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STATI UNITILa maggioranza dei cattolici dice sì alle nozze gay

08.03.13 - 15:37
Bill Clinton si schiera a favore dell'unione delle persone dello stesso sesso, e lo fa demolendo una legge votata durante la sua presidenza
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La maggioranza dei cattolici dice sì alle nozze gay
Bill Clinton si schiera a favore dell'unione delle persone dello stesso sesso, e lo fa demolendo una legge votata durante la sua presidenza

WASHINGTON - La maggioranza assoluta dei cattolici americani è d'accordo con le nozze gay. Secondo un sondaggio della Quinnipiac negli ultimi mesi è cresciuta visibilmente la percentuale di chi, tra i fedeli alla Chiesa Cattolica non vede nulla di male che due persone dello stesso sesso si uniscano in matrimonio.

Solo in dicembre si registrava un testa a testa, con 49% di sì e 43% di no. Oggi invece i favorevoli sono balzati al 54% e i contrari si sono ridotti al 38%. Una svolta molto importante che secondo molti osservatori sta di fatto guidando una tendenza generale di tutta l'opinione pubblica americana.

 

Basti pensare che nel 2008, in un campione rappresentativo di tutto il popolo americano, non solo quello di fede cattolica, i contrari erano il 55% e solo il 36% era a favore. Oggi, invece, considerando sempre lo stesso campione di riferimento, il 48% dice sì alle nozze gay e il 46 è contrario.

 

A testimoniare la distanza tra i fedeli americani e le gerarchie cattoliche un altro dato molto rilevante alla vigilia dell'apertura del Conclave: il 52% dei cattolici statunitensi definisce gli alti prelati "sconnessi" dalle loro visioni della vita. E solo il 40% dice il contrario.

 

Clinton: "Cambiare la mia legge" - "In qualità di presidente che emanò quella legge oggi dico che è contraria ai principi di libertà, giustizia e uguaglianza. Pertanto è incompatibile con la nostra Costituzione". Bill Clinton, prende carta e penna e in un editoriale pubblicato sul Washington Post affonda il controverso Doma, il Defense of Marriage Act, la legge a difesa del matrimonio tra un uomo e una donna, ultimo baluardo contro l'approvazione delle nozze gay.

 

Un passo importante a poche settimane dal 27 marzo, giorno in cui la Corte Suprema sarà chiamata a valutare proprio la costituzionalità di questo controverso provvedimento. Un gesto che dà più forza alla battaglia di Barack Obama a favore dei diritti civili da assicurare, come disse all'Inauguration Day "ai fratelli e sorelle gay".

 

Clinton, in carica tra il 1993 e il 2001, quasi a giustificarsi, sottolinea come i tempi attuali siano molto diversi da quelli in cui firmò la legge 17 anni fa: "All'epoca nessuno Stato riconosceva le nozze gay e la legge che arrivò sul mio tavolo era sostenuta da tutto il Congresso, con soli 81 voti contrari su 535". Mentre oggi, sottolinea Clinton, ben dieci Stati, compreso il District of Columbia, autorizzano coppie omosessuali a unirsi in matrimonio.

 

Ats Ans

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