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MONDOScudi umani o kamikaze, bimbi sempre più vittime delle guerre

28.12.17 - 19:54
L'allarme lanciato oggi dall'Unicef, che ha analizzato la situazione dei minori in diversi Paesi, dall'Afghanistan allo Yemen, dalla Siria alla Somalia, alla Nigeria
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Scudi umani o kamikaze, bimbi sempre più vittime delle guerre
L'allarme lanciato oggi dall'Unicef, che ha analizzato la situazione dei minori in diversi Paesi, dall'Afghanistan allo Yemen, dalla Siria alla Somalia, alla Nigeria

BEIRUT - Usati come scudi umani, reclutati come kamikaze, vittime di bombardamenti, stupri e della fame provocata dai conflitti. Sono arrivate a livelli "scioccanti" le sofferenze dei bambini a causa delle guerre nel 2017, secondo l'allarme lanciato oggi dall'Unicef, che ha analizzato la situazione dei minori in diversi Paesi, dall'Afghanistan allo Yemen, dalla Siria alla Somalia, alla Nigeria.

«I bambini sono esposti ad attacchi e violenze brutali a casa, nelle scuole, nei luoghi di gioco», ha affermato Manuel Fontaine, direttore dei programmi di emergenza del Fondo dell'Onu per l'infanzia.

E «mentre questi attacchi continuano anno dopo anno, non possiamo diventare indifferenti, questa brutalità non può diventare normale».

Tra i Paesi presi in esame figurano l'Afghanistan, con 700 minori uccisi nei primi nove mesi dell'anno, la Nigeria e il Camerun, dove Boko Haram ha costretto 135 bambini a diventare attentatori suicidi - cinque volte di più che nel 2016 - l'Iraq e la Siria, dove i bambini soffrono sotto i bombardamenti e sono usati come scudi umani, il Sud Sudan, con il reclutamento di oltre 19.000 minorenni nelle forze armate e nei gruppi armati, e la Somalia, con almeno 1.740 casi di reclutamento segnalati nei primi dieci mesi del 2017.

Tra le peggiori situazioni, quella dello Yemen, dove circa mille giorni di combattimenti tra ribelli sciiti Houthi e forze del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, appoggiate dai bombardamenti della coalizione a guida saudita, hanno portato alla morte o al ferimento di almeno 5.000 bambini.

Ma la sofferenza dei più piccoli non si ferma qui. In questo stesso Paese, infatti, che era già il più povero della Penisola arabica prima dello scoppio del conflitto, 1,8 milioni soffrono di malnutrizione, e di questi 385.000 sono a rischio di morte.

Ma l'Unicef sottolinea anche i pericoli per 220.000 bambini ucraini, «continuamente sotto la minaccia delle mine e di altri esplosivi residuati bellici» lungo la 'linea di contatto' nell'est del Paese, e «le violenze scioccanti e diffuse» che hanno patito o di cui sono stati testimoni a Myanmar i bambini Rohingya quando sono stati attaccati e costretti a lasciare le loro case nella regione di Rakhine.

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