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RUSSIALa stretta di Mosca: vacanze forzate e over 60 "reclusi" (per mesi)

20.10.21 - 17:25
La Russia vive in questi giorni la fase più complicata dell'emergenza dall'inizio della pandemia.
keystone-sda.ch / STF (YURI KOCHETKOV)
La stretta di Mosca: vacanze forzate e over 60 "reclusi" (per mesi)
La Russia vive in questi giorni la fase più complicata dell'emergenza dall'inizio della pandemia.
La campagna vaccinale nel Paese non è mai decollata. A oggi meno di un terzo dei cittadini è stato completamente vaccinato (31.3%), mentre sono pochi di più (34%) quelli che hanno ricevuto almeno una dose.

MOSCA - Il coronavirus ha rialzato la testa in Russia, facendo registrare quelli che sono finora i numeri più gravi dall'inizio dell'emergenza sanitaria, ormai più di un anno e mezzo fa. Da giorni si viaggia a un ritmo di oltre 30mila nuovi casi e un numero di vittime legate al Covid che nelle ultime 24 ore ha oltrepassato, per la prima volta, la soglia dei mille morti in un solo giorno.

Osservando le rappresentazioni grafiche delle curve si vede un'ondata che sembra, letteralmente, montare sulle spalle di quella precedente. I casi attivi nel Paese sono più di 800mila e i ricoveri in ospedale sono tornati a crescere in modo repentino. La situazione è considerata seria dal Cremlino, al punto che oggi il presidente russo Vladimir Putin ha dato il suo personale nulla osta alla proposta di rendere festivi i giorni dal 30 ottobre al 7 novembre.

Vacanze forzate per tutti e over 60 (non vaccinati) reclusi
«In questo momento - ha detto Putin, citato dall'agenzia russa TASS - è importante soprattutto abbattere il picco di questa nuova ondata pandemica. E in quest'ottica, considerata la situazione attuale, senza alcun dubbio sostengo la proposta». E questo avverrà, ha precisato durante un incontro con il suo gabinetto, senza che vengano toccate le buste paga dei lavoratori. Il leader russo ha poi ricordato l'importanza di seguire le misure di sicurezza e auto-isolamento nel caso di un contagio all'interno del proprio nucleo familiare. «Se qualcuno dei vostri familiari si ammala, anche voi dovete ottenere un certificato medico per poter restare a casa. Anche se avete un sacco di cose da fare. È necessario, perché così potete prevenire un'ulteriore diffusione dell'infezione e non mettere a rischio parenti, amici e colleghi».

Le "vacanze forzate" per l'inizio di novembre non sono però l'unica misura messa in campo dalle autorità russe per livellare la curva dei contagi. Il sindaco di Mosca ha infatti annunciato proprio ieri una serie di restrizioni destinate alla popolazione non vaccinata sopra i 60 anni, che dovrà - a partire da lunedì prossimo - restare a casa per i prossimi quattro mesi (dalla decisione sono escluse pure le persone già guarite dal Covid-19). «Il numero di persone ricoverate con forme gravi della malattia è in crescita ogni giorno», ha scritto sul proprio sito web il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin. Gli ultrasessantenni, ha precisato, costituiscono al momento il 60% dei pazienti ricoverati, l'80% dei pazienti intubati e circa l'86% dei decessi.

Anche in Russia lo Sputnik non decolla
Sul fronte della campagna vaccinale le cose non vanno molto meglio. Le autorità russe non sembrano aver svolto un lavoro impeccabile all'interno dei propri confini. Lo Sputnik V, che è stato il primo vaccino anti-Covid omologato al mondo, avrebbe dovuto essere il motore dell'intera campagna in Russia (che non ha autorizzato i preparati a mRNA come quelli prodotti Moderna e Pfizer, ndr.). La risposta da parte della popolazione però non è stata delle più entusiastiche e le cifre del tracker dell'Università di Oxford ci dicono che a oggi meno di un terzo dei cittadini è stato completamente vaccinato (31.3%) e che sono pochi di più (34%) quelli che hanno ricevuto almeno la prima dose.

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