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REGNO UNITOCox aveva ricevuto minacce. Legame fra il killer e un gruppo suprematista

17.06.16 - 11:28
Il gruppo sarebbe visceralmente ostile all'Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano. Omaggio unanime sulla stampa GB
Cox aveva ricevuto minacce. Legame fra il killer e un gruppo suprematista
Il gruppo sarebbe visceralmente ostile all'Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano. Omaggio unanime sulla stampa GB

LONDRA - La deputata laburista uccisa ieri a Birstall, vicino a Leeds, aveva ricevuto diversi messaggi di minacce negli ultimi tre mesi. Ma nonostante questo, sottolinea il Times, la revisione delle misure di protezione per Jo Cox da parte della polizia era ancora in corso.

Le autorità stavano valutando se rafforzare la sicurezza, spiega ancora il Times, proprio nel luogo in cui è avvenuto l'omicidio, mentre la parlamentare incontrava i suoi elettori, e anche davanti alla sua casa di Londra, una barca convertita in abitazione vicino a Tower Bridge.

La polizia del West Yorkshire sta indagando sulle possibili connessioni all'estremismo nero dell'aggressore, Tommy Mair, 52 anni, arrestato subito dopo l'agguato nel corso del quale avrebbe urlato 'Britain First', slogan nazionalista che significa "la Gran Bretagna prima di tutto", ma che è anche il nome di un gruppo xenofobo e anti-musulmano dell'ultradestra inglese.

Gruppo suprematista - Spuntano sospetti di un legame fra Tommy Mair, l'uomo arrestato con l'accusa di aver ucciso ieri la deputata britannica laburista Jo Cox, e un gruppo suprematista bianco, visceralmente ostile all'Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano. Ne scrive oggi l'Independent online.

Il gruppo in questione si chiama Springbok Club e Mair risulta citato nel database della rivista online che esso pubblica, la Springbok Cyber Newsletter, fin da 10 anni fa.

Mair, che sembra abbia gridato "Britain first" o "put Britain first" prima di aggredire ieri Jo Cox nel West Yorkshire, era stato descritto da alcuni vicini come un personaggio un po' isolato, ma "tranquillo". E in seguito il fratello Scott aveva detto di non sapere "nemmeno per chi votasse", aggiungendo che Tommy aveva avuto in passato problemi con "una patologia mentale, ma era stato curato".

Tuttavia il quadro sembra andare oltre queste parole di rito. E l'impressione di un qualche condizionamento politico innescato da frequentazioni con frange estremiste dell'ultradestra inglese, emersa fin da subito, trova una prima conferma concreta stando all'Independent.

Lo Springbok Club si caratterizza per la difesa della storia dell'apartheid in Sudafrica, un modello rivendicato come positivo, oltre a proclamare un'ideologia favorevole "al libero mercato, al capitalismo e al patriottismo" inglese, ostile "al politically correct".

L'ultimo numero del magazine Springbok Cyber Newsletter, messo in rete nei giorni scorsi, è incentrato comunque sul referendum britannico del 23 giugno, con un appassionato appello in favore della Brexit per abbandonare "l'artificiale e retrograda Ue e restituire sovranità e indipendenza" al Regno Unito. L'editoriale si conclude con queste parole: "Il motto del Patriotic Forum (un cartello che riunisce movimenti nazionalisti radicali inglesi di cui lo stesso Springbok Club fa parte, ndr) è 'usciamo dall'Europa ed entriamo nel mondo'.

Abbiamo l'opportunità d'oro di far sì che la Gran Bretagna, una volta fuori (dall'Ue), torni alla visione tradizionale di questo Paese: che guarda al 'mare aperto' e ai fratelli e sorelle etniche del Commonwealth in giro per il globo. I giorni dinanzi a noi ci ispireranno!".

Omaggio unanime sulla stampa GB - Un solo nome, un solo volto, un solo argomento. Non c'è giornale britannico che oggi non dedichi tutta o quasi tutta la prima pagina alla deputata laburista Jo Cox uccisa ieri nello Yorkshire da un uomo di 52 anni, Tommy Mair, al grido di "Britain First".

L'episodio che ha scosso il regno e fermato tutti i comizi della campagna in vista del referendum sulla Brexit del 23 giugno.

Il progressista Guardian e il conservatore Daily Telegraph aprono addirittura, per una volta, con le stesse parole, quelle che il marito della parlamentare assassinata, Brendan Cox, ha usato per onorare in un messaggio la moglie dicendo 'no' all'odio: "Jo credeva in un mondo migliore e ha combattuto ogni giorno della sua vita per questo".

Il Times guarda invece già all'inchiesta sull'accaduto e denuncia che la deputata aveva ricevuto "una serie di minacce alla sua sicurezza", ma che la revisione delle misure di protezione da parte della polizia era ancora in corso.

Mentre il Financial Times si concentra sulla conseguenze politiche di questo crimine, che ha imposto "un immediato stop alla campagna" referendaria a una settimana dal voto. Una sospensione che non è ancora chiaro quanto durerà.

Il Killer comprò un manuale di armi - Emerge un altro tassello fra le ombre che cominciano a svelare il passato di Tommy Mair, l'uomo accusato di aver ucciso ieri ferocemente la deputata laburista Jo Cox nel nord dell'Inghilterra: l'Independent riprende dagli Usa la denuncia del Southern Poverty Law Centre, un'associazione per i diritti civili, secondo la quale Mair avrebbe comprato diversi anni fa un manuale sulla fabbricazione di armi da un sito della National Alliance, organizzazione neonazista e suprematista americana ufficialmente attiva fino al 2013.

Stando ai documenti pubblicati dal Southern Poverty Law Centre, che si aggiungono alle rivelazioni sui contatti fra Mair e il gruppo razzista inglese dello Springbok Club, l'uomo avrebbe pagato 670 dollari.

Non solo: risulta anche l'acquisto fra il 1998 e il 2003 di volumi sulla realizzazione di esplosivi, bottiglie incendiarie e armamenti vari, con tanto di ricevuta intestata al suo nome e a un indirizzo di Batley: il comune del West Yorkshire in cui il presunto killer, 52 anni, risiede e che fa parte del collegio elettorale di Jo Cox.

Merkel: «Mostrare unità politica» - "Abbiamo visto così tante cose terribili in questi ultimi giorni. Non voglio fare paragoni con la strage di Orlando o gli attacchi di Parigi, ma siamo di fronte ad una situazione difficilissima, che ci preoccupa e dovrebbe ricordarci di dimostrare unità politica ogni qual volta e "possibile": così la cancelliera tedesca Angel Merkel sull'omicidio della deputata laburista Jo Cox.

Commissione Ue: «Scioccati e rattristati» - La Commissione Ue ha reso omaggio alla memoria di Jo Cox. "Da parte della Commissione Ue e degli amici e colleghi paghiamo tributo a Jo. La sua morte ha scioccato e rattristato molti nel mondo e in questa città dove aveva molti amici che piangono la sua morte.

Ovunque abbia abitato e lavorato ha lasciato dietro di sé affetto e ricordi felici e questa città non è un'eccezione. Jo aveva dedicato la sua vita al servizio pubblico e oggi onoriamo la sua memoria", così il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas all'apertura del briefing di mezzogiorno.


 


 

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