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Il 56enne colpito al collo e in altre parti del corpo resta in gravi condizioni. L'aggressore è stato interrogato
LONDRA - È ancora grave ma fuori pericolo una delle tre vittime dell'attacco compiuto ieri nella stazione della metropolitana londinese di Leytonstone.
Si tratta di un uomo di 56 anni, ricoverato in ospedale con ferite al collo e in altre parti del corpo: secondo alcune testimonianze l'aggressore - armato con un coltello lungo 7,5 cm, ma in possesso anche di un machete che non è riuscito a usare - avrebbe cercato di sgozzarlo.
Gli altri due feriti, come diagnosticato fin dalla notte, hanno riportato invece solo conseguenze lievi.
Interrogato l'aggressore - L'aggressore è comparso oggi di fronte all'antiterrorismo britannico. Per ora si è saputo solo che l'uomo ha 29 anni. Nei video che lo immortala sembra alterato. Ma sulla sua identità o su ipotetici complici il riserbo è totale. C'è chi avanza paragoni coi due giovani d'origine africana che nel 2013 a Londra massacrarono all'arma bianca un militare in borghese.
Mentre l'aggressore resta sotto torchio, è stata disposta inoltre la perquisizione di un appartamento nella zona a nord-est della capitale britannica, non lontano da dove si trova la stazione teatro dell'attacco. Lo riferisce la Bbc.
Gli investigatori - che hanno ribadito di indagare l'episodio come "un atto di terrorismo", pur senza sbilanciarsi nell'indicarlo come frutto di un'azione organizzata oppure isolata - hanno poi lanciato un appello ai testimoni a consegnare ogni possibile video amatoriale dell'accaduto, al di là di quelli già circolati nelle prime ore.
Materiale conferma il "movente terroristico" - Materiale a conferma di un possibile "movente terroristico" dietro l'attacco nel metrò di Londra è stato trovato dalla polizia perquisendo un appartamento. Lo scrive il Guardian.
Ma per Roy Ramm, ex capo di Scotland Yard, il profilo dell'aggressore appare comunque quello di un lupo solitario nel contesto di un'azione "isolata", quasi "casuale".
