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"In 5 venuti via mare, avevano bombe a mano". Sono 28 i morti registrati fino ad ora. 36 i feriti
TUNISI - Ha nascosto il kalashnikov in un ombrellone il terrorista tunisino ucciso dalla polizia durante l'attentato a Sousse. Lo ha affermato il segretario di Stato presso il ministero degli Interni Rafik Chelli.
Il giovane è uno studente non conosciuto alle forze dell'ordine, originario di Kairouan, nel centro del Paese, una delle città sante dell'Islam e sede della più antica moschea del Maghreb. Il terrorista è riuscito ad arrivare sulla spiaggia, passando dal retro dell'hotel. Era vestito come un comune bagnante.
"In 5 venuti via mare, avevano bombe a mano" - Lo studente, però, non era solo. Potrebbero essere in cinque, infatti, i terroristi coinvolti nell'attentato. È quanto emerge dalla testimonianza di una dipendente dell'Hotel Imperial Marhaba.
La donna, che si trovava al quarto piano della struttura, ha detto all'emittente televisiva nazionale tunisina di aver visto un'imbarcazione rossa con a bordo cinque persone approdare sulla spiaggia antistante all'albergo.
Uno di loro ha gettato una bomba mano e poi ha iniziato a sparare contro i turisti. L'uomo è riuscito a entrare nella reception dell'hotel, dove erano presenti anche dipendenti tunisini. Secondo la testimone, l'attentatore avrebbe scelto di sparare esclusivamente ai turisti.
Sale il bilancio delle vittime dell'attentato: 28 morti e 36 feriti - Sale, intanto, a 28 morti e 36 feriti il bilancio dell'attacco. Ad aggiornare il dato è il ministero della Salute di Tunisi, dopo che i media locali hanno dato notizia del decesso di una delle persone rimaste ferite.
