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ITALIASi masturba in bus, è violenza sessuale

21.12.17 - 15:49
Il contatto fisico tra il soggetto-agente e la vittima non è un requisito necessario ai fini dell'integrazione del reato
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Si masturba in bus, è violenza sessuale
Il contatto fisico tra il soggetto-agente e la vittima non è un requisito necessario ai fini dell'integrazione del reato

TORINO - Il Tribunale del Riesame di Torino ha disposto la custodia cautelare in carcere per un marocchino 27enne che, nell'ottobre 2016, si era masturbato sul bus vicino a una giovane passeggera.

Il pubblico ministero Andrea Padalino ne aveva chiesto l'arresto, ma la giudice dell'indagine preliminare di Torino Alessandra Cecchelli si era opposta. La giudice aveva affermato che si trattava di atti osceni e non di violenza sessuale, perché non c'era stato contatto fisico nonostante, alla fine dell'atto di autoerotismo, l'uomo avesse macchiato gli abiti della ragazza.

Per il tribunale del riesame, invece, «è pacifico che il contatto fisico tra il soggetto-agente e la vittima non è un requisito necessario ai fini dell'integrazione del reato di violenza sessuale. Poiché questo sussiste ugualmente quando l'autore della condotta trova comunque soddisfacimento sessuale».

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