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MONDOIl 13% dei minori ricoverati per Covid-19 nel mondo ha sviluppato la malattia in forma grave

11.01.22 - 17:00
La stragrande maggioranza dei bambini e ragazzi contagiati non ha avuto bisogno dell'ospedale, spiegano i ricercatori
Depositphotos (AlexLipa)
Immagine di archivio.
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Fonte Ats Ans
Il 13% dei minori ricoverati per Covid-19 nel mondo ha sviluppato la malattia in forma grave
La stragrande maggioranza dei bambini e ragazzi contagiati non ha avuto bisogno dell'ospedale, spiegano i ricercatori

ROMA - Quasi il 14% dei bambini e ragazzi che vengono ricoverati per Covid-19 sviluppa forme gravi dell'infezione che richiedono il ricorso alle cure intensive. È quanto emerge da uno studio internazionale pubblicato su Jama NetworkOpen. Ha analizzato i dati di 3'222 bambini e ragazzi che tra marzo 2020 e giugno 2021 hanno ricevuto una diagnosi di Covid dopo una visita in pronto soccorso. Un campione, quindi, che non riflette la popolazione generale: «I nostri risultati - precisano i ricercatori - sovrastimano il rischio di esiti gravi tra i giovani positivi alla SARS-CoV-2 e non dovrebbero essere interpretati per riflettere il rischio affrontato dai casi basati sulla comunità».

Tra i bambini positivi, la grande maggioranza (il 78,8%) non ha avuto bisogno del ricovero, tuttavia una parte di essi (il (12.7%) era costretta a tornare in ospedale nelle due settimane successive, soprattutto perché la febbre e la tosse non passavano. Tra questi, uno su sei necessitava del ricovero e circa uno su 25 andava incontro a una forma grave. Tra i bambini e ragazzi ricoverati, il 13,3% è stato ricoverato direttamente in terapia intensiva, mentre nel corso del ricovero, complessivamente, il 13,9% ha sviluppato una forma grave di Covid-19. Quattro (lo 0,6% dei ricoverati) sono morti.

Secondo la ricerca, i fattori che espongono a un maggior rischio di forme severe sono la presenza di malattie croniche preesistenti (aumentano il rischio di 2,34 volte), precedenti episodi di polmonite (aumentano il rischio di 3,15 volte) e il ritardo con cui ci si rivolge a pronto soccorso (chi si rivolge dopo 3-7 giorni dall'insorgenza dei sintomi ha un rischio di 2,22 volte più alto rispetto a chi lo fa prima dei tre giorni). Tendenzialmente, inoltre, bambini e ragazzi con più di 10 anni tendevano ad avere un rischio più alto.

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