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AFGHANISTANGruppo di ribelli firma la pace col governo

22.09.16 - 08:24
Gruppo di ribelli firma la pace col governo

KABUL - Il governo afghano non ha nascosto oggi la sua soddisfazione per la firma a Kabul di una bozza di accordo di pace con il movimento Hezb-e-Islami (Hia) del 'Signore della Guerra', nonché 'terrorista globale', Gulbuddin Hekmatyar, che può rappresentare un primo passo verso la fine di un conflitto in corso da 15 anni.

L'intesa, raggiunta dopo un faticoso negoziato, è la prima di questo tipo con uno dei gruppi armati antigovernativi che nel 2001 hanno imbracciato le armi per contrastare l'intervento di una Coalizione militare internazionale guidata dagli Stati Uniti contro i talebani allora al potere.

Essa permette al presidente Ashraf Ghani di dimostrare che «la pace è possibile» e che il governo è pronto anche a sacrifici con chi accetta di riconoscere la Costituzione afghana.

Soddisfazione è stata manifestata sia dagli Usa, che lo hanno definito «un passo per portare lo scontro in Afghanistan verso una fine pacifica», sia dall'Unione europea, per la quale ciò «dimostra che i processi politici possono riuscire laddove non lo fanno i conflitti».

Per il governo hanno firmato il consigliere per la Sicurezza nazionale, Mohammad Anif Atmar ed il presidente dell'Alto Consiglio per la pace, Pir Syed Ahmad Gilani, mentre per l'Hia lo ha fatto il capo negoziatore di Hekmatyar, Amin Karim. Al termine della cerimonia i presenti hanno esultato e applaudito, gridando ripetutamente 'Allah u Akbar!' (Dio è il più grande!).

L'accordo diventerà definitivo quando il nome di Hekmatyar sarà eliminato dalle 'blacklist' di Onu e Usa. Solo allora sul documento potrà essere apposta la firma finale del presidente afghano Ashraf Ghani e dello stesso leader dell'Hezb-e-Islami.

In base a quanto stipulato, Hezb-e-Islami abbandonerà le armi, rilascerà i prigionieri nelle sue mani ed accetterà di rispettare la Costituzione afghana. In cambio Hekmatyar ritornerà a Kabul con tutti gli onori dopo 20 anni di esilio, e il suo partito potrà partecipare alle elezioni.

I colloqui fra governo e Hia sono entrati in dirittura d'arrivo a marzo, quando è parso evidente il fallimento degli incontri del Gruppo di coordinamento quadrilaterale (Qcg) sulla pace in Afghanistan. A quel punto Hekmatyar ha scelto di andare al dialogo diretto con Kabul, mentre i talebani e la Rete Haqqani hanno invece avviato la loro offensiva di primavera.

Secondo analisti afghani se l'accordo con l'Hia, che dal 2013 non realizzava attentati, è un primo passo, lo scoglio vero è l'atteggiamento dei talebani. Pur con crisi di leadership e scissioni, gli insorti dell'Emirato islamico rappresentano il pericolo reale controllando anche parte del territorio afghano.

Per questo, accanto agli elogi, si sono levate anche voci di dissenso. Il partito politico Solidarietà ha organizzato oggi una protesta nella capitale afghana contro l'accordo di pace ed il rientro in Afghanistan di Hekmatyar, ritenuto responsabile di pesanti violazioni dei diritti umani negli anni '90.

E la ong Human Rights Watch (Hrw) ha ricordato che Gulbuddin Hekmatyar «è un noto 'Signore della guerra' che quando fu primo ministro nel 1992 non esitò a bombardare la stessa Kabul».

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