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Ritrovati nuovi filmati che ritraggono il 28enne alle prese con «materiale infiammabile in un contenitore cilindrico»
NEW YORK - Ahmad Khan Rahami, il 28enne ritenuto l’autore degli attentati degli ultimi giorni in America, era stato segnalato alle autorità. Ad averlo fatto il suo stesso padre. Lo riporta il Corriere.
Nel 2014 l’uomo denunciò il figlio: «Sono andato dall’Fbi perché mio figlio si comportava male. I federali hanno avviato un’indagine per poi dirmi che Ahmad era pulito, non era un terrorista, ed io dissi “va bene”». Il padre aveva preso questa decisione in seguito all’aggressione del figlio nei confronti di uno dei fratelli, con un coltello.
Dopo un primo arresto era stato rilasciato. «Oggi l’Fbi mi dice che mio figlio è un terrorista, e io ancora una volta dico “va bene”». Qualcosa di simile era accaduto nel caso di Umar Farouk Abdulmutallab.
Fra le ultime novità è stato comunicato che la polizia ha recuperato dai cellulari di un familiare filmati registrati due giorni prima delle bombe di New York e New Jersey in cui si vede il ragazzo mentre dà fuoco a «materiale infiammabile in un contenitore cilindrico» ridendo.
