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Sono stati estrapolati alcuni file audio risalenti alle ore precedenti alla morte di Tiziana Cantone
NAPOLI - I carabinieri sono riusciti a sbloccare il telefono cellulare della donna di 31 anni che si è tolta la vita a Mugnano (Napoli), lo scorso mese di settembre, dopo la diffusione in rete di alcuni suoi video hot. Ne dà notizia Il Mattino.
I militari della sezione crimini cibernetici del comando provinciale di Napoli hanno estrapolato alcuni file audio risalenti alle ore precedenti alla morte di Tiziana Cantone che potrebbero dare importanti informazioni su quanto accaduto.
Le indagini sulla morte della donna, per istigazione al suicidio (contro ignoti) sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Un'altra indagine, per diffamazione (che vede quattro indagati, i destinatari dei video hard) è in corso da parte della Procura di Napoli, partita dalla denuncia presentata dalla vittima e da un suo ex fidanzato. Infine, c'è una terza indagine, sempre coordinata dalla Procura di Napoli, che ipotizza il reato di calunnia.
I dati recuperati, comunque, potrebbero dare importanti contributi a tutte le attività investigative in corso che vedono impegnate, in coordinamento, entrambe le Procure.
Con l'aiuto di un consulente i carabinieri sono stati in grado di evitare che il cellulare si bloccasse, dopo il decimo tentativo di accesso, sfruttando un "bug" del sistema operativo dell'apparecchio. Secondo quanto riporta il quotidiano tra i file ci sarebbero le telefonate fatte dalla donna prima di morire, alcuni messaggi al fidanzato e un ultimo messaggio che lascerebbe presagire l'intento di suicidarsi.
