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STATI UNITICari boomer, ma lo sapete che usate le emoji in modo sbagliato?

15.09.21 - 06:00
E che la faccina che sorride per i giovani significa tutta un'altra cosa? Una mini-guida per evitare le incomprensioni
Imago
Cari boomer, ma lo sapete che usate le emoji in modo sbagliato?
E che la faccina che sorride per i giovani significa tutta un'altra cosa? Una mini-guida per evitare le incomprensioni

NEW YORK - La rete si evolve, nel software e nell’hardware. Ma non solo. I social cambiano nei contenuti e nei significati. Anche in quelli apparentemente più scontati e già da tempo entrati nel nostro lessico virtuale. Vedi alla voce emoji: le faccine che abitualmente usiamo, da sole o per accompagnare i messaggi di testo e che cambiano costantemente.

Ma bisogna stare attenti perché il significato delle più semplici, quelle di uso comune, sta subendo dei cambiamenti generazionali di cui pochi sono a conoscenza. Rischiando così brutte figure, specie confrontandosi con la giovanissima generazione dei post-millenials. Se ne è occupato recentemente addirittura il Wall Street Journal con una vera e propria inchiesta. 

Non fa (più) ridere - Chissà quante volte avete usato la classica faccina che sorride per esprimere divertimento, anche gioia e felicità. È forse il progenitore di tutte le emoticon, nata ancor prima dell’era digitale, rappresentata e commercializzata ovunque, dal vestiario in poi, protagonista anche di una scena di “Forrest Gump”.

Beh, forse resterete esterrefatti nello scoprire che quella faccina sorridente adesso viene associata al sorriso sarcastico, se non addirittura come simbolo passivo-aggressivo. Insomma ora quella emoji se non è sinonimo di presa in giro, una sorta di sfottò più o meno amichevole, rappresenta un'ostilità anche dichiarata.

Il cambiamento in atto dei significati dell’emoticon da parte delle nuove generazioni non finisce qui. Sembra infatti che l’emoji del teschio con le ossa incrociate che tradizionalmente viene usata per esprimere pericolo e rischio di morte, ora dai cosiddetti “centennials” viene usata in risposta a una battuta o una storia che ha suscitato gradimento e/o divertimento come a dire «mi stai facendo morire dalle risate».

E ancora il pollice all’insù di ispirazione americana da sempre usato per esprimere gradimento, assenso, «tutto ok» per intenderci, ora viene decodificato dai come segno di stizza per chiudere una conversazione celando un certo malumore latente. 

Potrebbe essere un problema da niente ma di certo finisce con lo scavare un altro importante solco comunicativo tra gli over 30 e i giovanissimi.

Una questione generazionale - Proprio il Wall Street Journal nella sua inchiesta riporta la testimonianza di Hafeezat Bishi, 21 anni, che ha iniziato uno stage presso un’azienda di media digitali di Brooklyn ed è rimasta sorpresa quando i colleghi l’hanno accolta in maniera virtuale con una faccina sorridente. In un primo momento Bishi con il suo know how ha preso quell’accoglienza come fredda e sbrigativa, un sorriso falso, non genuino, di circostanza.

Ma lei stessa ha riflettuto: «Ho dovuto ricordare che sono più grandi, perché io lo uso con sarcasmo. Ci sono così tante emoji e la Generazione Z non può mai prendere le cose in modo semplice».

Come spiega Erica Dhawan, autrice di “Digital Body Language”: «le persone sopra i trent’anni usano le emoji per esprimere ciò che le immagini hanno sempre espresso, in pratica si attengono alla tradizione, mentre i centennials ascrivono alle emoji significati sarcastici e ironici, che però non sempre vengono compresi da chi le riceve. Ed è qua che si crea una falla all’interno della comunicazione».

Con l'anno nuovo arrivano anche nuove emoji

Non si ferma mai l’aggiornamento delle emoji. Una bozza di quello che potremo utilizzare nei nostri messaggi di domani è stata data da emojipedia e, come negli ultimi anni, va nel senso dell’inclusione sociale, razziale e di genere. Oltre a integrare nuove sfumature di colore per le emoticon già a disposizione, potremo trovarci una persona con una corona, che si unirà alla principessa e al principe che già conosciamo; una persona incinta e un uomo incinto; uno smiley che si scioglie, una faccia che si copre la bocca per la sorpresa (o l'imbarazzo), uno che riproduce quel gioco di vedo-non vedo che si fa quando si guarda un film di paura, uno che piange per l'emozione e uno che fa il saluto militare. E ancora una stampella, bolle di sapone, una radiografia, una batteria esaurita e tante altre. L'aggiornamento emoji 14.0 sarà disponibile tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022.

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