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GERMANIABerlino vieta i simboli russi, ma anche quelli ucraini

09.05.22 - 06:00
La capitale tedesca ha deciso di vietare i simboli politici nei luoghi commemorativi, per l'8 maggio
keystone-sda.ch (CLEMENS BILAN)
Berlino vieta i simboli russi, ma anche quelli ucraini
La capitale tedesca ha deciso di vietare i simboli politici nei luoghi commemorativi, per l'8 maggio
Invece di calmare le acque, la scelta parrebbe aver scaldato la situazione (e i rapporti con Kiev)

BERLINO - L'atmosfera in Germania è stata (in parte) tesa durante la giornata di ieri, 8 maggio, anniversario della resa dei nazisti nella seconda guerra mondiale. In particolare nella capitale, perché le autorità di Berlino hanno deciso di vietare, oltre all'esposizione di simboli russi, anche l'esibizione di quelli ucraini in determinati luoghi commemorativi, provocando l'ira di Kiev.

In giornata, è quindi ben presto diventata virale l'immagine di alcuni poliziotti tedeschi che si ritrovano a dover ritirare una bandiera ucraina srotolata davanti al Memoriale Sovietico. In un video, si vedono gli agenti far piegare e portare via un drappello lungo diversi metri a sostegno del popolo soppresso dall'invasione.

L'ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk, ha definito il divieto di esporre la bandiera come «uno schiaffo in faccia al popolo ucraino». Anche il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha condannato il decreto: «Berlino ha fatto un errore quando ha vietato i simboli ucraini», ha scritto su Twitter, «è profondamente sbagliato metterli su un piano di parità con i simboli russi». Anche per Kuleba, la scelta equivale quindi ad un «attacco a tutti coloro che stanno attualmente difendendo l'Europa e la Germania contro l'aggressione russa».

Il divieto, lo ricordiamo, è stato introdotto per un totale di 15 siti commemorativi della capitale. Le autorità di Berlino hanno comunque difeso la decisione, dicendo che le regole erano destinate a permettere una «commemorazione dignitosa e pacifica».

 

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