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LIBIA"Avete buttato il corpo di Osama bin Laden in mare, mischieremo il suo sangue con il vostro"

15.02.15 - 23:06
L'IS ha diffuso un nuovo video dal titolo "Un messaggio firmato con il sangue alla Nazione della Croce"
"Avete buttato il corpo di Osama bin Laden in mare, mischieremo il suo sangue con il vostro"
L'IS ha diffuso un nuovo video dal titolo "Un messaggio firmato con il sangue alla Nazione della Croce"

TRIPOLI - La fazione islamista al potere a Tripoli ha accusato il colpo della presa di Sirte da parte dello Stato islamico (IS), che ormai sventola impunito le sue bandiere anche nella capitale, e ha annunciato che si sta organizzando per riconquistare la città sull'omonimo Golfo. Intanto a Tobruk, dove è insediato il governo libico riconosciuto a livello internazionale, dietro le quinte è in corso una lotta di potere attorno alle ambizioni del vulcanico generale Khalifa Haftar.

Il Congresso nazionale generale (Gnc), l'autoconvocato parlamento che governa a Tripoli, ha annunciato la creazione di una "Forza militare congiunta" per "recuperare le installazioni" finite sotto il controllo dello Stato islamico a Sirte, città natale del defunto colonnello Muammar Gheddafi.

Tra venerdì e sabato, al termine di un'azione rimasta a lungo sotto traccia, con la presa di due radio e una tv, è apparso chiaro che l'IS ha il controllo di parte di Sirte, dove i jihadisti hanno preso fra l'altro l'ufficio passaporti.

Scade stasera un ultimatum dello Stato islamico lanciato a Fajr Libya, la coalizione di milizie filo-islamiche che sostiene il Gnc, affinché sgombrino totalmente il campo. Il congresso però si mostra convinto di poter riprendere la città e già pianifica una "Operation room" per gestire il post-riconquista. Intanto successi militari vengono annunciati anche attorno a due pozzi della "Mezzaluna petrolifera" attaccati da jihadisti vicini all'IS nei giorni scorsi.

Lo Stato islamico però, che già fra aprile e ottobre ha creato un ufficiale "califfato" a Derna, ha fatto una "parata" di pickup pesantemente armati per sottolineare il possesso anche di Nawfaliya, cittadina desertica 145 km a est di Sirte. Inoltre "le bandiere nere dell'IS sono già a Tripoli, si vedono sventolare dalle macchine che si aggirano nella capitale libica. Prima erano poche, nascoste, adesso si stanno moltiplicando. La situazione è gravissima", è stato l'allarme lanciato da fonti libiche vicine al governo di Tobruk.

E stasera Rita Katz, direttrice del Site, sito di monitoraggio dell'estremismo islamico, ha annunciato che l'IS ha diffuso un nuovo video dal titolo "Un messaggio firmato con il sangue alla Nazione della Croce", che mostra la decapitazione "di decine" di persone su una spiaggia libica. Nei giorni scorsi era stata annunciata l'esecuzione dei 21 egiziani copti sequestrati in Libia tra dicembre e gennaio.

"Avete buttato il corpo di Osama bin Laden in mare, mischieremo il suo sangue con il vostro", viene affermato nel video che mostra le immagini del mare insanguinato dai corpi delle persone decapitate. Nel filmato sono anche contenute minacce all'Italia: "prima ci avete visti su una collina della Siria. Oggi siamo a sud di Roma... in Libia".

Intanto un ex-consigliere militare ha rivelato che la presidenza del parlamento di Tobruk, cui è attribuito il comando delle forze armate, sta per nominare il generale Haftar comandante supremo dell'esercito nazionale libico e ministro della difesa. Il capo di una Commissione parlamentare ha smentito, mettendo in luce un nuovo attrito tra il generale e il premier Abdullah al-Thani, sostenuto dalla maggioranza del Parlamento.

È comunque un ulteriore segnale dell'ascesa di questo battitore libero della complicata crisi libica che, a conferma delle sue ambizione politiche, sabato ha ricevuto una delegazione della tribù Zweiya ad al-Marj. Le forze speciali a lui vicine per ora sono sempre concentrate a ripulire Bengasi, la seconda città del paese, da "Ansar al-Sharia", i "Soldati della legge islamica" alleati dell'IS e a cui le forze regolari ora avrebbero tagliato linee di rifornimento da mare e terra.

ats ans

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