Non subiranno invece accuse federali i due agenti bianchi che nel luglio del 2016 uccisero a Baton Rouge Alton Sterling
WASHINGTON - È stato licenziato Roy Oliver, l'agente che sabato scorso ha ucciso un quindicenne nero sparando contro la sua auto mentre si stava allontanando, e non mentre si dirigeva contro la pattuglia come affermato inizialmente dal suo dipartimento di polizia di Balch Springs, un quartiere di Dallas.
Lo ha annunciato il capo dello stesso dipartimento, Jonathan Haber, spiegando che in base ad una indagine interna e alle videocamere dei poliziotti il suo agente ha violato diverse prassi in uso. La vittima, Jordan Edwards, era salita a bordo di un'auto insieme ad altri quattro teenager per andare via da una festa mentre stava arrivando la polizia dopo una segnalazione per un presunto consumo di alcolici da parte di minorenni. Il poliziotto ha sparato tre colpi contro la vettura che si stava allontanando e uno di questi ha colpito mortalmente alla testa Edwards.
Niente accuse a 2 agenti che uccisero nero in Louisiana - Non subiranno invece accuse federali i due agenti bianchi che nel luglio del 2016 uccisero a Baton Rouge, Louisiana, Alton Sterling, un 37enne afroamericano che vendeva cd per strada, causando un'ondata di proteste in tutto il Paese contro le violenze e i pregiudizi razzisti della polizia contro i neri. Lo rendono noto i media Usa.
La decisione arriva mentre l'amministrazione Trump è sotto esame per vedere come tratterà i poliziotti in casi di sparatorie a sfondo razziale, su cui l'amministrazione Obama aveva una reputazione aggressiva.
L'uccisione di Sterling era stata catturata da un video diventato poi virale. Il giorno dopo un altro nero, Philando Castile, fu ucciso da un agente in Minnesota dopo essere stato fermato per un controllo della sua auto, dove c'era anche la sua fidanzata, che filmò e trasmise in diretta l'accaduto. L'ondata di proteste aumentò e culminò con la vendetta di un cecchino afroamericano, che uccise cinque poliziotti di Dallas.