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LITUANIACome mai in Lituania in questi mesi sta arrivando un incredibile numero di migranti

02.08.21 - 17:00
Da 70 all'anno a 2'700 in un mese, il perché di una crisi che per Vilnius (e l'UE) è tutta colpa della Bielorussia
Keystone
Come mai in Lituania in questi mesi sta arrivando un incredibile numero di migranti
Da 70 all'anno a 2'700 in un mese, il perché di una crisi che per Vilnius (e l'UE) è tutta colpa della Bielorussia
Il presidente lituano: «Un attacco ibrido orchestrato da Lukashenko», la storia di un migrante: «Io come tanti altri, portato in aereo fino a Minsk».

VILNIUS - 3 milioni di abitanti, un'economia non particolarmente florida e un clima non proprio mite. È difficile immaginarsi la Lituania come meta prediletta per la migrazione internazionale eppure, negli ultimi due mesi, è proprio quello che è successo con un boom davvero fuori parametro di arrivi.

Se, per intenderci, solitamente gli ingressi illegali nel paese sono circa 70 all'anno le cose sono davvero cambiate a partire da questo giugno con 470 in un solo mese che a luglio sono diventati più di 2'600. C'è chi parte dall'Africa subsahariana ma anche dal Medio Oriente, soprattutto dall'Iraq.

Un fiume in piena difficilmente gestibile per un Paese che non ha alcuna esperienza nella gestione di flussi di questa entità ed è corso ai ripari in maniera disperata e anche un po' improvvisata: erigendo barriere e tirando filo spinato ai confini, allestendo campi d'accoglienza in palestre fatiscenti e tendopoli che hanno fatto alzare più di un sopracciglio alle Ong internazionali. I casi di chi riesce a evadere e darsi alla macchia si contano ogni settimana e la situazione è tutto fuorché stabile.

Ma tutta questa gente come c'è arrivata in Lituania, e perché proprio adesso? Le autorità di Vilnius, e anche quelle europee, un'idea se la sono fatta e puntano il dito in direzione della vicina Bielorussia. La tesi, condivisa, è quella che il governo di Alexander Lukashenko stia rispondendo alle recenti sanzioni volute dell'Unione Europea usando i migranti come arma impropria.

«Il numero sempre crescente di migranti illegali che attraversano la frontiera fra la Bielorussia e la Lituania (e quindi l'Unione Europea) è un tipo di attacco ibrido orchestrato dal regime di Lukashenko», ha commentato al Washington Post il presidente Gitanas Nausėda, «si tratta di una vendetta».

Simili i toni della commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson, intervistata dalla televisione di Stato lituana: «(Lukashenko) sta usando delle persone per attaccare la Lituania, ed è una cosa totalmente inaccettabile, difendere il confine con la Bielorussia deve essere una nostra priorità». 

Secondo le indagini dell'UE vi sarebbero prove del fatto che il governo bielorusso starebbe impegnandosi attivamente per portare migranti - via aria - direttamente sul suolo nazionale, indirizzandoli poi - attraverso dei passatori - verso la Lituania.

«Anche io ho preso un aereo per arrivare a Minsk, era pieno», ha raccontato all'agenzia stampa AP un cittadino iracheno che per 1'500 dollari ha comprato il suo viaggio della speranza verso l'Europa, «una volta arrivati ci hanno tolto i passaporti, ci hanno caricati su un camion e scaricati nella foresta. Parlavano curdo e ci hanno detto: "Andate in quella direzione"».

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