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FRANCIAProtesta violenta, la polizia con i nervi tesi

29.04.16 - 20:15
I cortei contro la riforma del lavoro sfociano in guerriglia urbana
Protesta violenta, la polizia con i nervi tesi
I cortei contro la riforma del lavoro sfociano in guerriglia urbana

PARIGI - La "notte in piedi" di Place de la République diventa un campo di battaglia, i cortei contro la riforma del lavoro sfociano in guerriglia urbana, con feriti gravi, i precari dello spettacolo vengono evacuati dalla polizia che fa irruzione nei teatri: la Francia è sull'orlo di una crisi di nervi, mentre la protesta sociale dilaga. Non nei numeri - i cortei e gli assembramenti sono di poche migliaia di persone - ma nell'intensità e nella violenza delle frange estreme.

Il governo invita tutti a non farsi prendere la mano dai "nervi", la destra chiede ormai apertamente - ricordando anche lo stato d'emergenza sempre in vigore dopo gli attentati del 13 novembre - il divieto delle manifestazioni più incontrollabili.

Le ore più difficili sono state quelle fra ieri pomeriggio e questa notte: si è cominciato con la quarta giornata di mobilitazione contro la riforma del lavoro, sfociata in una battaglia quando 300 manifestanti con il passamontagna hanno cominciato a bersagliare la polizia attorno al Pont d'Austerlitz. Lacrimogeni, proiettili di gomma, idranti: gli agenti hanno usato tutti i mezzi a loro disposizione.

E nel resto del Paese (170.000 i manifestanti contando tutte le città, secondo la polizia, 500.000 per gli organizzatori) la situazione non è stata migliore: battaglia a Marsiglia e scontri violentissimi a Rennes, dove uno studente di 20 anni ha perso l'uso di un occhio. In tutto 214 persone sono state fermate, 78 fra poliziotti e gendarmi sono stati feriti, tre versano ancora in gravi condizioni, uno raggiunto da un "pavé" divelto dal manto stradale.

La notte, la situazione si è presto infiammata alla République, dove fino alle 3 di notte gruppi di giovani infiltrati tra i più pacifici "nottambuli" - i nuovi "indignati" - hanno affrontato a più riprese la polizia, che verso le 3:30 ha caricato e sgomberato la piazza, fermando decine di persone.

All'Odeon, teatro del Quartiere latino occupato da domenica dai precari dello spettacolo, gli agenti sono entrati e i locali sono stati evacuati: un fatto piuttosto raro. D'altra parte la protesta aveva ormai preso una piega ancora più dura dopo l'accordo raggiunto dai sindacati dello spettacolo con il governo, diverse ore prima.

"Queste manifestazioni che degenerano sempre più spesso devono essere vietate", ha detto oggi il deputato dei Républicains Eric Ciotti, facendosi portavoce di un malessere generale per questo stato di tensione nelle città, che non è specchio di una protesta popolare davvero ampia. "Pochi e arrabbiati", questo il senso dei titoli dei media che descrivono la protesta sociale nel Paese. Mentre il malessere serpeggia nei sindacati di polizia, costretti a orari sempre più massacranti e adibiti a compiti sempre più ingrati. In attesa della prova del fuoco, gli europei di calcio Euro 2016, che cominciano il 10 giugno.

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