Cerca e trova immobili

ITALIAStragi del '93: indagati Berlusconi e Dell'Utri

31.10.17 - 12:06
Potrebbero essere i possibili mandanti secondo la procura di Firenze
Keystone
Stragi del '93: indagati Berlusconi e Dell'Utri
Potrebbero essere i possibili mandanti secondo la procura di Firenze

FIRENZE - L'ex premier italiano Silvio Berlusconi e l'ex senatore Marcello Dell'Utri (quest'ultimo già in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa) sarebbero di nuovo indagati come possibili mandanti delle stragi di mafia del 1992 e 1993 dalla procura di Firenze. Lo scrivono oggi Repubblica e il Corriere della sera.

Secondo i due giornali la procura, titolare dell'inchiesta sulle stragi del '92/'93, che già altre due volte aveva aperto un'inchiesta su Berlusconi (l'ultima archiviata nel 2011), ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari la riapertura del fascicolo a loro carico dopo aver ricevuto da Palermo le intercettazioni del colloqui in carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano, effettuate nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

Il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, scrivono i due quotidiani, ha delegato alla polizia giudiziaria lo svolgimento di verifiche. I nomi dell'ex premier e dell'ex senatore Dell'Utri, anche di lui parlerebbe Graviano nelle intercettazioni, sono stati iscritti con intestazioni che dovrebbero coprirne l'identità, come nelle precedenti inchieste sui presunti mandanti nascosti delle stragi.

«Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c'è stata l'urgenza», diceva Giuseppe Graviano, il padrino condannato per le stragi, al suo compagno dell'ora d'aria, il camorrista Umberto Adinolfi, secondo un'intercettazione riportata dai due quotidiani. Era il 10 aprile dell'anno scorso, le telecamere della Dia spiavano il braccio del 41 bis del penitenziario di Ascoli Piceno.

Un'intercettazione contestata dai legali di Silvio Berlusconi: «Graviano non dice Berlusconi, ma bravissimo», sostiene il legale di Dell'Utri, Giuseppe Di Peri, e i suoi esperti sostengono questa versione. Ma i superesperti nominati dalla Corte d'assise di Palermo danno ragione alla procura. «Graviano parla di Berlusconi».

Ghedini, Berlusconi totalmente estraneo - In una nota l'avvocato Nicolò Ghedini respinge le accuse contro Berlusoni: è «evidente - scrive - che l'ennesima indagine non potrà che concludersi con una rapida archiviazione, così come già avvenuto in passato, non essendovi alcun reale elemento di novità" rispetto alle "plurime precedenti archiviazioni" e alle "altrettante plurime sentenze di merito e della Corte di Cassazione».

«Puntualmente e come sempre da oltre 20 anni- si legge nella nota di Ghedini -, a ridosso di una competizione elettorale a pochi mesi dalle elezioni nazionali e proprio nel giorno in cui il Presidente Berlusconi sarà in Sicilia, a mezzo stampa senza che in alcun modo siano stati previamente avvisati il diretto interessato o i suoi legali, è stata pubblicata, con grande risalto, la notizia di una nuova indagine nei suoi confronti».
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE