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SPAGNASale a 14 il bilancio delle vittime. Dispersi due portoghesi e un bambino australiano

18.08.17 - 11:25
Nessuna vittima elvetica segnalata finora, due quelle italiane. La città tenta di tornare alla normalità. Arrestata una quarta persona legata ai fatti, sempre ricercato Moussa Oukabir
Sale a 14 il bilancio delle vittime. Dispersi due portoghesi e un bambino australiano
Nessuna vittima elvetica segnalata finora, due quelle italiane. La città tenta di tornare alla normalità. Arrestata una quarta persona legata ai fatti, sempre ricercato Moussa Oukabir

BARCELLONA - La polizia ha confermato di ricercare attivamente quale presunto conducente del furgone che ieri ha fatto strage fra la folla a Barcellona Moussa Oukabir.

È il fratello di Driss che era stato indicato ieri come un presunto sospetto per l'attentato, ed è stato arrestato. Moussa potrebbe avere sottratto i documenti al fratello per noleggiare il furgone.

Il ragazzo ha soli 17 anni ed è tornato di recente dal Marocco. Due anni fa scriveva sui social: «Vorrei uccidere tutti gli infedeli e lasciare solo i musulmani che seguono la religione».

Dei quattro arresti, tre a Ripoll, uno a Alcanar - Tre delle quattro persone arrestate sospettate di avere contribuito all'attentato di Barcellona sono state catturate a Ripoll, una cittadina dei Pirenei in provincia di Girona, il terzo nel comune di Alcanar, vicino a Tarragona.

A Ripoll sono finiti in manette ieri Driss Oukabir, di origine marocchina, fratello di Mousa. Nella stessa cittadina è stato arrestato secondo i media locali un cittadino marocchino conoscente degli Oukabir. Diverse perquisizioni sono in corso a Ripoll.

Ad Alcanar è finito in manette un uomo che era rimasto ferito nell'esplosione mercoledì notte di una casa, dove secondo gli inquirenti la cellula terroristica forse stava preparando ordigni artigianali.

Attorno alle 13:30 la polizia catalana ha inoltre arrestato una quarta persona, sempre a Ripoll, che potrebbe essere legata ai fatti accaduti a Cambrils e Barcellona. Stando a media locali, una dozzina di persone avrebbero partecipato agli attentati. Sempre per voce della Polizia, nessuno avrebbe precedenti legati al terrorismo.

Una cellula di 12 persone - Una cellula terroristica di dodici persone sarebbe stata coinvolta negli attacchi di ieri a Barcellona e Cambrils: è quanto ritengono gli inquirenti spagnoli.

La cellula, prosegue il giornale, pianificava di usare bombole di gas, che secondo un altro giornale britannico - il Daily Mail - dovevano essere caricate sul furgone utilizzato nell'attacco sulla Rambla.

La città tenta di tornare alla normalità - Barcellona tenta di tornare alla normalità il più presto possibile, fedele alla sua fama di città aperta a tutti.

La Rambla della capitale catalana teatro dell'attacco di ieri con almeno 13 morti e decine di feriti, ha riaperto al pubblico all'alba (ma non al traffico auto), con l'eccezione dello storico mercado de la Boqueria, che dovrebbe però riaprire nelle prossime ore.

Timidamente la Rambla, la passeggiata preferita dai milioni di turisti che ogni anno visitano la città, riprende le sue attività: riappaiono i primi artisti e i primi cantanti di strada che tradizionalmente occupano il vasto marciapiede centrale che scende verso il porto.

A Mezzogiorno è in programma un minuto di silenzio nella centralissima Placa de Catalunya, con le massime autorità', dal re Felipe VI al premier Mariano Rajoy, dalla sindaca Ada Colau al presidente catalano Carles Puidgemont.

Nessuna vittima elvetica segnalata finora - Al momento non sono segnalate vittime svizzere negli attentati terroristici che hanno colpito ieri Barcellona e Cambrils, in Spagna, in cui sono rimaste uccise tredici persone e ferite, anche gravemente, decine di altre.

In una nota pervenuta oggi all'ats, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha sostenuto di essere in contatto col consolato generale svizzero nel capoluogo catalano. Nel sito del DFAE riguardante i consigli di viaggio, si mettono in guardia i turisti dal rischio di terrorismo in Spagna, più volte segnalato anche dalle autorità locali.

Ieri, la presidente della Confederazione Doris Leuthard ha condannato con fermezza l'attacco su twitter. Il capo della diplomazia elvetica, Didier Burkhalter, ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e al governo spagnolo.

Due vittime italiane - La Farnesina ha confermato che tra le 13 vittime dell’attentato ci sono due italiani: Bruno Gulotta e Luca Russo. I feriti sono tre.

I morti e i feriti provengono da 34 diversi Paesi. Fra di essi, conferma la protezione civile, ci sono spagnoli, italiani, francesi, tedeschi, americani, britannici, greci, belgi, cubani e cinesi.

Un bambino disperso - Un bambino australiano di sette anni è stato dato per disperso. Sua mamma è ricoverata in condizioni gravi.

Migliaia al minuto di silenzio - Migliaia di cittadini si sono riuniti attorno a Re Felipe VI, al premier Mariano Rajoy e al presidente catalano Carles Puigdemont in Plaza Catalunya, cuore di Barcellona, per un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell'attentato di ieri.

Dopo il minuto di silenzio la folla si è sciolta in un lungo applauso, fra grida di "No Tengo Miedo", "Non ho paura". All'omaggio hanno partecipato oltre alla sindaca di Barcellona Ada Colau i leader di tutti i principali partiti spagnoli.

"No tinc por, no tinc por". Scandito da applausi, lo slogan è stato recitato - in catalano - da migliaia di persone, subito dopo il minuto di silenzio, a mezzogiorno esatto, concluso da un lungo applauso.

Nella più famosa piazza di Barcellona, a pochi metri dall'inizio della Rambla sono accorsi tutti, giovani ed anziani, abitanti della città e turisti di tutte le nazionalità per dare un chiaro segnale di risposta al terrorismo. Il presidente catalano Calres Puidgemont, tra gli applausi ha percorso tutta la Rambla a piedi, scortato da un ingente numero di guardie del corpo.

Un solo piccolo momento di tensione, a Placa de Catalunya: quando una signora ha sventolato una bandiera spagnola, tutti hanno fischiato, giudicando la scelta decisamente inopportuna in un momento come questo.

«Il terrorismo è il primo problema dell'Europa» - La lotta contro il terrorismo «è il primo problema dell'Europa», ha detto Rajoy dopo un vertice di crisi con Puigdemont.

Il premier ha annunciato che domani si riunirà la commissione incaricata di valutare se mantenere o innalzare il grado d'allerta del Paese contro il terrorismo islamico.

Da due anni è stato dichiarato il livello d'allerta 4, il penultimo più alto. La commissione deve valutare se spostare dopo gli attentati di Barcellona e Cambrils l'allerta al grado più alto, il 5, che implicherebbe fra l'altro l'uso anche dell'esercito a protezione delle aree sensibili.

 

Berlino non esclude vittime tedesche - Berlino non esclude che vi siano vittime tedesche fra le persone uccise nell'attentato di Barcellona e conferma che numerosi tedeschi sono stati coinvolti. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Martin Schaefer, in conferenza stampa.

Schaefer ha spiegato che sono 13 i feriti di cittadinanza tedesca, «alcuni in condizioni molto gravi. Non possiamo confermare né escludere che vi siano tedeschi fra i morti«, ha aggiunto. Bild ha scritto che le vittime potrebbero essere tre.

Deceduta una donna a Cambrils - Una donna ferita questa notte dai terroristi sul lungomare di Cambrils è morta in ospedale. Lo riferisce la polizia.

I cinque terroristi erano stati uccisi dalla polizia, quattro di loro da un solo poliziotto. Il bilancio provvisorio delle vittime dei due attentati di Barcellona e di Cambrils è ora di 14 morti e più di 100 feriti.

La vittima più giovane è un bimbo spagnolo - E' un bimbo spagnolo la vittima più giovane dell'attentato di ieri a Barcellona: il piccolo di tre anni, era insieme alla mamma e allo zio di quest'ultima, entrambi morti, quando il furgone bianco guidato dal terrorista ha fatto la strage sulla Rambla.

Lo zio della donna, Francisco Lopez Rodriguez, aveva 65 anni ed era insieme alla moglie, che si e' salvata ma è ricoverata in ospedale con ferite gravi. Lo riporta il tabloid britannico Mirror.

Scomparsi due portoghesi - I media riportano la scomparsa di due cittadini portoghesi. In sono state coinvolte persone di 34 nazionalità.

Prima vittima spagnola identificata - Il primo spagnolo identificato fra i deceduti si chiama Francisco López Rodríguez. Il 57enne era di Lanteira (Granada). Sua moglie è grave. Anche la nipota di quest’ultima e suo figlio di tre anni sono morti.

Sono 130 i feriti - Sono saliti a 130 i feriti. Di questi 16 sono gravi.

Nessun ferito francese in pericolo di vita - Nessuno tra i 26 cittadini francesi rimasti feriti negli attentati di ieri in Spagna si trova "tra la vita e la morte". Lo ha dichiarato a Le Figaro il segretario generale della Federazione nazionale vittime attentati e incidenti collettivi (Fnevac), Stéphane Gicquel.

Intanto, il presidente Macron su twitter dà il «pieno sostegno alle vittime, ai loro familiari e ai loro conoscenti» sottolineando che «la Francia paga un pesante tributo a questo terribile attacco di Barcellona».

Questa mattina Macron «si è intrattenuto» al telefono con il suo omologo spagnolo, Mariano Rajoy. Lo ha fatto sapere l'Eliseo in un comunicato, sottolineando che Macron «ha testimoniato la solidarietà della Francia, che è al fianco della Spagna in questa tragica prova», restando pronta a fornire «tutto il sostegno necessario».

I due leader hanno fatto «il punto sulla situazione delle vittime, sulle circostanze degli attentati che hanno colpito Barcellona e Cambrils e sull'inchiesta in corso» si legge nel comunicato, che annuncia un secondo colloquio tra 48 ore.

Cambrils e le Torri Gemelle - La cittadina sulla costa catalana teatro ieri del secondo attacco terroristico dopo quello sulla Rambla di Barcellona, Cambrils, è la stessa dove nel 2001 si incontrarono due delle 'menti' dell'attentato alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre. Lo riporta oggi il tabloid britannico Daily Mail.

Sedici anni fa, ricorda il giornale, la stessa cittadina balneare a sud di Barcellona ospitò due tra i più noti e sanguinari terroristi della storia moderna: Mohamed Atta e Ramzi bin al-Shibh. I due si incontrarono proprio a Cabrils solo qualche settimana prima dell'attentato al World Trade Centre. Atta, 33 anni, dirottò e pilotò il Boeing 767 che si schiantò contro la torre nord. Lo yemenita al-Shibh fornì denaro ai dirottatori.

I due si fermarono a Cabrils per una notte e poi avrebbero raggiunto un covo vicino a Tarragona, a circa 20 chilometri di distanza, dove avrebbero pianificato l'attacco.

Trump: «I nostri confini non sono mai stati così sicuri» - Le forze dell'ordine e la sicurezza nazionale negli Usa sono in allerta e monitorano da vicino la presenza di qualunque segnale di preoccupazione. Lo afferma Donald Trump su Twitter dopo gli attacchi di Barcellona.

«I nostri confini non sono mai stati così sicuri», aggiunge il presidente americano.

Mattarella: «Tolleranza e libertà europee irrinunciabili» - «I valori di tolleranza e libertà propri dell'Europa democratica sono irrinunciabili e, per difenderli insieme, tutti sono chiamati a impegnarsi per battere l'oscurantismo sanguinario. Nessuno stato e nessuna singola persona può chiamarsene fuori». Lo afferma il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella in un passaggio della nota di cordoglio per le vittime dell'attentato a Barcellona.

«A Barcellona, nel cuore d'Europa, uomini scellerati hanno colpito persone e famiglie prive di ogni colpa, unite solo dal desiderio e dal diritto di vivere serenamente. I terroristi - aggiunge Mattarella - hanno lacerato una comunità di tante nazionalità, inerme, fatta di innocenti, donne, uomini, bambini. Hanno aggredito la vita e la convivenza. Il terrorismo di matrice islamista e i terroristi non rimarranno impuniti».

 

 
 

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