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MESSICOSparatoria a scuola, morto l'aggressore 15enne

18.01.17 - 20:07
Federico Guevara ha aperto il fuoco contro la sua insegnante e vari suoi compagni di classe in una scuola media di Monterrey
Sparatoria a scuola, morto l'aggressore 15enne
Federico Guevara ha aperto il fuoco contro la sua insegnante e vari suoi compagni di classe in una scuola media di Monterrey

CITTÀ DEL MESSICO - La violenza delle armi a scuola sbarca in Messico, dove un ragazzino 15enne, senza motivo apparente, ha tirato fuori una calibro 22 in aula e ha aperto il fuoco contro la sua insegnante e vari compagni di classe prima di uccidersi sparandosi alla testa.

Federico Guevara era arrivato al Colegio Americano del Noreste di Monterrey - capitale dello stato di Nuevo Leon, nel nordest del Messico - con l'arma nello zaino, ma il suo comportamento sembrava del tutto normale e non ha destato sospetti.

Un video ripreso dalla telecamera di sorveglianza dell'aula, diffuso dai media locali, mostra la sequenza agghiacciante della sparatoria: l'insegnante sta circolando fra gli allievi, distribuendo i compiti da fare, quando Guevara, seduto in un angolo, estrae la pistola dallo zaino, si mette in piedi e comincia a sparare.

La prima a cadere è stata l'insegnante Cecilia Solis (24 anni), seguita da quattro dei compagni di classe di Guevara, tutti fra i 14 e 15 anni. Poi la pistola, una calibro 22, sembra essersi inceppata mentre il ragazzino tentava di spararsi un ultimo colpo in testa.

I media messicani sottolineano che un secondo frammento di video, che non è stato diffuso, si vede come Guevara riesce a spararsi in bocca.

Il portavoce per la Sicurezza di Nuevo Leon, Aldo Fasci, ha informato che solo uno dei ricoverati, con una ferita in un braccio, è stato dichiarato fuori pericolo. L'insegnante e altri due allievi, una ragazza e un ragazzo, raggiunti alla testa, si trovano ancora in stato critico e si teme che non sopravvivano alle ferite. In quanto a Guevara, fonti mediche hanno confermato che è morto.

Fasci ha aggiunto che l'aggressore soffriva di problemi di depressione ed era seguito dagli assistenti psicologici dell'istituto, ma non aveva finora dimostrato nessuna aggressività a scuola o a casa, per cui i responsabili del Colegio Americano sono costernati per la violenza cieca del suo gesto.

Il responsabile della Sicurezza ha sottolineato che auspica che il tragico episodio serva a far riflettere i genitori sull'opportunità di introdurre nuove regole di sorveglianza nei centri di studio, una possibilità che era stata respinta solo poche settimane fa nello stato di Nuevo Leon.

 

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