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ITALIAImbratta la statua di Fischer a Firenze, denunciato

11.01.18 - 11:56
Responsabile dello sfregio al controverso "Big Clay" dell'artista svizzero un 52enne già noto alle autorità, rischia di pagarla davvero cara
Imbratta la statua di Fischer a Firenze, denunciato
Responsabile dello sfregio al controverso "Big Clay" dell'artista svizzero un 52enne già noto alle autorità, rischia di pagarla davvero cara

FIRENZE - È stata trovata imbrattata la statua dell'artista svizzero Urs Fischer in piazza della Signoria a Firenze. Su un fianco del colosso metallico di arte contemporanea, da alcuni mesi esposto davanti a Palazzo Vecchio, un uomo intorno alle 8 di stamani ha spruzzato spray rosso.

Immediato l'intervento dei vigili urbani, che lo hanno bloccato, individuato, multato e denunciato. Si tratta di un cinquantenne originario della Repubblica Ceca, residente a Firenze. Gli agenti lo hanno denunciato per imbrattamento.

Stamani, fermato dagli agenti, che lo hanno colto sul fatto, dopo aver tracciato sulla statua con vernice spray una figura ovale di 140 per 80 centimetri, il ceco cinquantenne non ha mostrato nessun pentimento per quanto compiuto: anzi, si apprende dai vigili urbani, si è spacciato per l'autore di "Big Clay", titolo dell'opera imbrattata, in pratica dicendo ai vigili di essere lui Fischer.

Quindi ha sottolineato la soddisfazione per il gesto, considerandolo una provocazione d'artista. Dunque, alla denuncia per imbrattamento si è aggiunta anche quella per danneggiamento: ora lo straniero rischia di dover pagare svariate migliaia di euro di multa e anche l'arresto. Non è la prima volta, infatti, che l'uomo compie gesti del genere. Nel 2015 si denudò in piazza Signoria, finendo denunciato per atti osceni in luogo pubblico.

Gli organizzatori dell'esposizione sono stati immediatamente avvertiti dell'episodio. "Big Clay", enorme scultura alta 12 metri, fin dal suo sbarco a Firenze nello scorso settembre è stata oggetto di molte critiche e ironie, anche sui social, per l'inserimento, da molti ritenuto inadeguato, dell'opera nel contesto storico architettonico di piazza Signoria.

Della mostra di Fischer facevano parte anche due statue in cera, collocate sull'arengario di Palazzo Vecchio e destinate a sciogliersi lentamente, grazie ad un particolare meccanismo, nel corso della rassegna. Circa due mesi dopo l'inizio della rassegna, una di esse crollò, frantumandosi, sul suolo della piazza, senza fortunatamente ferire nessuno.

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