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ITALIARenzi cede sul congelamento, ma vuole un voto a breve

05.12.16 - 23:00
L'attesa per l'approvazione della legge di bilancio non frena la ricerca della soluzione per il dopo: giochi e contatti sono già partiti
Renzi cede sul congelamento, ma vuole un voto a breve
L'attesa per l'approvazione della legge di bilancio non frena la ricerca della soluzione per il dopo: giochi e contatti sono già partiti

ROMA - Il premier italiano Matteo Renzi stamattina voleva lasciare tutto e subito: sia il governo e, secondo alcuni, perfino la guida del Pd. C'è voluta una paziente opera del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durata per tutta la giornata, a convincere il segretario Pd a "congelare" le dimissioni fino all'approvazione della legge di bilancio, che il governo vuole in tempi brevissimi ma che ha riti e passaggi che comunque richiedono tempo.

In fondo si tratta solo di qualche giorno di sacrificio, ha detto il presidente. E Renzi si è convinto solo quando si è capito che l'approvazione della manovra potrebbe essere rapidissima. Dopo una girandola di telefonate partite sia dal Colle che da Chigi. Ma resta tutto ancora da sciogliere il nodo della durata del prossimo Governo che per Renzi dovrebbe chiudere il capitolo della legge elettorale e portare a elezioni anticipate in tempi brevissimi.

Evitare lo stand by - La notte ha, se possibile, aumentato la rabbia e la delusione del presidente del consiglio per una sconfitta bruciante che mai avrebbe immaginato di queste dimensioni. E la convinzione che il rottamatore non poteva trasformarsi nel galleggiatore, il classico politico che prende tempo e poi non si dimette più. Con questo spirito Renzi è salito in mattinata al Quirinale, dove Mattarella lo aspettava con l'urgenza di mettere in sicurezza la scadenza della legge di bilancio.

E l'unico modo per evitare l'esercizio provvisorio è che sia l'attuale governo e non quello che verrà a portare in porto la manovra. L'addio, oggi stesso dell'ex sindaco Pd, spiegano fonti di governo, avrebbe causato lo stand by della manovra fino al nuovo esecutivo che magari, per rispondere a nuove logiche di maggioranza, avrebbe anche riaperto il calderone della legge di bilancio. Un rischio che l'Italia, sarebbe stato il ragionamento del Capo dello Stato, non può permettersi visto che tutto il mondo in questo momento ci guarda.

Renzi si sarebbe a quel punto consultato con Pier Carlo Padoan facendosi garantire che l'ok alla manovra arrivi già venerdì. Il consiglio dei ministri aveva già approvato la fiducia per il testo alla Camera ma, per chiuderla in settimana, bisognerà accelerare l'iter in commissione con la presentazione degli emendamenti. «Accetto per senso di responsabilità», avrebbe acconsentito alla fine il premier salendo al Quirinale dopo il consiglio dei ministri dove, con un brindisi, ha dichiarato politicamente chiusa l'esperienza di governo.

Alla ricerca di una soluzione - L'approvazione della manovra non frena però la ricerca della soluzione per il dopo. E giochi e contatti sono già partiti. In pole nei gradimenti del Pd sarebbe un esecutivo guidato da Pier Carlo Padoan che confermerebbe un buon numero degli attuali ministri, al netto di quelli strettamente renziani come il ministro Boschi, anche lei ferma nell'intenzione di lasciare.

La richiesta dei vertici Pd, spiegano fonti di maggioranza, è di un governo di scopo di brevissima durata per tornare, dopo la riforma dell'Italicum, alle urne già a marzo o al massimo a giugno. Ma il 2017, tra l'anniversario dei Trattati di Roma a marzo e il G7 a guida italiana a fine maggio e, prevede impegni che richiedono un governo in carica.

Davanti ad un orizzonte più lungo che potrebbe anche arrivare alla scadenza naturale della legislatura, Padoan potrebbe non essere più disponibile, per lealtà a Renzi, e, a quel punto, secondo i rumors, il presidente della Repubblica potrebbe puntare su una figura istituzionale come il presidente del Senato Pietro Grasso. Ma al momento si tratta di scenari perché Mattarella, quando aprirà le consultazioni, ha intenzione di ascoltare con attenzione tutti i partiti.

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COMMENTI
 

navy 7 anni fa su tio
Per l'Italia di domani serve la storia di ieri: MUSSOLINI ed il Fascismo. Per un paese che brontola su tutto e non rispetta nulla non vi sono 36'000 soluzioni. Non auspico ovviamente il fascismo in quanto movimento e/o filosofia ma, in Italia, più che in ogni altro paese Europeo vi è la necessità di mettere in riga tanta, tanta gente.............

mgk 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Comandare gli itsliani non e difficile e inutile" Sua Eccellenza Benito Mussolini

moonie 7 anni fa su tio
aahahah voleva mollare tutto e subito pensa che vigliacco. fretta di scappare ma ha dei doveri istituzionali oltre che da Uomo, quanto meno di fare in modo di dare continuità al premier e governo che verrà per il bene del paese. con questo gesto si è dimostrato quello che veramente è, un pericolo pubblico, un egocentrico ducetto da due soldi che ora verrà sbranato dai suoi, ha solo voglia di scappare dai disastri che ha fatto e si dice pure "non credevo mi odiassero tanto".... sono almeno 2 anni che ti prendono a pomodori in faccia. l'Italia è stata GRANDE a cacciarti a calci nel fondoschiena

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a moonie
A prescindere da Renzi, dal referendum o da qualsiasi altro argomento, i tuoi commenti sono sempre più disgustosi.

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
ma la cosa meravigliosa e che tu continui a metterli in evidenza!!! :-))))))))) sei impagabile

tip75 7 anni fa su tio
ahahhahaa
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