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REGNO UNITOL'attentatore, un insegnante di inglese appassionato di body building

23.03.17 - 19:34
Il 52enne britannico di Birmingham è un lupo solitario con legami con l'estremismo islamico
Keystone
L'attentatore, un insegnante di inglese appassionato di body building
Il 52enne britannico di Birmingham è un lupo solitario con legami con l'estremismo islamico

LONDRA - E' un lupo solitario dal 'pelo grigio' il terrorista responsabile dell'attacco di Londra. Si tratta di Khalid Masood, 52enne britannico di Birmingham, la grande città dell'Inghilterra che è considerata un centro del terrorismo islamico nel Regno e che ha al suo interno zone 'oscure' dove l'integrazione fra comunità diverse appare difficile se non impossibile.

Da lì, dal quartiere di Quayside, è partito l'insegnante di inglese appassionato di body building per colpire al cuore la capitale, simbolo invece del multiculturalismo, e unica metropoli in Europa guidata da un sindaco musulmano, Sadiq Khan.

Di Masood si sa che è nato nel Kent il 25 dicembre del 1964, e si è poi trasferito nelle West Midlands, la contea che comprende Birmingham, per trovare infine la morte nell'attentato di ieri. Aveva legami con l'estremismo islamico e per questo era finito nel 'radar' dell'MI5 ma non nell'elenco dei 3mila potenziali terroristi tenuti sotto controllo dai servizi di controspionaggio. E' lungo il suo elenco di precedenti penali: era stato condannato per possesso di armi, lesioni aggravate e disturbo della quiete pubblica ma mai per terrorismo. La prima condanna risale al 1983, per danni, l'ultima è del 2003, per il possesso di un coltello. Un piccolo criminale, quindi, che a un certo punto ha fatto un 'salto di qualità'. Avrebbe agito in solitario, forse con il sostegno di alcuni fiancheggiatori che potrebbero fare riferimento sempre all'ambiente estremista di Birmingham.

La seconda città d'Inghilterra per popolazione e centro delle Midlands è considerata il cuore nero della minaccia del terrorismo islamico nel Paese. Lo ha confermato di recente un rapporto condotto dalla polizia locale su ordine del capo dell'antiterrorismo, Mark Rowley, che ha preso in esame vari reati fra cui i 269 attentati e attacchi censiti perpetrati da cittadini del Regno (nel Paese o all'estero) dal 1998 in avanti. Se ne deduce che un decimo di tutti i presunti jihadisti britannici è originario di appena "5 quartieri di Birmingham", nella cui area metropolitana vivono oltre 234.000 musulmani: più del totale di Yorkshire, Grande Manchester e Lancashire messi insieme. E che il numero di crimini riconducibili a costoro è più che raddoppiato nei soli ultimi 5 anni. La polizia osserva inoltre che non si tratta solo di 'lupi solitari'. Al contrario, nove decimi degli attentatori individuati come tali avrebbero un qualche legame con gruppi organizzati quale l'Isis o altri.

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