Si è cominciato oggi con cortei in una decina di città, indetti da una serie di soggetti molto diversi tra loro, dall'associazione delle famiglie di Francia a quella dei 'musulmani patrioti', dal 'collettivo per un'umanità sostenibile' all'associazione pro-life 'Alliance Vita', fino ad alcuni gruppi di sinistra moderata. A Parigi, quest'insolita e variegata alleanza ha radunato diverse migliaia di manifestanti, riuniti nella piazza Denfert-Rochreau con t-shirt rosa e palloncini colorati, tra cui numerose madri con bambini, con la volontà, secondo le spiegazioni fornite da alcuni ai media transalpini, di contrastare non tanto il diritto dei gay a stare insieme e ad avere diritti, ma quello di poter fondare una famiglia nel senso 'classico' e avere figli in adozione.
Secondo l'agenzia France Presse, a questi cortei avrebbero preso parte anche alcuni vescovi, come quello di Lione Philippe Barbarin, che a settembre aveva suscitato grandi polemiche dichiarando che i matrimoni gay avrebbero aperto la strada a poligamia e incesto. Presenze "a titolo personale", hanno precisato diverse fonti vicine alla chiesa francese.
"L'omosessualità è contro natura", spiegano senza mezzi termini i promotori, secondo cui l'introduzione del matrimonio omosessuale "può rovinare la nostra società".