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MESSICOTerremoto, le vittime salgono a 32

08.09.17 - 15:37
Il bilancio "contenuto" si spiega con la lontananza dell'epicentro dalle zone più abitate e la profondità del movimento tellurico
Keystone
Terremoto, le vittime salgono a 32
Il bilancio "contenuto" si spiega con la lontananza dell'epicentro dalle zone più abitate e la profondità del movimento tellurico

CITTÀ DEL MESSICO - Il terremoto che nella notte ha colpito il Messico è stato di una potenza teoricamente devastante, 8.2 gradi Richter, ma il bilancio, almeno finora, è di "soli" 32 morti: un numero infimo rispetto, per esempio, alle 15'000 vittime del terremoto del 19 settembre del 1985, di 8.1 gradi. La spiegazione tra i due dati è nella lontananza dell'epicentro dalle zone più abitate e nella profondità del movimento tellurico.

Pijijiapan, la località dello stato del Chiapas più vicino al sito di origine della scossa, si trova infatti in un'area rurale, con una bassa densità di popolazione, distante quasi mille chilometri dalla capitale, Città del Messico, una megalopoli vulnerabile su tanti fronti con 20 milioni di abitanti.

Un altro fattore che ha impedito probabilmente un bilancio più pesante è la profondità: il movimento tellurico è avvenuto a 58 chilometri. Più in superficie è la scossa, più potenza distruttiva ha il sisma.

Il terremoto del 1985 fece 15'000 morti: l'epicentro si trovava nello stato di Guerrero, a 400 km dalla capitale e a 18 km di profondità.

A impressionare sulle dimensioni del sisma della notte è comunque un dato reso noto dal presidente, Enrique Pena Nieto: ad avvertire il potente terremoto sono stati circa 50 milioni di abitanti, su una popolazione totale del paese di 127 milioni. E la scossa ha raggiunto gran parte del Messico, dal sudest al centro.

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