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PAESI BASSI Olandese combatté contro l’Isis in Siria, ora è sotto processo in patria

16.01.16 - 15:50
La legge del paese vieta di usare la violenza all’estero
Olandese combatté contro l’Isis in Siria, ora è sotto processo in patria
La legge del paese vieta di usare la violenza all’estero

AMSTERDAM - Un ex soldato olandese che era andato in Siria a combattere contro l'Isis è stato arrestato al suo ritorno in patria e ora rischia di finire in prigione con l'accusa di aver ucciso dei miliziani perché la legge olandese vieta ai suoi cittadini di usare la violenza all'estero.

Secondo quanto riporta il sito Dutch News, la procura ha spiegato che Jitse A. è stato arrestato nella cittadina olandese di Arnhem per il ruolo avuto nell'uccisione di jihadisti islamici quando si trovava in Siria a combattere con i curdi del YPG.

L'uomo, 47 anni, è stato arrestato mercoledì scorso ed è comparso in tribunale venerdì. I magistrati lo hanno rilasciato, ma gli è stato sequestrato il passaporto e ha l'obbligo di firma ogni settimana.

"La legge olandese non consente ai cittadini di usare la violenza, a parte in circostanze estreme. Uccidere un combattente dell'Isis può quindi portare ad una incriminazione per omicidio", ha detto il dipartimento del procuratore.

 

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