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REGNO UNITOTorna la paura a Londra, ma «non è terrorismo»

07.10.17 - 21:03
Il conducente del veicolo finito sulla folla oggi pomeriggio è un uomo di colore. Ignota per ora la dinamica dell'accaduto
Keystone
Torna la paura a Londra, ma «non è terrorismo»
Il conducente del veicolo finito sulla folla oggi pomeriggio è un uomo di colore. Ignota per ora la dinamica dell'accaduto

LONDRA - Torna la paura a Londra in una delle mete turistiche più gettonate. Un'auto è piombata nel primo pomeriggio di oggi sulla folla che si trovava davanti al Museo di Storia naturale, nel quartiere di South Kensington, ferendo una decina di persone.

In molti hanno temuto che la metropoli britannica potesse ripiombare nuovamente in un nuovo incubo terrorista, ma Scotland Yard ha escluso in serata la matrice terrorista e ha fatto sapere che sta trattando l'accaduto come un «incidente stradale». In manette l'autista del mezzo, in custodia in una stazione della polizia a nord della capitale. Si tratta di un uomo di colore, ma al momento non si conoscono ancora le sue generalità, né la dinamica dell'accaduto, che per il momento resta ancora un mistero. Tutte le ipotesi sono aperte.

Erano da poco passate le 14.20 quando a Exhibition Road si è creato il panico. Un'auto, una Toyota registrata come 'mini taxi', si è lanciata contro alcuni passanti, falciandoli sul marciapiede antistante il Natural History Museum. Il bilancio è di «undici feriti», tra cui l'autista del mezzo rimasto contuso. «Nove sono stati ricoverati in ospedale», hanno fatto sapere i servizi sanitari, «molti con ferite alla testa e alle gambe».

Al momento dell'incidente nel museo si trovavano molti turisti, come accade ogni fine settimana. Connor Honeyman, che stava facendo la fila ha raccontato di avere sentito un «terribile rumore sordo», prima di vedere un fuggi fuggi generale e sentire le urla della gente. «Siamo entrati nel museo, tutti ci seguivano, anche le guardie di sicurezza che poi hanno chiuso l'entrata principale», ha detto alla Bbc.

Ad un certo punto la testimonianza di Katie Craine sull'uomo arrestato («Sembrava sprezzante e rideva»), aveva alimentato il sospetto che si trattasse di un atto "deliberato". Cosa invece smentita quasi subito dalla polizia. Ma per ore nel quartiere che ospita anche il Victoria and Albert Museum, e in tutta la metropoli crescevano la paura ed il timore di un nuovo attentato. I negozi chiudevano le saracinesche ed i ristoranti erano deserti. Downing Street nelle stesse ore riferiva che la premier Theresa May veniva informata sui fatti. Fino all'annuncio liberatorio di Scotland Yard: quanto è accaduto davanti al Museo «non è terrorismo», ma un «incidente stradale».

Nell'anno in corso la metropoli è stata bersagliata da almeno quattro attacchi terroristi, tre dei quali sono stati condotti con delle autovetture. Il più grave fu quello di marzo a Westminster Bridge quando un uomo, Khalid Masood, alla guida di un Suv si lanciò su un gruppo di passanti, uccidendone cinque. Poi scese dalla vettura e accoltellò a morte un agente all'ingresso del palazzo del Parlamento prima d'esser ucciso da un poliziotto.

L'allerta terrorismo nel Regno Unito resta ancora al livello «grave» (con un attentato altamente probabile), mentre dopo l'ultimo attacco, quello nella metropolitana del 15 settembre era stato innalzato a «critico», il più alto nella scala dei rischi, per due giorni.

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