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SPAGNAL'Isis minaccia (ancora) la Spagna: «Non vi lasceremo mai in pace»

24.08.17 - 13:01
È stato diffuso un video, il primo in lingua spagnola. Intanto le città iberiche corrono ai ripari blindando i luoghi a maggior vocazione turistica. In libertà provvisoria il secondo arrestato
L'Isis minaccia (ancora) la Spagna: «Non vi lasceremo mai in pace»
È stato diffuso un video, il primo in lingua spagnola. Intanto le città iberiche corrono ai ripari blindando i luoghi a maggior vocazione turistica. In libertà provvisoria il secondo arrestato

BARCELLONA - A una settimana dalla strage della Rambla, che ha rivendicato, l'Isis ha rivolto in un video - il primo in spagnolo - diffuso in rete nuove minacce alla Spagna affermando che «con il permesso di Allah, Al Andalus tornerà ad essere quello che fu, terra di califfato».

Nelle immagini il gruppo terrorista minaccia i «cristiani spagnoli» e afferma che vendicherà «il sangue dei musulmani versato dall'inquisizione spagnola».

Nel video due terroristi identificati come «Al Qurtubi» e «Qbusalman Al Andalus», riferisce La Vanguardia, lanciano diverse minacce contro la Spagna affermando fra l'altro: «Non vi lasceremo in pace, mai!».

Il breve filmato mostra anche immagini della strage della Rambla e della successiva manifestazione di ripulsa su Plaza Catalunya con re Felipe VI, il premier Mariano Rajoy e il presidente catalano Carles Puigdemont. Il video si conclude sull'immagine di Younes Abouyaaqoub, il killer della Rambla in fuga ucciso lunedì dalla polizia catalana.

Le città spagnole blindano le zone affollate - Le principali città spagnole, e molte località turistiche, hanno blindato negli ultimi giorni le zone con maggiore affluenza di folla, all'indomani degli attentati di Barcellona e Cambrils. Madrid è stata la prima, il giorno successivo, a disporre fioriere in cemento armato e altri ostacoli attorno a Puerta del Sol e a Calle Preciados, continuamente invase da cittadini e turisti.

Barcellona - l'ultima - ha deciso ieri di porre «ostacoli mobili» attorno ai luoghi più frequentati dai turisti e di rafforzare la sicurezza nelle vie della città. La sindaca Ada Colau è stata molto criticata per l'assenza di protezioni sulla Rambla. Barriere di protezione che impediscono l'accesso ai veicoli circondano ora le zone attorno ad alcuni dei monumenti più celebri del paese, come la Cattedrale di Santiago de Compostela o l'Alcazar a Siviglia.

In libertà provvisoria il secondo arrestato - Un secondo arrestato per gli attentati di Barcellona e Cambrils, Salh El Karib, 34 anni, è stato rimesso in libertà provvisoria oggi, con l'obbligo di presentarsi ogni settimana davanti al tribunale, dal giudice della Audiencia Nacional di Madrid Fernando Andreu.

Mercoledì era già stato rimesso in libertà provvisoria, con lo stesso obbligo di presentarsi ogni settimana in tribunale, un altro dei quattro detenuti nell'inchiesta sulle stragi, Mohamed Aalla, fratello di due terroristi morti. Ai due è stato ritirato il passaporto.

El Karib, proprietario di un 'locutorio' (così si chiamano gli internet point in Spagna) a Ripoll nel quale sono stati comprati biglietti per i viaggi a Bruxelles dell'imam Abdelbaki es Saty, il capo della cellula terrorista, è stato rimesso in libertà perché secondo il giudice gli indizi raccolti nei suoi confronti "non consentono di stabilire con la necessaria certezza l'esistenza di elementi sufficientemente solidi per adottare una misura della gravità ed eccezionalità della prigione preventiva".

Rimangono ora in carcere Mohamed Houli Chemlal, ferito nell'esplosione che ha distrutto il covo di Alcanar la notte del 16 agosto, e Driss Oubakir, fratello di Moussa, uno dei terroristi abbattuti a Cambrils.


 

 

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