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ISRAELE / EUROPAIn Europa si assiste alle "montagne russe"

14.11.21 - 23:05
Intanto In Israele si segue la linea americana e si vaccina dai 5 anni.
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In Europa si assiste alle "montagne russe"
Intanto In Israele si segue la linea americana e si vaccina dai 5 anni.
La situazione: calano i ricoveri e positivi nel Regno Unito grazie ai booster. In Austria è ben più critica, solo il 65% della popolazione si è vaccinata. Non va meglio in Germania, ferma al 67%.

GERUSALEMME - Dopo gli Stati Uniti, oggi Israele ha dato il via libera alla vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni con dosi Pfizer/BioNtech nella speranza di arginare la pandemia di Covid-19.

«La maggior parte degli esperti ha ritenuto che i benefici di questa vaccinazione per i bambini sarebbero stati maggiori dei rischi, il che ha portato alla decisione di autorizzare il vaccino per queste età», ha spiegato il ministero della salute in una nota. Le autorità avevano lanciato una nuova campagna per la terza dose in estate ed avevano anche iniziato a vaccinare gli adolescenti tra i 12 e i 17 anni.

Lo stato ebraico è stato uno dei primi paesi a lanciare, lo scorso dicembre, una vasta campagna di vaccinazione grazie a un accordo con il colosso farmaceutico Pfizer che gli ha dato un rapido accesso a milioni di dosi in cambio di una condivisione dei dati. La campagna ha portato alla doppia vaccinazione di 5,7 milioni dei circa nove milioni di israeliani, di cui più dell'80% adulti.

La quarta ondata europea - In Europa è invece il Regno Unito a confermarsi il laboratorio per testare la risposta alla pandemia: primo paese a subire l'aggressività della quarta ondata, è anche il primo a vederne una mitigazione. Grazie, soprattutto, al record di terze dosi di vaccino: oltre 2 milioni in una settimana. Dove invece la campagna di immunizzazione procede a rilento si punta a ripristinare una stretta. Senza precedenti, nel caso dell'Austria, che ha confermato l'imposizione del lockdown per i no vax da domani. Mentre la Germania potrebbe tornare il telelavoro.

Booster: «Risultato fenomenale» - Da diversi giorni i britannici stanno andando in direzione opposta al resto d'Europa sul fronte del Covid. Ed è una buona notizia, perché tutti gli indicatori sono in discesa: contagi, decessi, ricoveri. Altra nota positiva, il numero dei vaccinati. Anzi il Regno è capofila per i cosiddetti booster, a disposizione di tutti gli over 50: circa 12 milioni sono stati già somministrati, 2 milioni in appena 7 giorni, un record. Ottima anche la copertura dei minori. Oltre un milione di 12-15enni in Inghilterra: «Un risultato fenomenale», ha sottolineato il ministro della salute Sajid Javid, mentre il governo pensa di anticipare da 6 a 5 mesi l'intervallo minimo per il booster.

Criticità dove il vaccino stenta a decollare - La situazione è ben più complicata in Austria, che registra contagi in crescita (sabato record di 13mila) ed è ferma ad un 65% di popolazione vaccinata con due dosi. Uno dei livelli più bassi in Europa occidentale. Un livello «vergognosamente basso», ha sottolineato il cancelliere Alexander Schallenberg, annunciando una stretta «non a cuor leggero ma purtroppo necessaria»: l'entrata in vigore da domani del lockdown per i non vaccinati. Ossia, l'obbligo di rimanere in casa per tutti i cittadini over 12 eccetto che per motivi di emergenza, per l'acquisto di beni di prima necessità, per fare esercizio fisico o per visite e cure mediche. Ci saranno molti più controlli e si rischiano multe da migliaia di euro. Il confinamento è stato disposto per almeno 10 giorni, poi si valuterà. Inoltre, Vienna sarà la prima città europea a mettere a disposizione vaccini Pfizer per i bambini fra i 5 e gli 11 anni. Nonostante l'Ema non abbia ancora dato il suo ok.

In Germania la situazione è preoccupante allo stesso modo. I vaccinati sono intorno al 67% e si registra un crescente aumento della curva dei contagi, con un nuovo record di incidenza (289 casi ogni 100'000 persone). E si pensa di correre ai ripari reimponendo una serie di restrizioni, a partire dal ripristino del telelavoro, a meno di comprovate necessità al lavoro in ufficio. Se ne discuterà giovedì in una vertice Stato-regioni, ma la nuova coalizione che dovrà guidare il Paese, Spd, Verdi e Liberali, sembra già intenzionata ad un nuovo giro di vite.

Bulgaria maglia nera - Se Austria e Germania non brillano sui vaccini, la Bulgaria è maglia nera in assoluto, all'ultimo posto per le vaccinazioni. Nel paese balcanico i cittadini hanno votato per la terza volta in un anno, nella speranza che nasca un governo forte, in grado di dare una risposta all'emergenza sanitaria. Perché gli ospedali sono sopraffatti e quasi 200 persone muoiono ogni giorno a causa del coronavirus, mentre meno di un quarto dei 6,9 milioni di abitanti sono completamente immunizzati.
 
 

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