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STATI UNITISi dimette il presidente di College accusato di razzismo

09.11.15 - 19:22
L'uomo aveva reagito in maniera debole ad incidente avvenuti nel campus universitario. Casi di insulti, svastiche non erano stati gestiti con responsabilità
Si dimette il presidente di College accusato di razzismo
L'uomo aveva reagito in maniera debole ad incidente avvenuti nel campus universitario. Casi di insulti, svastiche non erano stati gestiti con responsabilità

Scandalo razzismo all'Università del Missouri. Sulla scia della rivolta degli studenti il presidente del college, Tim Wolfe, lascia. Dimissioni che arrivano a sorpresa e che seguono mesi di polemiche per la sua gestione degli incidenti razziali nel campus. Secondo gli studenti, i casi degli insulti razzisti nei confronti di studenti afroamericani e della svastica di feci umane sul muri di uno dei dormitori non sono stati gestiti con la dovuta responsabilità da Wolfe, che si è limitato a dare una risposta debole.

L'America guarda allo scandalo con preoccupazione, in un momento di elevata tensione razziale dopo i casi di Michael Brown e Eric Garner, due giovani neri uccisi l'anno scorso rispettivamente a Ferguson, sempre in Missouri, e a New York. L'annuncio delle dimissioni arriva a sorpresa, anche se Wolfe negli ultimi mesi è apparso sempre più isolato, con gli studenti che ne hanno ripetutamente chiesto l'uscita. Proteste culminate in uno sciopero della fame e nella minaccia da parte di decine di giocatori della squadra di football dell'Ateneo di non scendere più in campo per il resto della stagione se Wolfe non se ne fosse andato.

"Sfruttate le mie dimissioni per risolvere i problemi e per tornare a dialogare" afferma il presidente del college, assumendosi la "responsabilità per la mancata azione" di fronte a quanto accaduto nel campus. "Ritengo che abbiamo smesso di ascoltarci l'un l'altro. E questo ci ha frustrato e fatto sì che alcuni individui, quali Jonathan Butler, siano stati costretti ad azioni immediate e non usuali per innescare il cambiamento" mette in evidenza Wolfe. Butler è uno studente che ha fatto lo sciopero della fame per una settimana per protestare contro Wolfe. "Gli studenti che vogliono andare all'Università e ricevere un'istruzione possono avere una chance di ottenerla in un campus che è sicuro e inclusivo" afferma Butler.

Wolfe nel corso degli ultimi mesi ha cercato di allentare la tensione e domenica ha annunciato un piano, da presentare in aprile, che avrebbe affrontato le richieste degli studenti. Un tentativo non andato a buon fine. Le rassicurazioni non sono bastate e hanno solo alimentato la rabbia, con gli studenti in rivolta contro il suo "sistema razzista". Critico nei confronti di Wolfe anche il Kansas City Star, che ha definito la risposta alla minaccia di boicottaggio da parte dei giocatori di football "inadeguata".

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