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EGITTOL'Isis colpisce ancora in Sinai e fa una strage

07.07.17 - 20:57
Il bilancio ufficiale del portavoce dell'esercito è di 26 militari "morti o feriti"
L'Isis colpisce ancora in Sinai e fa una strage
Il bilancio ufficiale del portavoce dell'esercito è di 26 militari "morti o feriti"

CAIRO - Nel più micidiale attacco forse in almeno due anni e mezzo, terroristi islamici hanno ucciso quasi 25 militari egiziani nel Sinai nord-orientale. Le forze armate hanno risposto e nella battaglia a sud di Rafah, secondo l'esercito, sarebbero morti più di 40 jihadisti.

Il bilancio ufficiale del portavoce dell'esercito è di 26 militari "morti o feriti". Ma fonti della sicurezza del Cairo hanno parlato di 23 morti e 33 feriti, di cui alcuni gravi con la possibilità che il numero delle vittime aumenti. Fra i morti vi sono anche quattro ufficiali e un colonnello, capo di un battaglione di truppe speciali.

L'attacco è stato portato contro alcune postazioni delle forze armate di cui una è stata colpita con un'autobomba, ha riferito l'esercito. Fonti della sicurezza citate da media attendibili hanno precisato che la vettura è stata fatta esplodere vicino al posto di blocco di un compound militare nel villaggio di Al-Barth. Ne è seguito uno scontro a fuoco durato circa 30 minuti in cui sono stati sparati anche colpi di mortaio.

Ad attaccare, a bordo di circa 24 fuoristrada, sono state decine di terroristi, alcuni dei quali con indosso divise dell'esercito, come dimostrerebbero truculente foto diffuse dalle forze armate. Decine di "takfiri" - termine con cui in Egitto vengono indicati i terroristi islamici - sono rimasti feriti. Dopo la battaglia è cominciata una caccia all'uomo condotta anche con raid di elicotteri d'attacco Apache.

L'attacco in serata non è stato ancora rivendicato, ma nel Sinai nord-orientale da anni operano jihadisti che dal novembre 2014 sono alleati con l'Isis.

Anche se mancano bilanci e cronologie ufficiali della sanguinosa guerriglia in corso nella penisola, l'attacco odierno sembra essere superato solo dai quattro assalti con 32 morti portati maniera coordinata a fine gennaio 2015 contro postazioni militari ad Arish. La guerra terroristica in Sinai ha causato centinaia di morti dalla metà del 2013.

"Quello che è accaduto oggi lancia un messaggio al mondo intero, confermando la natura della battaglia in corso in Egitto" e al mondo chiede "di assumere un maggior ruolo nel sostenere" il Cairo, ha sostenuto l'Ufficio stampa del governo in un comunicato.

Sempre oggi, ignoti attentatori hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un tenente colonnello della Sicurezza nazionale, alla periferia nord del Cairo.

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