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TUNISIAEsplode il bus delle guardie presidenziali: "Scenario di guerra". Proclamato lo stato d'emergenza

24.11.15 - 17:52
Sono 12 i morti confermati dai militari. Zona transennata. L'esplosione potrebbe essere avvenuta all'interno del veicolo
Esplode il bus delle guardie presidenziali: "Scenario di guerra". Proclamato lo stato d'emergenza
Sono 12 i morti confermati dai militari. Zona transennata. L'esplosione potrebbe essere avvenuta all'interno del veicolo

TUNISI - La Tunisia ripiomba nel terrore, dopo le stragi jihadiste al Museo del Bardo e nel resort turistico di Sousse: nella capitale una bomba ha distrutto un autobus che trasportava un gruppo di guardie presidenziali, provocando diverse vittime, almeno dodici, e diciassette feriti. Come prima riposta, le autorità hanno ripristinato lo stato d'emergenza.

La forte esplosione si è verificata nelle ore di punta nella centrale Avenue Mohamed V di Tunisi, vicino all'ex sede del partito del deposto presidente Ben Ali. L'autobus è andato letteralmente in pezzi: una fonte della sicurezza ha parlato di una dinamica compatibile con un'esplosione dall'interno del bus, probabilmente a causa di una bomba a bordo o di un kamikaze che ha azionato una cintura esplosiva.

Numerose ambulanze sono accorse nella zona - già intasata per il traffico e la pioggia - che è stata transennata. Tante persone che abitano negli edifici intorno sono accorse in strada, incredule per quanto successo. Testimoni hanno riferito di un'esplosione che si è sentita per tutta la città e di "spettacolo catastrofico". Palpabile il nervosismo delle forze dell'ordine, dispiegate a centinaia tra polizia e militari, che si sentono prese di mira in prima persona.

Sul posto sono arrivati il primo ministro Habib Essid ed il ministro degli Interni Najem Gharsalli, che ha parlato subito di "attacco terroristico". Il presidente Beji Caid Essebsi in serata è apparso alla tv dichiarando la proclamazione dello stato di emergenza per 30 giorni e il coprifuoco a partire dalle 21 alle 5 del mattino. "Siamo in guerra con il terrorismo, ci attrezzeremo", ha promesso Essebsi, che per domani ha convocato una riunione del comitato sicurezza.

Per la Tunisia il 2015 è stato un 'annus horribilis'. A marzo un commando terrorista ha assaltato il museo nazionale del Bardo, nella capitale, uccidendo 24 persone, tra cui 21 turisti e ferendone altre 45. A giugno, tre uomini armati sono sbarcati sulla spiaggia di un resort turistico a Sousse, massacrando 39 persone e ferendone altre 38. In entrambi i casi, è arrivata la rivendicazione dell'Isis.

E la Tunisia, dopo appena quattro anni dalla "rivoluzione dei gelsomini", che accese la miccia della primavera araba e provocò la fine della dittatura, è tornata a rivivere l'incubo terrorismo. Lo Stato nordafricano, che prima del Bardo era considerato l'unica 'oasi' di sicurezza nell'area, oggi è considerato il principale esportatore di jihadisti: almeno tremila tunisini sarebbero andati a combattere per l'Isis in Siria e Iraq.

Aggiornamenti live:

20.54 - Proclamato lo stato d'emergenza - Il presidente della Repubblica tunisina Beji Caid Essebsi in tv ha dichiarato la proclamazione dello stato di emergenza per 30 giorni e il coprifuoco a partire da questa sera dalle ore 21.00 alle 05.00 del mattino.

Tali misure sono state proclamate su Grand Tunis. Domani mattina si terrà una riunione del comitato sicurezza, ha riferito Essebsi, aggiungendo: "noi siamo in guerra contro il terrorismo, ci attrezzeremo. Una guerra non solo contro la Tunisia, ma dalle dimensioni internazionali", ha concluso Essebsi, esprimendo il cordoglio per le famiglie delle vittime e assicurando che "i terroristi conosceranno il terrore".

20.40 - Possibile esplosione all'interno del bus - Una fonte della sicurezza tunisina ha parlato di una dinamica dell'attentato compatibile con un'esplosione dall'interno del bus, probabilmente a causa di una bomba a bordo o di un kamikaze che ha azionato una cintura esplosiva, secondo più fonti convergenti citate dai media locali. L'esplosione è stata udita a grande distanza.

20.12 - "Lotta per la democrazia contro l'oscurantismo" - "A Tunisi come a Parigi è la stessa lotta per la democrazia contro l'oscurantismo": lo afferma il presidente francese, Francois Hollande, in una nota diffusa a Parigi dopo l'ultimo attentato in Tunisia.

"La Francia è più che mai al fianco della Tunisia, delle sue autorità e delle sue forze di sicurezza, in questi momenti dolorosi", aggiunge il presidente socialista attualmente in visita da Barack Obama alla Casa Bianca. "Condanno con la più grande fermezza questo vile attentato che colpisce Tunisi ancora una volta. I miei pensieri vanno alle vittime, ai loro cari e a tutti i tunisini a cui voglio rivolgere la mia totale solidarietà", conclude il presidente francese.

Je condamne le lâche attentat de Tunis. Mes pensées vont aux victimes, à leurs proches et aux Tunisiens que j'assure de ma solidarité.

— François Hollande (@fhollande)

 

19:28 - Il cordoglio della Sommaruga - In seguito all'attacco di questo pomeriggio ad un bus della guardia presidenziale, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha annullato le visita di Stato prevista per domani e dopodomani a Berna. Lo riferisce un comunicato del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Condannando l'attentato, la presidente della Confederazione, nonché responsabile del DFGP, ha espresso l'auspicio che la visita possa presto tornare d'attualità.

In una presa di posizione pervenuta all'ats, Sommaruga esprime cordoglio per le persone toccate e per il Paese. Essebsi ha annullato la visita con "grande rammarico", si legge nel testo. La presidente della Confederazione afferma di comprendere la decisione in un tale contesto.

Al centro dei colloqui con il Consiglio federale vi sarebbero stati la transizione democratica della Tunisia, il programma elvetico di cooperazione, il dialogo sulla migrazione, la lotta al terrorismo e le relazioni economiche bilaterali, ha indicato alcuni giorni fa il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Con questa visita Berna intendeva rendere onore al cammino percorso negli ultimi anni dalla Tunisia verso la democrazia e lo Stato di diritto. Gli incontri avrebbero inoltre dovuto rappresentare un'opportunità per rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali sotto il profilo politico ed economico. Sarebbe stato affrontato anche il tema del congelamento in Svizzera dei fondi dell'ex presidente Ben Ali e del suo entourage.

19:08 - I morti sono 12 - Dopo l'attacco al bus delle guardie presidenziali di oggi pomeriggio a Tunisi, l'Avenue Mohamed V bloccata al traffico. Giornalisti non vengono fatti avvicinare al luogo dell'attentato. Tutta l'area intorno al bus è stata transennata. Secondo Mohamed Mnefki, segretario generale del sindacato dei servizi speciali, sono 12 i morti confermati tra i militari. Il presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi si rivolgerà alla nazione alle 20.45 sulla tv di Stato.

18:46 - 11 morti e 14 feriti - La Tv di Stato Watanya ha riferito di 11 morti e 14 feriti nell'esplosione di un bus presidenziale a Tunisi.

— Dreamer_ML (@404Dreamer_ML)

18:27 - 10 morti per fonti della sicurezza - Stando a France Info e Reuters vi sarebbero almeno undici morti e decine di feriti. Dieci, invece, le vittime secondo fonti della sicurezza. Numerose ambulanze sono giunta nella zona, chiusa al traffico tutta la centrale Avenue Mohamed V.

Premier bilan, encore provisoire de l'attentat contre un bus de la sécurité présidentielle à Tunis : 11 morts https://t.co/TZUgYX4O1N

— France Info (@franceinfo)

 

Explosion à #Tunis : un conseiller du président parle d'une "scène de guerre" https://t.co/vE1VhxSOSk pic.twitter.com/7o2T8mrwhF

— Europe 1 (@Europe1)

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