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FRANCIA Parigi, bilancio di 129 morti e 352 feriti. In corso la perquisizione della casa di un terrorista

14.11.15 - 21:47
Tutti gli attentatori sono morti. Per ora ne sono stati identificati tre. Un francese 30enne, un siriano 25enne e un egiziano. Il primo aveva assalito il Teatro Bataclan, il secondo lo Stade de France
Parigi, bilancio di 129 morti e 352 feriti. In corso la perquisizione della casa di un terrorista
Tutti gli attentatori sono morti. Per ora ne sono stati identificati tre. Un francese 30enne, un siriano 25enne e un egiziano. Il primo aveva assalito il Teatro Bataclan, il secondo lo Stade de France

PARIGI - Il terrore assedia Parigi, colpisce sei volte in 33 minuti lasciando a terra almeno 129 morti fra chi stava bevendo una birra, ragazzi che ballavano al ritmo di una band di metal rock, passanti attorno a uno stadio di calcio. Un attacco di terroristi kamikaze, senza precedenti in Francia, e un bilancio destinato ad aumentare visti i 352 feriti di cui 99 molto gravi.

Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a farsi saltare come sognano i "martiri" della jihad, gridando "Allah è grande", uno - all'interno del teatro della carneficina, il 'Bataclan' - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio.

In serata resta aperta a ogni ipotesi il fronte delle indagini su eventuali terroristi sopravvissuti che - come avvenne il 7, 8 e 9 gennaio dopo la strage a Charlie Hebdo - potrebbero tornare a colpire nelle prossime ore. Il procuratore François Molins, lo stesso di gennaio e degli ultimi anni insanguinati dal terrorismo in Francia, ha spiegato che in azione a Parigi e Saint-Denis (dove sorge lo Stade de France e dove si stava giocando l'amichevole Francia-Germania) c'erano "tre squadre", tre commando.

Un'auto, una Seat nera 'Leon', ne ha portati alcuni davanti a quattro ristoranti. Davanti a ognuno dei locali, dove in pieno venerdì sera (erano circa le 21.30) c'erano moltissime persone a mangiare o semplicemente a bere un bicchiere, sono scesi e hanno fatto fuoco. "Tutti erano equipaggiati con fucili kalashnikov", ha precisato Molins.

A dare il via all'impressionante sequenza di azioni omicide è stato alle 21.20 un kamikaze che si è fatto esplodere nella strada che corre lungo lo Stade de France, dove a inizio estate si dovrebbero giocare diverse partite degli Europei 2016, fra cui la finale. Era la 'rue Rimet', intitolata all'ideatore dei mondiali di calcio, e il kamikaze si è fatto saltare all'altezza della porta B.

Un'esplosione impressionante, rafforzata da perossido di idrogeno con chiodi e bulloni - tutti i kamikaze avevano lo stesso tipo di esplosivo - che ha ucciso all'istante il killer suicida e un malcapitato passante. Ma il piano era, se possibile, peggiore. L'attentatore - scrive il Wall Street Journal - aveva infatti un biglietto d'ingresso, ma è stato fermato ai cancelli dello stadio dopo che gli addetti ai controlli hanno scoperto che indossava dell'esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga.

All'interno dello stadio, tutti hanno capito che non si trattava dei soliti petardi dei tifosi. Ma la partita - a parte il presidente François Hollande immediatamente prelevato in tribuna d'onore e riportato all'Eliseo - andava avanti. Pochi minuti dopo esordivano i commando 'parigini': la Seat nera della morte si ferma davanti a due ristoranti del XII arrondissement, i killer scendono e sparano all'impazzata contro i ristoranti Carillon e Petit Cambodge, uccidendo 15 persone e ferendone gravemente altre 10.

Un minuto dopo, seconda esplosione allo stadio, porta H, muore il kamikaze. Poi, 5 morti alla Bonne Biere, seconda tappa della Seat nera. Pochi minuti e altri 19 innocenti muoiono in un altro ritrovo pubblico, terza tappa del tour del terrore. Poi in un locale di boulevard Voltaire, lo stesso del Bataclan, un terrorista si siede al tavolo, ordina da bere e si fa saltare. Si salva, miracolosamente, la cameriera che aveva raccolto l'ordinazione.

Intanto, un commando di 4 terroristi sbarca da una seconda auto, una Polo nera, davanti al Bataclan dove si esibisce il gruppo californiano Eagles of Death Metal, che suona da mezz'ora, minaccia i vigili, fa irruzione nel locale e spara all'impazzata sulla folla. Che all'inizio pensa a effetti speciali. Dura tre ore la presa di ostaggi, con scene di terrore e disperazione e - alla fine - 89 morti.

Chi è uscito questa mattina presto nelle strade di Parigi ha avuto un'unica, condivisa impressione: quella di un silenzio spettrale, assurdo per la rumorosa capitale. Un silenzio solo ogni tanto interrotto dalle sirene di polizia e ambulanze. Un falso allarme a metà giornata, petardi esplosi in una festa di matrimonio, poi voci di un inseguimento a un'auto nera con quattro uomini armati a bordo, senza seguito.

L'indagine vera consente di identificare uno dei terroristi del Bataclan attraverso le impronte digitali di un dito sezionato. Era un francese trentenne, schedato, pregiudicato, noto come molto vicino agli islamici radicali. Poi due passaporti accanto ai kamikaze dello stadio, uno egiziano, l'altro siriano. Quest'ultimo sarebbe entrato in Europa dall'isola greca di Lero e registrato come rifugiato. Una notizia destinata ad alimentare ancor più le polemiche sulla gestione dei migranti.

In serata, le notizie sulle indagini arrivano dal Belgio: la Polo nera aveva targa belga ed era stata noleggiata da un francese residente in Belgio. Quest'ultimo, insieme ad altri due uomini, è stato arrestato a Bruxelles. Uno di loro, per ora si tratta di una delle poche certezze, ieri sera si trovava a Parigi.

Aggiornamenti: 

23.27 - Padre e fratelli del kamikaze in custodia - Il papà e il fratello di uno dei kamikaze che hanno colpito il Teatro Bataclan sono stati messi sotto custodia dalla Polizia a seguito della perquisizione effettuata presso la loro abitazione.

23.01 - Perquisizioni in corso a casa di uno dei terroristi - Un'operazione di polizia sta avendo luogo in questo momento all'abitazione di uno dei terroristi implicati nella tragedia di oggi. Un quartiere della cittadina di Romilly-sur-Seine è stato blindato. Secondo una fonte, le perquisizioni riguardano i parenti di uno degli assalitori del Teatro Bataclan, un francese di 30 anni nato nei pressi di Parigi. L'uomo era già stato condannato per alcuni reati ma non era mai stato incarcerato. È stato identificato grazie alle impronte digitali.

22.26 - Parigi solidale - I parigini stanno reagendo. E lo fanno donando. Per l'esattezza, donando il sangue. In diversi ospedali c'è coda per poter effettuare la donazione. I parigini vogliono aiutare i tanti feriti (352 di cui 99 in condizioni critiche) che sono ricoverati nei nosocomi della capitale.

22.22  - Allarme alto a Parigi, evacuata la Tour Eiffel: Il ministro degli Interni: "Falso allarme" - Ancora massima allerta per Parigi. Verso le 22.00 è scattato un allarme. La polizia - come riferisce la Reuters - è schierata in forze in vari punti della città e la Tour Eiffel è stata evacuata. Diverse stazioni della metropolitana sono state chiuse. Venti minuti più tardi arriva la smentita del ministro degli Interni. "Falso allarme".

21.59 - Obama: "Rafforzare la sicurezza nelle Ambasciate" - Nonostante non ci siano minacce specifiche per gli Stati Uniti, Barack Obama ha raccomandato di rafforzare la sicurezza nazionale e quella delle sedi diplomatiche Usa in Francia e in Europa, "facendo tutto il necessario per la protezione dei cittadini americani". Lo afferma la Casa Bianca in una riunione del National Security Council.

21.04 - Rinviata la prima di "Made in France": "Sarebbe troppo simile alla realtà" - Sarebbe dovuto uscire nelle sale francesi il prossimo mercoledì. Ma gli attacchi di ieri sera hanno spinto la casa produttrice a rinviare la data della 'Prima'. Si tratta di 'Made in France', un film diretto da Nicolas Boukhrief, un thriller che racconta la storia di un giornalista musulmano che si infiltra in una cellula jihadista nelle periferie parigine, pronta a provocare attentati in città. L'uscita del film, racconta Variety, era già stata cancellata mesi fa, subito dopo la strage di Charlie Hebdo. Oggi l'ennesimo blocco: "Tenuto conto dei tragici eventi di ieri - ha fatto sapere una nota della produzione - abbiamo deciso di rinviare la presentazione del film". Del resto già da mesi fa molto discutere la locandina del film che mostra un fucile d'assalto Ak-47 appoggiato alla Torre Eiffel, e sopra la scritta: "La minaccia che viene dall'interno".

21.00 - Il Procuratore di Parigi conferma la morte di 7 attentatori - I terroristi si sono fatti saltare in aria con delle cinture esplosive. 

Grande commozione alla Valascia: nel minuto di silenzio intonata la Marsigliese - Anche lo sport ticinese abbraccia da lontano la Francia e il popolo transalpino. 

20.34 - Valls: "Gli interventi in Siria continueranno" - Proseguiremo nei prossimi giorni la nostra azione" in Siria. Lo ha dichiarato il Primo ministro francese, Manuel Valls, al telegiornale di TF1

20.30 - Valls: "Siamo in Guerra, aspettiamoci altri attacchi" - Siamo in guerra. Sarà lunga e difficile. E per questo dico che dobbiamo attenderci altri attacchi". Lo ha detto il premier francese Manuel Valls. "Ma risponderemo colpo su colpo per distruggere l'Isis", ha aggiunto.

20.03 - Centinaia di manifestanti nelle piazze elvetiche - Centinaia di persone hanno espresso la loro costernazione e la loro solidarietà oggi in diverse città svizzere dopo gli attacchi di Parigi. Le bandiere di Palazzo federale rimarranno inoltre a mezz'asta fino a lunedì. A Losanna ci sono state due manifestazioni, una organizzata dalle associazioni musulmane vodesi che hanno voluto condannare "con la massima fermezza" gli attacchi. La seconda è stata convocata dal movimento "Lausanne SolidaritéS". In totale i dimostranti erano circa 450. A Ginevra, circa 150 persone si sono riunite davanti al Consolato generale di Francia. Odile Soupison, la console, ha ringraziato i presenti per questa mobilitazione. A Basilea, altra città di confine che ha stretti rapporti con la Francia, circa 200 persone hanno manifestato su invito delle Chiese locali. A Berna, decine di persone sono scese spontaneamente su Piazza federale dove è stato osservato un minuto di silenzio. Nella capitale federale, molti fiori sono stati depositati davanti all'Ambasciata di Francia. Tutte le bandiere di Palazzo federale rimarranno inoltre a mezz'asta fino a lunedì, ha indicato il Dipartimento degli affari esteri (DFAE). Anche in alcuni cantoni, come nel Giura, i vessilli officiali sono stati posti a mezz'asta.

19.57 - Attentatore siriano, il passaporto rivela la sua età - Il passaporto trovato vicino al luogo dove si è fatto esplodere uno dei kamikaze dello Stade de France appartiene a un uomo "nato nel settembre 1990 in Siria, non noto ai servizi di informazione francese". Lo ha detto il procuratore di Parigi, François Molins, in dichiarazioni alla stampa.

19.48 - 89 morti al Bataclan - È di 89 morti il bilancio dei morti nel massacro del teatro Bataclan: lo ha annunciato il procuratore della Repubblica di Parigi François Molins in conferenza stampa.

19.37 - Attentati coordinati - "Tre squadre di terroristi coordinate sono all'origine della barbarie" di Parigi: lo ha detto il procuratore di Parigi François Molins. All'interno del Bataclan, e negli scambi con le forze dell'ordine i terroristi "hanno evocato la Siria e l'Iraq", ha aggiunto Moulins.

19.30 - Aumentano le vittime del massacro: L'ultimo bilancio delle stragi di Parigi è di 129 morti, 352 feriti, di cui 99 gravi: lo ha detto il procuratore di Parigi, François Molins.

19.07 - Rapporto Intelligence francese del 26 ottobre: "Poco aiuto tra i Paesi Ue, molto alto rischio di attentati di Jihadisti esteri" - Jihadisti francesi che lanciano un attacco in Spagna o in Germania. Combattenti tedeschi o spagnoli che perpetrano una strage in Belgio o in Francia: era questo il nuovo scenario del terrore immaginato dai fondamentalisti dello Stato islamico (Isis) per colpire l'Europa, secondo quanto scritto in un rapporto degli 007 transalpini rivelato il 26 ottobre scorso da radio France Info. Questi "attentati trasversali", come li definiva l'intelligence francese, permetterebbero di sfuggire più facilmente ai servizi di sicurezza europei. Secondo la radio, l'Isis "scommette infatti sul limitato scambio di informazioni" tra partner Ue sui soggetti a rischio. Una carenza emersa in modo plateale in occasione dell'attacco contro il treno Thalys in viaggio da Amsterdam a Parigi nell'agosto scorso. Mentre il sospetto era stato segnalato sia in Spagna che in Francia, Belgio e Germania, le rispettive capitali non se l'erano comunicato tra loro. Insomma, secondo gli autori del rapporto, la strategia è semplice: si tratta per i terroristi di sfuggire alle maglie degli 007 delle rispettive nazioni andando a colpire altrove. Per esempio, un francese rientrato dalla Siria ha tutte le chance di essere individuato e seguito dagli agenti transalpini. E invece il rischio è ridotto se decide di colpire in un altro Paese europeo. Secondo France Info, a settembre, erano 500 i francesi stimati nei ranghi dello Stato islamico in Siria e in Iraq (di cui 160 donne e una decina di minorenni). Oltre 130 jihadisti con passaporto francese sarebbero invece morti durante i combattimenti.

18.40 - Terrorista francese: "Schedato dal 2010" - Si chiamava Ismael M. uno degli autori della strage al teatro Bataclan, aveva 30 anni ed era di nazionalità francese. Ma soprattutto era schedato negli archivi dei servizi di informazione francesi dal 2010, secondo quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta.

18.24 - Isis decapitato in Libia -   Il leader dell'Isis in Libia sarebbe rimasto ucciso in un raid aereo delle forze americane. Lo rendono al Pentagono, come riportano alcuni media Usa. Fonti del Pentagono citate dal Washington Post parlano di un raid aereo dei caccia Usa per colpire Abu Nabil al-Anbari. Si tratta di un cittadino iracheno che, secondo l'intelligence americana, è l'uomo a suo tempo inviato in Libia dal leader dell'Isis Abu akr al-Baghdadi per organizzare i militanti dello stato islamico nel Paese nordafricano. Un gruppo che, sempre per gli 007 americani, sarebbe ora il ramo più forte dell'Isis fuori dall'Iraq e dalla Siria. L'operazione si sarebbe svolta la scorsa notte, portata avanti con almeno un caccia F-15, e - si spiega - non sembra al momento collegata con gli attacchi di Parigi, essendo stata pianificata da tempo. Sulla morte di al-Anbari - affermano le fonti della Difesa Usa - c'è la quasi totale certezza. Il vero nome di al-Anbari è Wisam al Zubaidi, un ex funzionario della polizia irachena, che si trova in Libia dal 2014. Non c'è ancora chiarezza sul luogo in cui il raid è avvenuto.

18.00 - Il Bataclan era da tempo nel mirino dei terroristi - Il Bataclan, che appartiene a proprietari ebrei e ospita conferenze e manifestazioni di organizzazioni ebraiche, è da tempo nel mirino di terroristi. "Avevamo un progetto di attentato contro il Bataclan perché i proprietari sono ebrei" avevano spiegato alla polizia, nel febbraio 2011, alcuni membri di "Jaish al-Islam", l'Esercito dell'Islam, sospettati dell'attentato costato la vita a una studentessa francese al Cairo nel febbraio 2009. Secondo quanto ricorda oggi il settimanale Le Point sul suo sito, quei terroristi progettavano un attentato in Francia e avevano preso come obiettivo la celebre sala da concerti parigina. Nel 2007 e nel 2008, il Bataclan subì minacce di gruppi radicali islamici per aver ospitato conferenze e manifestazioni di organizzazioni ebraiche ed israeliane. Fra le altre, il Magav, le guardie di frontiera che fanno parte della polizia di Israele. Nel 2008 comparve sul web un video che mostrava una decina di giovani con il volto coperto dalla kefiah che minacciavano i responsabili del locale per l'organizzazione del gala annuale del Magav. La festa, in quell'occasione, fu annullata. La stampa israeliana ha ricordato oggi che il gruppo rock Eagles of Death, che si esibiva ieri sera prima dell'attacco, ha portato a termine l'anno scorso una tournée in Israele nonostante diversi appelli che invocavano il boicottaggio nei loro confronti.

17.44 - "Un minuto di silenzio in tutta Europa" - Tutti gli europei sono invitati a unirsi a un minuto di silenzio in memoria delle vittime" degli attentati di Parigi "lunedì a mezzogiorno". Lo hanno detto i leader dei 28 e dell'Ue in una dichiarazione congiunta straordinaria. "Si tratta di un attacco contro tutti noi. Faremo fronte a questa minaccia insieme, con tutti i mezzi necessari e una determinazione senza fallo", anno anche affermato i leader dei 28 stati e e quelli delle istituzioni europee. Gli attentati di Parigi avranno "il risultato inverso di quello cercato e che era di dividere". Il 13 novembre sarà "un giorno di lutto europeo". "Il bene è più forte del male. Tutto quello che può essere fatto a livello europeo per garantire la sicurezza della Francia sarà fatto", così come il "necessario per vincere l'estremismo, il terrorismo e l'odio", sottolinea la dichiarazione congiunta straordinaria.

17.25 - 007 francesi: "Potrebbe trattarsi di cellula di veterani tornati dalla Siria" - Una cellula "autosufficiente" dell'Isis formata da reduci dalla Siria. È questo il gruppo che sarebbe all'origine dei sanguinosi fatti di Parigi secondo fonti dell'intelligence britannica citate dalla BBC.

17.12 - Nuova iniziativa su Twitter - Dopo l'hastag #porteouvertes utilizzata ieri sera per dare un posto in cui dormire alle tante persone in strada, oggi ne è stato coniato un altro. Con #MeetParisians i cittadini della capitale invitano i turisti a cenare da loro.

17.00 - Almeno due vittime di nazionalità belga - Almeno due delle vittime degli attentati a Parigi sono di nazionalità belga. Lo ha annunciato il ministro degli esteri del Belgio Didier Reynders, che ha avuto conferma dalle autorità francesi. Le due vittime belghe, secondo quanto riportano alcuni media belgi, sarebbero una coppia di Liegi, Milko Jozic ed Elif Dogan. Alloggiavano vicino al Bataclan. Milko doveva prendere un aereo alle 10, ma non si è mai presentato all'imbarco, e nemmeno Elif si è presentata a un appuntamento di lavoro. Entrambi sono nella lista dei dispersi su Twitter.

16.56 - Stati Uniti alla Francia: "Risponderemo insieme" -  "Stati Uniti e Francia continueranno ad agire insieme per contrastare il terrorismo nel mondo, con un'azione diretta in Africa del Nord, Siria e Iraq": l'impegno è stato confermato nel corso di una telefonata tra il numero uno del Pentagono, Ash Carter, e il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian. Carter ha quindi assicurato il massimo sostegno alla Francia nel prendere "ulteriori passi per rispondere a questi barbarici attacchi".

16.54 - Anche la Germania nel mirino - La situazione è seria, anche la Germania è nel mirino del terrorismo internazionale". Così si è espresso il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière, al termine del vertice dell'unità di crisi del governo che ha discusso sulle misure di sicurezza in seguito agli attentati di Parigi. "Bisogna rimanere uniti, nel governo e nel parlamento, tra i cittadini e in Europa", ha aggiunto. Tra le misure prese, il ministro ha citato un rafforzamento della presenza della polizia sul territorio, a partire dalle infrastrutture sensibili: stazioni ferroviarie, aeroporti. Su treni e aerei in partenza per la Francia, i controlli sono stati aumentati. Maggiore sorveglianza anche sugli ambienti fiancheggiatori del terrorismo islamista e anche dell'estrema destra, che potrebbe sfruttare l'emozione per gli attentati. Il ministro però ha anche detto che, per motivi tattici, non avrebbe comunicato tutte le misure prese. Ma ha anche invitato a evitare nel dibattito pubblico ogni collegamento strumentale fra terrorismo ed emergenza profughi. Conferma sulla verifica di un possibile legame con gli attentati del montenegrino arrestato la settimana scorsa in Baviera con l'auto imbottita di armi ed esplosivo. "Che il suo obiettivo fosse Parigi è chiaro", ha concluso de Maizière, "che volesse consegnare le armi ai terroristi lo stiamo ancora valutando". Chi allenta un po' la tensione è il sindaco di Berlino, Michael Mueller: "Al momento non ci sono motivi per particolari preoccupazioni sulla sicurezza". Questa sera la Porta di Brandeburgo, su cui affaccia l'ambasciata francese, sarà illuminata con il tricolore francese in segno di solidarietà.

16.04 - L'omaggio delle capitali alle Ambasciate - Gli abitanti di diverse capitali europee e mondiali si sono recati davanti alle Ambasciate francesi per esprimere la loro solidarietà. "Io non ho paura" - si legge sui biglietti lasciati a Roma.

15.54 - 7 kamikaze su 8 si sono fatti saltare con cinture esplosive -  Sugli otto kamikaze degli attentati di ieri sera a Parigi rimasti uccisi nelle loro azioni, sette si sono fatti saltare con le cinture esplosive. È quanto si apprende da fonti dell'inchiesta. Stamattina erano stati individuati 6 assalitori suicidi, successivamente è stato precisato che anche l'uomo rimasto ucciso a boulevard Voltaire, all'esterno del Bataclan, si è fatto saltare con l'esplosivo. Sugli otto terroristi, tre si sono fatti esplodere allo stade de France, tre nell'assalto della polizia al Bataclan, uno a boulevard Voltaire. L'unico ucciso dalla polizia è stato il quarto all'interno della sala da concerti del Bataclan.

15.40 -L'appello della Pretura: "Non diffondete notizie non verificate sui social" - Le autorità francesi invitano alla cautela nella diffusione di informazioni su quanto avvenuto a Parigi e sulla situazione attuale. "Non diffondete e non riportate informazioni false o voci non verificate", ha scritto la prefettura sul suo account Twitter. Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha invitato "al più grande rigore nelle informazioni comunicate".

15.35 - Ministro Baviera più prudente sul montenegrino: "Stiamo valutando il legame" - Il ministro dell'Interno della Baviera, Joachim Hermann, è apparso più prudente rispetto al suo presidente Horst Seehofer sul collegamento fra il montenegrino arrestato una settimana fa e gli attentati di Parigi: "Stiamo ancora verificando il legame", ha detto. Il ministro ha confermato il "forte sospetto" che l'uomo volesse trasportare le armi a Parigi, come si evinceva anche dal piano di viaggio impostato sul navigatore e da alcuni dati rintracciati nel telefonino, e che i destinatari potevano essere gli autori o alcuni degli autori delle stragi di ieri. Ma il lavoro della polizia è ancora in corso, quindi ogni conclusione è al momento ancora prematura. "Il contrabbando di armi è comunque un business molto richiesto", ha detto un portavoce della polizia criminale bavarese. Il presidente della Baviera Seehofer era stato in mattinata più sicuro: "Nel quadro della lotta contro il traffico illegale di profughi, abbiamo compiuto un arresto che è collegato agli avvenimenti", aveva detto.

15.21 - Ipotesi donna nel commando del Bataclan - Alcuni testimoni della strage della sala da concerti Bataclan hanno affermato di aver visto una donna nel commando di quattro terroristi all'origine dell'azione. Secondo la radio Europe 1, una coppia di spettatori presente al concerto afferma di aver visto i terroristi. Sono stati ascoltati per tutta la notte dalla polizia, fino alle 6 del mattino, ed hanno fornito informazioni definite preziose. La madre della donna interrogata ha riferito alla radio che sua figlia "dice di aver visto una donna. A un certo punto si è trovata di fronte ai terroristi, ha visto la donna che era da una parte. Non era armata". Uno degli uomini, continua la madre della teste, "era giovane, un uomo di 30 anni, con una barba di tre giorni e di tipo europeo".

15.19 - Kamikaze francese già noto ai servizi di sicurezza - Il kamikaze francese, che faceva parte dei quattro che hanno agito al Bataclan, è stato identificato dalle impronte su un dito sezionato. Era già noto ai servizi di sicurezza e schedato per la sua vicinanza con gli ambienti islamici più radicali e ritenuti a rischio. Il kamikaze, secondo quanto si apprende, era nato nella banlieue parigina, a Courcouronnes.

15.15 - Musulmani a Nizza pregano per la Francia - La comunità musulmana di Nizza guidata dall'imam Mohamed Elfazazisi è riunita nella moschea Assalam per pregare "per la Francia, per le vittime e le famiglie delle vittime di questo barbaro gesto". "Come musulmani - ha detto il responsabile del consiglio regionale del culto Boubeker Bekri - denunciamo l'usurpazione dei fondamenti ella nostra religione e della nostra identità. Il dramma della Francia è una profonda ferita fatta anche all'intera comunità musulmana".

15.10 - Bilancio ufficiale dei feriti aggiornato alle 13.00 - Secondo un bilancio tracciato oggi alle 13.00 dagli ospedali di Parigi, per gli attacchi di ieri sono state ricoverate 300 persone, di cui 80 in stato di urgenza assoluta, 177 in urgenza relativa e 43 implicati (testimoni o accompagnatori). Stamattina, 53 persone sono già state dimesse. Gli ospedali parigini assicurano inoltre di "disporre delle capacità necessarie per garantire l'assistenza" a tutte le persone colpite.

15.03 - Passaporto egiziano vicino ad un attentatore dello Stade de France - Un passaporto egiziano è stato ritrovato vicino a un altro dei kamikaze che si sono fatti esplodere ieri sera davanti allo Stade de France di Saint-Denis. Poco prima, sui resti di un altro dei killer suicidi era stato trovato un passaporto siriano.

14.50 - Identificato uno dei Kamikaze del Bataclan -  Uno dei quattro kamikaze, di nazionalità francese, del Bataclan è stato identificato grazie alle impronte digitali. Si tratterebbe di un 30enne francese. Lo hanno reso noto fonti degli inquirenti.

14.41 - Chiusa la Tour Eiffel - La Tour Eiffel resterà chiusa "fino a nuovo ordine". Lo ha comunicato la società che gestisce il monumento simbolo di Parigi. Chiusi anche i cinema multisala delle catene Ugc, Gaumont e MK2 per tutta la giornata di oggi.

14.31 -Solidarietà dal Brasile - La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha inviato oggi un messaggio di solidarietà al presidente francese François Hollande in seguito agli attentati terroristici di ieri a Parigi. Lo hanno annunciato fonti di Planalto, che non hanno rivelato il testo del messaggio. La presidente brasiliana aveva scritto ieri sera su Twitter: "Sono costernata dalla barbarie terrorista, esprimo il mio ripudio alla violenza e manifesto la mia solidarietà al popolo e al governo di Francia".

14.24 - "Arrestato un uomo con granate e pistola a Gatwick" - Terrore anche all'areoporto londinese di Gatwick. Stando al neo campione del mondo di Super Bike Jonathan Rea, presente nel gate, "un uomo è stato arrestato con pistola e granate nel terminal Nord. Cosa sta succedendo al mondo?". La notizia è stata confermata dalla polizia alle 17.22.

14.23 - Cazeneuve, "i prefetti possono decretare il coprifuoco" - "I prefetti hanno la possibilità di decretare il coprifuoco" nei loro settori di competenza: lo ha detto il ministro francese dell'Interno Bernard Cazeneuve dopo le stragi di Parigi.

14.19 - A Belgrado palazzi con il tricolore - Palazzi pubblici, ponti e monumenti di Belgrado saranno illuminati stasera con i colori rosso-bianco-blu del tricolore francese, in segno di solidarietà con la Francia per le stragi terroristiche di Parigi. Lo hanno detto le autorità cittadine. Il premier Aleksandar Vucic ha detto che per i prossimi tre giorni le bandiere serbe saranno mostrate a mezz'asta in segno di lutto e solidarietà con il popolo francese.

14.00 - Un'auto forza un casello. La polizia la sta inseguendo. A bordo 4 uomini armati - Un'auto con quattro persone armate a bordo ha forzato un casello autostradale nelle Yvelines, a sud-ovest di Parigi. Secondo fonti di Le Parisien, la polizia sta inseguendo l'auto, una Citroën Berlingo con quattro uomini pesantemente armati, individuata ad Ablis e diretta a Parigi.

14.00 - Ultimo bilancio - L'ultimo bilancio ufficiale parla di 129 morti e più di 250 feriti. Molti gravi.

13.41 - Uno dei terroristi è francese -  Un secondo terrorista è stato "identificato": lo afferma l'emittente francese Europe1, spiegando che si tratta di "un francese".

13.38 - Cameron: "Potrebbero esserci vittime britanniche - "Dobbiamo essere pronti a un certo numero di vittime britanniche": così David Cameron sulla strage di Parigi a margine di una riunione del comitato britannico Cobra. Il premier annuncia poi esercitazioni della polizia anche a Londra e rafforzamento della sicurezza nel regno, ma avverte: la prevenzione di attacchi del genere "non può mai essere totale".

13.37 - Minuto di silenzio lunedì - Un minuto di silenzio verrà osservato lunedì a mezzogiorno in tutta la Francia: è quanto annunciato dal governo dopo le stragi di Parigi.

13.35 - Cameron in francese: "Siamo con voi" - Noi stiamo con voi". Si è rivolto in francese ai parigini il premier britannico David Cameron per esprimere "solidarietà" dopo gli attacchi di ieri, che ha definito in peggiori "dalla II guerra mondiale" a Parigi. Cameron, dopo una riunione del comitato d'emergenza Cobra, ha poi insistito sull'impegno a raccogliere la sfida del terrorismo con la Francia e gli altri alleati. "I vostri valori sono i nostri - ha detto - il vostro dolore è il nostro, la vostra lotta è la nostra".

13.23 - Telefonata Hollande-Merkel - Colloquio telefonico fra Angela Merkel e François Hollande questa mattina, nel quale la cancelliera ha espresso direttamente la solidarietà del governo e del popolo tedesco a quello francese. Lo ha comunicato a Berlino il portavoce di Merkel, Steffen Seibert. "La Germania è in lutto per le vittime e augura una veloce guarigione ai feriti", ha detto la cancelliera, che ha assicurato a Hollande ogni tipo di sostegno nella battaglia contro il terrorismo.

13.23 - Residenti vicini al Bataclan. "Rabbia più che paura" - "Abbiamo sentito tutto ieri notte: raffiche, le esplosioni. Poi via vai di ambulanze e macchine della polizia. Ma più che paura, oggi proviamo tanta tanta rabbia". Parla così una coppia che abita al 95 di Boulevard Lenoir, praticamente a due passi dal club Bataclan dove si è registrato il massacro di proporzioni più tragiche. "Ieri sera - continua la coppia - abbiamo provato tristezza nel vedere ragazzi, giovani, dell'età dei nostri figli, vagare per strada, tutti insanguinati, terrorizzati. E poi la domanda che ci facciamo tutti qui in zona, perché proprio qui. Prima Charlie Hebdo e ora quest'altro attentato".

13.19 - La condanna di Hamas - Hamas condanna gli attentati di Parigi. Izzat al-Rishq, un membro del suo ufficio politico, ha ribadito che Hamas si oppone alla "uccisione di civili innocenti che è peraltro condannata sia dalle leggi umane sia da quelle divine". "Proprio i palestinesi possono condividere i sentimenti dei francesi in quanto - ha aggiunto - siamo esposti quotidianamente al terrorismo dell'occupazione israeliana". Ieri Hamas aveva condannato anche gli attentati avvenuti a Beirut.

13.18 - Manifestazioni vietate fino a giovedì - Manifestazioni di piazza sono state vietate a Parigi e nell'hinterland della capitale fino a giovedì a mezzogiorno: è quanto annuncia la prefettura di Parigi all'indomani delle stragi.

13.17 - Russia in massima allerta: -  Il sistema di sicurezza russo è stato messo in allerta "a causa delle nuove minacce". Lo ha annunciato il Comitato russo antiterrorismo dopo gli attacchi di ieri a Parigi precisando che "le autorità competenti stanno prendendo le misure necessarie per fornire protezione e sicurezza alle persone contro il terrorismo".

13.15 - Isis: "8 kamikaze con cinture esplosive" - "Otto kamikaze hanno azionato le loro cinture esplosive dopo avere esaurito le munizioni delle loro armi contro le masse di apostati". Lo afferma l'Isis nella sua ultima rivendicazione sul web sugli attentati a Parigi. "La Francia e chi la segue deve capire che saranno in testa alla lista degli obiettivi dello Stato Islamico", si legge.

13.12 - La Gran Bretagna rafforza la sicurezza - Rafforzamento delle misure di protezione dei potenziali obiettivi sensibili, dai porti agli aeroporti, e appello alla popolazione a vigilare. Così la Gran Bretagna reagisce ai sanguinosi attacchi di Parigi, tanto più dopo che Londra è stata indicata fra gli obiettivi futuri dell'Isis questa notte stessa. "Invitiamo la gente a vigilare", ha detto Mark Rowley, capo dell'antiterrorismo di Scotland Yard. Falso allarme intanto allo scalo londinese di Gatwick, dove il terminal nord era stato evacuato per un pacco sospetto.

12.16 - Auto attentatori aveva targa belga - Una delle auto utilizzate dagli attentatori aveva una targa belga. È quanto riferisce l'agenzia Belga citando i media francesi, dove alcune testimonianze raccolte da "Le Monde" parlano di due auto nere, con alla guida 18-20enni, di cui una immatricolata in Belgio.

12.10 - Lavrov: "Nessuna tolleranza con i terroristi" - "Non possiamo essere tolleranti con i terroristi. Non c'è giustificazione per gli atti terroristici". Lo ha dichiarato il capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov, durante un incontro con il segretario di Stato Usa, John Kerry, all'hotel Imperial di Vienna. Lo riporta la Tass. Oggi a Vienna, proprio alcune ore dopo gli attacchi a Parigi, si svolge un summit internazionale sulla Siria. "Non c'è giustificazione per lo Stato islamico, per al-Nusra e simili", ha precisato Lavrov.

11.53 -L'Isis rivendica ufficialmente l'attacco - L'Isis rivendica ufficialmente gli attacchi di Parigi. "È la capitale dell'abominio e della perversione", si legge in una nota del sedicente Stato islamico. Nel testo pubblicato, e recitato in audio in francese, si fa esplicito riferimento agli attacchi allo Stade de France, "dove l'imbecille di Hollande assisteva alla partita Francia-Germania", e negli arrondissement X, XI e XVIII. Parigi "ha tremato sotto i loro piedi". "Allah ha aiutato i nostri fratelli (i terroristi protagonisti degli attacchi, ndr), e gli ha accordato quello che speravano, il martirio".

11.40 - Ministro degli esteri francese a Vienna: "Coordinare la lotta al terrorismo" - "Oggi più che mai è necessario coordinare la lotta internazionale al terrorismo". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, a Vienna prima dell'apertura della riunione internazionale sulla Siria, ripreso dai media francesi.

11.25 - Governi di Belgio, Lussemburgo e Olanda, riunione d'urgenza - Riunioni d'urgenza di governo per fare il punto sulla sicurezza dopo gli attentati a Parigi sono state convocate anche da Belgio, Lussemburgo e Olanda. A Bruxelles la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, già in corso, è presieduta dal premier Charles Michel, mentre nel Gran Ducato il consiglio dei ministri straordinario si terrà nel pomeriggio, ha annunciato il primo ministro Xavier Bettel. Anche l'Olanda, ha deciso di tenere una riunione straordinaria sulla sicurezza dopo gli attentati a Parigi. All'incontro, convocato per fine mattinata al ministero di sicurezza e giustizia, parteciperanno il premier Mark Rutte, il vice premier Lodewijk Asscher e i ministri di sicurezza e giustizia, interno ed esteri.

 11.20 - Rientrata la nazionale tedesca - La nazionale tedesca, impegnata ieri nell'amichevole con la Francia allo Stade de France durante l'attacco terroristico, è rientrata in Germania, atterrando all'aeroporto di Francoforte sul Meno dopo un volo di un'ora. Da lì, i calciatori stanno tornando autonomamente nelle città di residenza. Non è ancora chiaro se l'amichevole prevista per martedì ad Hannover contro l'Olanda verrà sospesa. Originariamente la delegazione tedesca doveva rimanere a Parigi sino a domenica e poi volare direttamente ad Hannover. Gli attentati hanno sconvolto i piani. I giocatori e gli uomini della delegazione della nazionale tedesca hanno trascorso la notte rinchiusi nello stadio, per motivi di sicurezza, senza rientrare in albergo. Già ieri, un allarme bomba rivelatosi poi falso, aveva costretto giocatori e tecnici a evacuare l'albergo. Durante il primo tempo della partita Francia-Germania, due esplosioni sono state chiaramente avvertite da spettatori e calciatori nello stadio. Si trattava di attentati kamikaze. L'incontro era proseguito regolarmente per motivi di sicurezza. Al termine, molti spettatori avevano invaso il terreno di gioco, nell'impossibilità di lasciare lo stadio.

11.11 - Hollande: "Atto di guerra da partedell'Isis. Reagiremo in maniera impietosa" - "Quello di ieri sera è un atto di guerra dell'Isis e di fronte alla guerra il paese deve prendere decisioni appropriate": lo ha detto in diretta tv il presidente francese François Hollande. Il presidente francese ha aggiunto che si è trattato di un "atto di guerra pianificato dall'esterno con complicità interne", parlando in diretta televisiva ai francesi. "Le forze di sicurezza e l'esercito sono mobilitate al massimo livello delle loro possibilità", ha proseguito il presidente francese dopo gli attentati terroristici di ieri sera, che hanno provocato la morte di 127 persone e il ferimento di quasi 200. Hollande ha precisato che la Francia trionferà sulla barbarie" e ha poi lanciato un appello "all'unità indispensabile". Il presidente francese ha peraltro proclamato tre giorni di lutto nazionale dopo gli attentati terroristici di ieri sera. Hollande ha infine annunciato in diretta tv che si rivolgerà al Congresso, le camere in seduta congiunta, a Versailles, una procedura prevista dalla Costituzione francese per situazioni eccezionali.

11.02 - "Atto di guerra" - "Quello di ieri sera è un atto di guerra e di fronte alla guerra paese deve prendere decisioni appropriate": lo ha detto in diretta tv il presidente francese, François Hollande.

11.01 -Hollande dichiara tre giorni di lutto - Nuova dichiarazione in diretta tv ai francesi del presidente François Hollande fra pochi minuti dall'Eliseo. La dichiarazione televisiva, la seconda in queste ore dopo gli attentati terroristici, giunge al termine del Consiglio di difesa appena concluso alla presidenza della Repubblica.

11.00 - Sale il bilancio dei morti - Il bilancio ufficiale parla ora di 128 morti e più di 200 feriti. 99 dei quali in condizioni critiche.

10.23 - In corso il consiglio della Difesa - Tutti i principali ministri del governo francese sono arrivati alle 9 all'Eliseo - protetto da speciali misure di sicurezza che si allargano a tutto il quartiere - per il Consiglio di Difesa annunciato ieri dal presidente François Hollande dopo gli attentati a Parigi. Insieme con il primo ministro Manuel Valls, sono presenti fra gli altri i titolari di Interno, Bernard Cazeneuve, Difesa, Jean-Yves Le Drian, Sanità, Marisol Touraine. Presente anche la ministro dell'Ecologia, Ségolène Royal.Secondo fonti vicine al governo si parlerà anche delle incertezze che ora pesano sull'organizzazione della Conferenza sull'ambiente COP21, dal 30 novembre, quando decine di capi di stato dovrebbero arrivare nella capitale francese.

10.22 - Testimoni, "terroristi avevano meno di 25 anni" - Erano tutti molto giovani, "avevano meno di 25 anni" i terroristi entrati in azione nel teatro Bataclan a Parigi: lo riferiscono numerosi testimoni sopravvissuti alla strage. "Abbiamo sentito gli spari, ci siamo girati e abbiamo visto questi due ragazzi, che hanno intimato di gettarci a terra", racconta un giovane che era nel teatro. Ma i sopravvissuti dei vari attacchi affermano anche che i terroristi che hanno agito a Parigi erano "professionisti". "Sparavano con gli Ak47 a colpo singolo, 3-4 alla volta, tutti ben mirati", racconta un testimone al Guardian parlando della sparatoria davanti al caffè. "Sembravano soldati delle forze speciali", aggiunge.

09.44 - Parigi blindata, chiuse le strutture comunali, annullati gli eventi - A Parigi da oggi e fino a nuovo ordine sono chiusi "tutte le strutture comunali: scuole, musei, biblioteche, palestre, piscine, mercati alimentari", oltre a tutti i municipi dei 20 arrondissements. Annullate le manifestazioni pubbliche. Lo annuncia il municipio sul suo account Twitter ufficiale. Anche Disneyland Parigi oggi resterà chiuso in solidarietà con le vittime degli attentati di ieri: lo comunica lo stesso parco divertimento sul suo sito. "Tenuto conto della gravità degli avvenimenti accaduti in Francia e in solidarietà con il Governo francese e le vittime di questi odiosi attentati, Disneyland Parigi - si legge sul sito - ha deciso di non aprire sabato 14 novembre. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti coloro che sono stati colpiti da questi orribili avvenimenti".

09.37 - Rafforzate le misure di sicurezza all'Ambasciata israeliana - "L'Ambasciata israeliana a Parigi è in contatto diretto con le autorità francesi. Sono state rafforzate le misure di allerta e sono state impartite istruzioni di sicurezza speciali ai rappresentanti di Israele e ai suoi emissari". Lo informa il ministero degli esteri israeliano in un inconsueto comunicato emesso oggi, nella giornata del riposo sabbatico in cui di norma tutte le attività governative restano bloccate.

Le reazioni: 

Principe Carlo d'Inghilterra: "Attacchi bestiali" - Anche la famiglia reale britannica si unisce al coro delle condanne per il bagno di sangue di Parigi e lo fa, per bocca dell'erede al trono Carlo, con toni insolitamente pesanti: "Attacchi bestiali", li definisce il principe del Galles, secondo quanto riporta stamattina la Bbc.

Papa Francesco: "Terza guerra mondiale a pezzi" - "Quando il Papa Francesco parla della terza guerra mondiale a pezzi, è necessario il messaggio della misericordia per renderci capaci di riconciliazione, di costruire ponti nonostante tutto, di avere il coraggio dell'amore". Lo ha detto padre Federico Lombardi a Radiovaticana. Il Papa "ancora una volta condanna con forza la violenza, che non può risolvere niente, e chiede a Dio di ispirare pensieri di pace e solidarietà", si legge in un telegramma di cordoglio all'arcivescovo di Parigi, Ving-Trois. Francesco invoca "Dio Padre di misericordia" per le vittime e per confortarne i parenti. Il Pontefice "si associa alla sofferenza delle famiglie provate da questo dramma, così come al dolore del popolo francese", a proposito degli "orribili attacchi terroristici avvenuti a Parigi e nello Stadio di Francia".

Iran, "Unità globale contro il terrorismo" - Condannando gli attacchi di ieri a Parigi, il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha invocato unità e internazionale nella lotta contro il terrorismo globale, tornando ad accusare alcune potenze regionali di sostenerlo. "Abbiamo sempre detto che il terrorismo e l'estremismo non possono essere una risorsa per nessuno" ma "rischi e minacce per la regione", ha detto ai giornalisti prima di partecipare all'incontro multilaterale di Vienna sulla crisi siriana. Zarif, citato dal sito The Iran Project, si è inoltre augurato che dalla riunione odierna nella capitale austriaca esca una battaglia comune "contro questo pericoloso fenomeno globale" In un'intervista apparsa oggi sul quotidiano libanese Al-Safir, e di cui riferisce l'Irna, Zarif aveva però detto che i colloqui non avrebbero portato alcun risultato di rilievo per il popolo siriano. Arabia Saudita e Turchia in particolare - che partecipano anche ai colloqui di Vienna - sono da più parti accusate di sostenere gruppi jihadisti in Siria. Zarif avrebbe dovuto partecipare alla missione del presidente Rohani previste da oggi in Italia e in Francia, annullate proprio per gli attacchi terroristici di Parigi.

Imam alAzhar condanna gli attacchi: "Islam è innocente sul terrorismo" - "Profonda condanna degli assurdi attacchi terroristici a Parigi a nome dell'Islam che è innocente sul terrorismo", è stata espressa da Ahmed al Tayyeb, l'imam di Al Azhar, centro teologico più importante dell'Islam sunnita. Appello ad una "cooperazione internazionale contro il terrorismo, mostro maniaco". Lo riferisce la Mena.

Bandiere istituzioni Ue a mezz'aria -  Le bandiere delle istituzioni europee a Bruxelles sono state messe a mezz'asta in segno di lutto per gli attentati a Parigi. Lo comunica una portavoce della Commissione Ue.

Rohani: "Crimine contro l'umanità" - Il presidente iraniano Hassan Rohani ha inviato un messaggio al suo omologo francese, François Hollande. Lo riferiscono i media francesi. Rohani ha definito gli attacchi di ieri sera a Parigi "un crimine contro l'umanità", e li ha condannati "con vigore", "in nome del popolo iraniano, che è a sua volta stato vittima di terrorismo". Il presidente iraniano ha inoltre deciso di rinviare la sua visita ufficiale in Europa, che doveva cominciare oggi da Roma e toccare Parigi lunedì e martedì. Lo riferisce la tv di Stato iraniana.

Arabia Saudita: "Attacco contro tutte le religioni" - Gli attacchi di Parigi sono "una violazione di tutte le etiche, le morali e religioni". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri saudita, Adel al Jubeir, al suo arrivo a Vienna per una nuova tornata di colloqui sulla Siria. "Voglio esprimere le mie condoglianze al governo e al popolo della Francia per gli orribili attacchi avvenuti ieri", ha aggiunto il ministro, citato dalla televisione panaraba Al Arabiya.

"Charlie era un simbolo, questa è guerra" - "Charlie era un simbolo. Questa è guerra" scrive su twitter il filosofo Bernard-Henri Lévy. "Dei bar, un concerto, una partita importante: è l'arte francese di vivere insieme - aggiunge - che è messa sotto tiro".

Abu Mazen: "Condanniamo gli attentati" - "Condanniamo gli attacchi di Parigi ed estendiamo la nostra simpatia e la nostra solidarietà al popolo francese e al suo governo": lo afferma il presidente palestinese Abu Mazen, in un comunicato.

Egitto: "Uniti contro il terrorismo" - Serve una linea condivisa mondiale per combattere il terrorismo che scuote la stabilità e la sicurezza mondiale". Lo ha affermato la Presidenza egiziana condannando gli "atroci attacchi terroristici" che hanno scosso Parigi inviando le sue condoglianze al governo e al popolo francese. "L'Egitto è fiducioso che tali attacchi non mineranno la determinazione dei Paesi e dei popoli amanti della pace ad agire ancora più fermamente per eliminare il terrorismo", ha riferito il portavoce della presidenza Alaa Youssef.

Renzi: "Colpita l'intera umanità" - "Hanno colpito, ma colpendo la Francia hanno colpito l'umanità intera". Lo afferma il premier italiano Matteo Renzi in merito agli attentati di Parigi e offrendo la "solidarietà commossa e l'abbraccio degli italiani" ai "fratelli e le sorelle" francesi.

Merkel: "Piangiamo con voi, combatteremo con voi" - Noi, gli amici tedeschi, vi sentiamo così vicini. Noi piangiamo con voi. E combatteremo insieme la battaglia contro coloro che vi hanno fatto quel che non si può concepire". Lo ha detto Angela Merkel, in un intervento ufficiale alla cancelleria, rivolta al popolo francese. Completamente vestita di nero e visibilmente emozionata, la cancelliera ha aggiunto: "Sappiamo che la nostra vita in libertà è più forte di qualsiasi terrore". E ha proseguito: "Questo attacco alla libertà non colpisce solo Parigi, riguarda tutti noi, colpisce tutti noi". Merkel ha assicurato che la Germania "farà di tutto per aiutare la caccia agli attentatori e ai mandanti". Merkel ha parlato di "una delle notti più orrende", dicendo: "Il mio pensiero va alle vittime e ai familiari e ai conoscenti. La Germania condivide il vostro dolore e il vostro lutto. Penso anche ai tanti feriti, che possano presto guarire fisicamente e spiritualmente. Commemoriamo persone uccise davanti a caffè, in ristorante, a un concerto o per strada. Volevano vivere come liberi cittadini in una città che celebra la vita". Ha infine detto che il governo tedesco è in costante contatto con quello francese per fornire ogni tipo di aiuto e che i ministri responsabili della sicurezza dell'esecutivo tedesco si riuniranno oggi per seguire gli sviluppi della situazione a Parigi

Maroni: "Serve una nuova Lepanto" - "Contro il terrorismo islamico serve una nuova Lepanto, e serve un leader che sappia unire l'Occidente": lo ha detto all'agenzia di stampa italiana ANSA il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. "Serve un Occidente unito - ha aggiunto - che, come avvenne a Lepanto nel 1571, sappia opporsi. Non è più il momento delle chiacchiere o delle sfilate fini a se stesse".

Papa Francesco: "Attacco all'umanità" - Come tutti i grandi leader mondiali, anche Papa Francesco ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristici a Parigi. Lo afferma a Radio Vaticana padre Federico Lombardi, spiegando che si sta seguendo con "costernazione queste terribili notizie. Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica. Si tratta di un attacco alla pace di tutta l' umanità""Insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace", preghiamo "per le vittime e i feriti e per l'intero popolo francese", ha aggiunto Padre Lombardi, spiegando che quanto è avvenuto a Parigi richiede una reazione "decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell'odio omicida in tutte le sue forme".

6 Terroristi si sono fatti esplodere, altri sono in fuga - Secondo i dati forniti dal procuratore François Molins e dai suoi servizi, sono otto in tutto i terroristi morti negli attacchi . Almeno sei di loro si sono fatti esplodere con la cintura esplosiva. Il procuratore Molins parla di altri terroristi probabilmente in fuga, al momento se ne ignora il numero. Quattro sono i terroristi morti durante l'irruzione della polizia per liberare gli ostaggi al Bataclan, tre si sono fatti saltare con la cintura esplosiva, uno è stato ucciso dagli agenti. Altri tre kamikaze si sono fatti saltare davanti allo Stade de France, provocando la morte di tre passanti e numerosi feriti gravi. Un ottavo terrorista, secondo la procura, è stato ucciso a boulevard Voltaire, nei pressi del Bataclan.

Bilancio provvisorio - È di 127 morti e 197 feriti il nuovo bilancio delle autorità di sicurezza e sanitarie di Parigi dopo gli attacchi terroristici di ieri sera nella capitale francese. Circa 80 persone versano in gravi condizioni.

Le cinture esplosive, "Organizzazione ha fatto un salto di qualità - "Ancora una volta, come nel caso degli attacchi di gennaio scorso, hanno colpito uomini freddi, determinati e militarmente preparati, armati con fucili di assalto": lo afferma il direttore della Rivista italiana Difesa (Rid), Pietro Batacchi in un editoriale. "La cosa che più inquieta - prosegue - è la sua dinamica e la complessità. Questa volta gli obbiettivi sono stati ancor più numerosi ed il livello di coordinamento maggiore, in più sono comparse anche le cinture esplosive. Un salto di qualità notevole". "Nel complesso sembra trattarsi di un'azione di vaste proporzioni, ben pianificata e condotta da più gruppi di fuoco, che denota un'organizzazione di un certo tipo che ha a disposizione una rete di supporto logistica e di contatti strutturata", sottolinea Batacchi. "La comparsa delle cinture esplosive è la testimonianza più chiara della presenza di un'organizzazione logistica e della disponibilità di appartamenti e rifugi sicuri dove poter assemblare e preparare gli ordigni. Gli stessi membri dei commando, come del resto accaduto per gli attacchi contro Charlie Hebdo, potrebbero essere persone che hanno combattuto in Siria o in Iraq, o su uno dei tanti fronti dello Jihad, che hanno fatto rientro poi in Europa. Cittadini europei, ma anche non europei islamici residenti in Europa". "Due attacchi del genere - avverte il direttore Rid - in pochi mesi significano che nell'area metropolitana di Parigi esiste un network ed un radicamento di cellule terroristiche che le autorità francesi non sono state capaci di infiltrare e, dunque, di controllare e smantellare". "Alcune aree della cintura parigina sono ormai praticamente fuori controllo e costituiscono veri e propri santuari in cui cellule terroristiche possono tranquillamente radicarsi, prepararsi e poi colpire".

Hollande "Stato d'urgenza" - "Ci sono centinaia di morti e numerosi feriti. Abbiamo dichiarato lo stato d'urgenza in tutto il territorio". Questa è la prima misura presa da Hollande. "La seconda è la chiusura delle frontiere per fare in modo di catturare i responsabili di questo massacro". Il presidente francese ha predisposto rinforzi di militari a Parigi per "evitare nuovi attentati".

Niente G20 - Hollande non parteciperà al G20 che si terrà in Turchia questo fine settimane. Subito sono arrivate le condoglianze da parte del presidente turco Ergodan. Il premier, che ha vissuto poco tempo fa gli attentati di Ankara, ha rivolto un appello alla comunità internazionale contro il terrorismo. “come Paese che conosce i metodi del terrorisimo capiamo perfettamente la sofferenza della Francia”.

 

 

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