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Il paziente dovrà egli stesso somministrarsi il farmaco, ma un medico potrà farlo se la persona è fisicamente incapacitata a farlo
SYDNEY - Il Victoria diventa il primo Stato australiano a legalizzare la morte assistita per i malati terminali, dopo lunghi dibattiti e il passaggio finale, in piena notte, del disegno di legge alla camera alta, seguito all'approvazione due settimane fa nell'altro ramo del Parlamento statale.
La legge, che potrà essere utilizzata solo da malati terminali sopra i 18 anni con un'aspettativa di vita sotto i sei mesi, sarà applicata da giugno 2019.
Secondo la legge, i residenti dello Stato malati terminali, che soffrano in un modo che «non può essere alleviato in una maniera che la persona consideri tollerabile», potranno ottenere un farmaco letale non oltre 10 giorni da quando chiedono di morire, dopo aver completato una procedura in tre fasi che comprende due valutazioni mediche indipendenti.
Il paziente dovrà egli stesso somministrarsi il farmaco, ma un medico potrà farlo se la persona è fisicamente incapacitata a farlo. La legge include 68 salvaguardie, fra cui reati penali per proteggere persone vulnerabili da abusi e coercizioni, mentre una speciale commissione potrà riesaminare qualsiasi caso potenzialmente sospetto.
