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BELGIOSchaerbeek, nuova operazione di polizia

25.03.16 - 11:32
Abdeslam ha raccontato il suo 13 novembre a Parigi: «Ho rinunciato quando ho parcheggiato»
Schaerbeek, nuova operazione di polizia
Abdeslam ha raccontato il suo 13 novembre a Parigi: «Ho rinunciato quando ho parcheggiato»

BRUXELLES - Non ha parlato molto, ma qualcosa ha detto Salah Abdeslam agli inquirenti. Dalle parole del terrorista - ancora tutte da verificare - emerge nel suo coinvolgimento il ruolo fondamentale del fratello Brahim, morto negli attacchi di Parigi. Sarebbe per lui che avrebbe partecipato alle stragi. Salah ha spiegato di aver prenotato le macchine e gli hotel, ma sempre su indicazione del fratello. Lo riporta BFM TV. «Ogni volta che ho dovuto pagare qualcosa per preparare questi attacchi, il denaro proveniva da Brahim», ha detto agli investigatori.

Il suo 13 novembre - Salah ha spiegato che si sarebbe dovuto far esplodere nello stadio. «Ho rinunciato quando ho parcheggiato la macchina»: ha afferrmato Salah Abdeslam secondo i verbali. «Ho fatto scendere i miei tre passeggeri, poi sono ripartito - ha detto - ho guidato alla cieca, mi sono fermato da qualche parte, non saprei dove. Ho chiuso l'auto, ho portato via la chiave e sono rientrato nella stazione Montrouge. Ho fatto qualche fermata di metro, una o due. Sono sceso, ho camminato fino a un negozio di telefoni, ne ho comprato uno e ho contattato una sola persona: Mohamed Amri». È lui l'amico che, insieme con Hamza Attou, partirà immediatamente da Bruxelles per andarlo a recuperare a Parigi.

Abdelhamid Abaaoud - Il "responsabile degli attentati" del 13 novembre a Parigi è Abdelhamid Abaaoud, morto nell'assalto al covo di S. Denis. Lo ha detto Salah Abdeslam, come riporta Le Monde. Che Abaaoud sia il responsabile degli attentati che hanno causato 130 morti a Parigi «lo so da mio fratello Brahim».

Egli conferma inoltre solo l'identità di Bilal Hadfi, e non degli altri due kamikaze dello Stade de France di cui dice «ignorare il ruolo».

«La cintura di Salah non aveva liquido esplosivo» - La cintura di Salah Abdeslam a Parigi «mancava di liquido esplosivo». È quanto riferisce il quotidiano Le Monde, citando la testimonianza di Abid Aberkan, il cugino da cui l'ex fuggitivo si rifugiò a Molenbeek, rue des Quatre-Vents, fermato anch'egli il 19 marzo.

Salah stesso ha detto agli inquirenti che quella cintura gliel'aveva consegnata il fratello Brahim nell'appartamento affittato a Bobigny. Dopo aver rinunciato, ha aggiunto l'ha «nascosta» in un «luogo discreto».

Qualcosa non torna - Abdeslam ha raccontato di aver contattato una sola persona, Mohammed Abrini, dopo le esplosioni di Parigi. Ma gli investigatori hanno le prove che abbia fatto anche altre telefonate. Altra dichiarazione apparentemente falsa è quella relativa al suo rapporto con Abaaoud. Salah afferma di averlo visto «a Charleroi nella notte fra l’11 e il 12 febbraio 2015. Questa è l’unica volta che l’ho visto nella mia vita», eppure La Libre ha ricordato qualche tempo fa che Abaaoud e Abdeslam sono stati condannati insieme per furto nel 2010. I due uomini erano amici d’infanzia.

LIVE 

15.26 Arrestato Schaerbeek è 'pesce grosso' - Il sospetto fermato e ferito alle gambe a Schaerbeek sarebbe un 'pesce grosso', una figura rilevante. Lo rende noto Rtl.

15.25 - Uomo ferito aveva zainetto sulle spalle - L'uomo sospetto, a cui gli agenti hanno sparato alle gambe, portava sulle spalle uno zainetto. Lo rende noto la tv Rtbf.

15.11 - Un video mostra l'operazione - Un video preso dall'account twitter @Harald Wolf mostra parte dell'operazione in corso a Scherbeek e che ha portato all'arresto di un sospetto.

15.04 - Borgomastro di Schaerbeek conferma arresto - Il Borgomastro di Schaerbeek ha confermato l'arresto e il ferimento alle gambe di un uomo, durante l'operazione di questi minuti nel suo quartiere. Ha anche confermato che l'operazione è legata a quella di ieri sera a Parigi. Gli abitanti della zona interessata dall'intervento delle forze speciali non possono lasciare le loro abitazioni.

14:54 Allarme per nuovi attentati - Il presidente della polizia criminale federale tedesca Holger Muench lancia l'allarme su nuovi attentati terroristici in Europa da parte delle milizie Isis. In un'intervista che uscirà domani sulla Bild, di cui è stata fornita un'anticipazione, Muench spiega: "L'Europa è già da lungo tempo nell'occhio della propaganda islamista, ora si aggiunge il fatto che il cosiddetto Stato islamico è indebolito in Siria e Iraq".

Una situazione ancora più pericolosa per l'Europa, secondo Muench, "perché i gruppi terroristici sono sotto pressione e hanno bisogno di azioni spettacolari per ottenere visibilità e dimostrare potere". "Questo significa che il pericolo resta alto in Europa e che non sono da escludere nuovi attentati".

14.50 - Arrestato l'uomo neutralizzato - L'uomo neutralizzato dalla Polizia sarebbe stato arrestato, nell'ambito dell'operazione ancora in corso a Schaerbeek. Lo hanno reso noto diversi media belga. L'operazione in corso sarebbe legata a quella condotta ieri a Parigi che ha consentito di prevenire un nuovo attentato, riportano i media locali. L'uomo detenuto sarebbe stato ferito alle gambe dopo che avrebbe tentato di scappare opponendo resistenza all'avvertimento degli agenti di fermarsi. Lo ha reso noto la tv Rtbf, citando testimonianze presenti non confermate ufficialmente.

14.20 - Uomo neutralizzato dalla polizia - La Polizia belga ha appena 'neutralizzato' un uomo durante l'operazione ancora in corso a Schaerbeek. Lo ha reso noto la tv Rtbf, aggiungendo che si sono sentite due detonazioni.

14.18 - La Francia piange una vittima - Il ministero degli Esteri di Parigi annuncia che tra i morti degli attentati terroristici di martedì scorso a Bruxelles c'è anche almeno un cittadino francese. La Francia deplora inoltre 12 connazionali feriti, di cui tre in condizioni gravi.

13.49 - Nuova operazione di polizia a Schaerbeek - Nuova operazione della polizia a Schaerbeek. Secondo l'agenzia Belga, si è sentita un'esplosione all'inizio dell'intervento delle forze dell'ordine in un appartamento, il perimetro dell'edificio è stato bloccato e circondato da agenti armati e da camion militari. Sul posto ci sono anche gli sminatori. L'operazione è ancora in corso.

13.29 Covo Argenteuil, stessi esplosivi degli attentati - Quasi due chili di TATP e dell'acetone - gli ingredienti del potente esplosivo degli attentati di Parigi e Bruxelles - sono stati ritrovati questa notte nel covo di Argenteuil, in banlieue di Parigi. Lo si apprende da fonti dell'inchiesta, secondo le quali la polizia ha sequestrato anche dei kalashnikov e delle pistole.

Nel covo è stato arrestato Reda Kriket, condannato a 10 anni in contumacia in Belgio come reclutatore di jihadisti per la Siria. Fra i reclutati da lui c'era anche Abdelhamid Abaaoud, la "mente" degli attentati di Parigi, anche lui condannato nello stesso processo.

13.25 - Nuova vittima identificata - Il Foreign Office ha confermato che il cittadino britannico David Dixon è fra le vittime degli attacchi di Bruxelles. Il 53enne, orginario di Hartlepool, nord Inghilterra, era nell'elenco dei 'dispersi'.

"Abbiamo ricevuto la notizia più terribile e devastante", hanno detto i suoi familiari che continuavano a sperare che si fosse salvato.

Il premier David Cameron si è detto "profondamente rattristato" per la notizia della morte di Dixon, unica vittima britannica negli attentati, mentre sette cittadini del Regno Unito sono fra i feriti e tre di questi si trovano ancora in ospedale.

Dixon viveva con la compagna e il figlio a Bruxelles. Aveva contattato con un messaggio la famiglia dopo gli attacchi all'aeroporto dicendo che stava bene ma ha poi perso la vita nell'attentato alla metropolitana.

13.04 - Secondo arresto in Germania - Il giorno prima dell'arresto del salafita Samir E. nell'area di Duesseldorf, la polizia tedesca ha fermato anche un secondo uomo, nell'area di Giessen, in Assia. Lo riferisce sempre lo Spiegel, nell'anticipazione del numero cartaceo in edicola domani, ora pubblicata in forma più estesa anche sul sito online del magazine.

Si tratterebbe di un uomo sul cui telefono cellulare sono stati rintracciati due sms sospetti. Uno conteneva il nome dell'attentatore suicida della metropolitana, Khalid El Bakraoui, l'altro conteneva semplicemente il messaggio "fine", scritto in francese, ricevuto alle 9.08. Spiegel ricorda che, secondo quanto noto finora, l'esplosione nella metropolitana sarebbe avvenuta alle 9.11. Gli investigatori indagano su possibili contatti con l'ambiente degli attentatori di Bruxelles.

13.03 - Si salvano i messaggi in memoria delle vittime - Alcuni volontari stanno raccogliendo con massima cura i messaggi, le lettere, le bandiere, tutti i ricordi che in queste ore sono stati deposti al memoriale improvvisato di Place Bourse, il luogo dove tutta Bruxelles ha voluto rendere omaggio ai caduti delle stragi di martedì.

Preoccupati che questo materiale possa essere distrutto dalla pioggia, o anche solo dai passanti, diverse persone impiegate del Comune e volontari, stanno avvolgendo questi cimeli in carta assorbente, per poi metterli in grossi scatoloni di plastica.

"Ancora non sappiamo dove finiranno, se in un museo o in quale luogo sarà deciso in futuro. Ora l'obiettivo - racconta uno di questi volontari - è archiviarli e preservarli. Questi fogli raccontano l'emozione e il dolore di una città, sono molto preziosi".

12.53 - Anche due americani tra le vittime - Tra le vittime degli attacchi a Bruxelles ci sono anche due cittadini americani: lo ha detto il segretario di stato americano John Kerry, dopo l'incontro con il premier belga Charles Michel.

Il ministro degli esteri olandese ha invece confermato l'uccisione di tre suoi connazionali. Per il momento, secondo i media, tra i morti ci sono una donna peruviana, quattro belgi e un marocchino. Il Foreign Office ha inoltre confermato che un cittadino britannico è fra le vittime degli attacchi di Bruxelles.

12.46 - Nessun allarme per Germania-Italia -  Il ministro dell'Interno della Baviera, Joachim Hermann, ha confermato che al momento "non esistono indicazioni concrete di attentati per le due partite amichevoli della Germania". La nazionale tedesca incontrerà domani sera a Berlino l'Inghilterra e martedì prossimo l'Italia a Monaco.

"All'incontro di Monaco con l'Italia sarò io stesso presente - ha aggiunto Hermann - in modo da farmi direttamente sul posto un quadro delle misure di sicurezza adottate". "La polizia è ben preparata e ci saranno intensi controlli per gli spettatori - ha concluso Hermann - per cui consiglio ai tifosi di arrivare in anticipo allo stadio e programmare un po' di tempo in più del solito".

12.45 - «A breve ripresa missione contro Isis» - Il premier belga Charles Michel ha confermato la ripresa a breve della missione degli F-16 belgi contro l'Isis, con una possibile estensione alla Siria. Lo riporta l'agenzia Belga.

12.39 - Almeno un fermo a Forest dopo le perquisizioni - Nuovo fermo a Forest durante una perquisizione finita all'alba, secondo l'on-line della RTBF. La procura federale, contattata dall'agenzia di stampa Belga, ha confermato l'esecuzione delle perquisizioni ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla persona fermata.

12.33 Preso salafita - Ieri nell'area di Duesseldorf forze speciali della polizia hanno arrestato un salafita che, secondo quanto riportato in un'anticipazione del settimanale Spiegel in uscita domani, potrebbe essere legato agli ambienti degli attentatori di Bruxelles.

La procura di Duesseldorf ha solo confermato l'arresto dell'uomo e che si sta indagando su di lui per "preparazione di un grave atto di violenza contro lo Stato". Secondo lo Spiegel si tratterebbe del salafita Samir E. che, come l'attentatore suicida della metropolitana Khalid El Bakraoui, sarebbe stato arrestato nell'estate 2015 dalla polizia turca al confine con la Siria e poi espulso in Olanda. Gli inquirenti tedeschi indagherebbero per scoprire se Samir E. e Khalid El Bakraoui si conoscessero e se fossero insieme in Turchia.

12.28 - L'avvocato di Salah denuncia la procuratore di Parigi - La procura di Bruxelles ha ricevuto stamani la denuncia di Sven Mary, l'avvocato di Salah Abdeslam contro il procuratore di Parigi Francois Molins per violazione dei diritti del suo assistito.

Molins, durante una conferenza stampa, aveva riferito che Salah aveva detto agli inquirenti belgi "che doveva farsi esplodere allo Stade de France ma che aveva fatto marcia indietro". Secondo il legale Sven Mary queste dichiarazioni alla stampa "costituiscono violazioni dei diritti" del suo cliente.

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