Le autorità statunitensi ammettono l'errore commesso ai danni di un prigioniero di nazionalità yemenita
NEW YORK - Un uomo di 37 anni ha trascorso 13 anni dietro le sbarre del carcere militare di Guantanamo, ma è stato un errore. Ad ammetterlo sono state le autorità statunitensi, spiegando che è stata fatta confusione sul suo nome. Il prigioniero Mustafa al-Aziz al-Shamiri, di nazionalità yemenita è stato in pratica vittima di un errore di identità.
Secondo le carte riportate dai media Usa, era sospettato di essere un membro significativo di Al Qaida e non soltanto un combattente islamico di basso livello. I documenti fanno parte del materiale prodotto per il comitato governativo 'Periodic Review Board', incaricato di decidere se il detenuto può essere rilasciato come parte degli sforzi di ridurre il numero di prigionieri nel carcere di massima sicurezza.