo tipo di colate vengono chiamata lahar - ha spiegato il direttore dell’istituto Renato Solidum all’agenzia Afp - quando ci sono forti piogge bisogna allontanarsi anche solo in via precauzionale. 25 milioni di metri cubi di materiali vulcanici sono stati recentemente eruttati dal vulcano, ora sono pericolosamente distribuiti sui suoi fianchi e nelle aree circostanti». L’allerta è di livello 4 su una scala di 5.
Le alluvioni hanno già messo a dura prova la popolazione. Le persone già sfollate sono state ricollocate in nuovi siti di emergenza. Ogni spostamento è difficoltoso, molte strade sono impraticabili.
Nei prossimi giorni è possibile che ci sarà un'eruzione ancora più potente di quelle delle ultime due settimane. Rocce grandi come case potranno rotolare dal vulcano. Eppure c’è chi non si vuole allontanare dalla propria abitazione. Contadini e cavatori vogliono continuare a lavorare.
