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FRANCIADopo più di sei mesi i francesi tornano al bistrot: «Ci passerò la giornata»

19.05.21 - 09:13
Ricomincia il servizio in terrazza e riaprono musei e negozi non essenziali. Macron subito al bar: «Siate prudenti».
keystone-sda.ch / STR (Lewi Joly)
«La pinta d'asporto bevuta sul marciapiede con la mascherina sotto il mento... No grazie».
«La pinta d'asporto bevuta sul marciapiede con la mascherina sotto il mento... No grazie».
Dopo più di sei mesi i francesi tornano al bistrot: «Ci passerò la giornata»
Ricomincia il servizio in terrazza e riaprono musei e negozi non essenziali. Macron subito al bar: «Siate prudenti».
Da oggi, inoltre, il coprifuoco è posticipato alle 21. Per quattro mesi il rientro obbligato a casa è stato alle 19.

PARIGI - Se in Svizzera le terrazze di bar e ristoranti hanno riaperto da un mese esatto e in diversi Paesi vicini un caffè o una birra seduti a un tavolo all'aperto sono ormai tornati a essere la normalità, la Francia ricomincia ad assaporare questi piccoli piaceri solo questa mattina. Dopo quasi sette mesi di chiusura, caffè e bistrot possono infatti tornare a servire i clienti almeno "en terrasse". E l'entusiasmo non manca.

«La sogno, ne sbavo, ne fantastico: la mia birra alla spina in terrazza con una sigaretta e un'amica», racconta a Le Monde Clémence, una parigina di 33 anni che non fa mistero della sua voglia alcolica. «La pinta d'asporto bevuta sul marciapiede con la mascherina sotto il mento... No grazie», aggiunge. «Ho previsto di passare la giornata al bistrot, dalla colazione all'aperitivo», confessa dal canto suo Philippe, che si ripromette di pagare da bere «a tutti gli amici che passeranno».

A mancare, ai passanti intervistati dal portale d'informazione francese, sono stati in particolare «gli altri»: «Le conversazioni e le risate dei tavoli accanto, le stoviglie che si scontrano, l'odore dei piatti... Insomma, sentire il mondo intorno a me, di nuovo», dettaglia Cécile, 41 anni. «Un bicchiere in terrazza è innanzitutto un momento condiviso», le fa eco Jean-Paul. «Funziona anche con una Perrier, ma insomma, è meno divertente...», aggiunge.

Intercettato dalle telecamere di BFM TV mentre anche lui celebrava con un caffé la riapertura insieme al primo ministro sulla terrazza di un bar a due passi dall'Eliseo, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha invitato i suoi concittadini alla «prudenza». «È un piccolo momento di libertà ritrovata che è il frutto dei nostri sforzi collettivi», ha dichiarato. «Bisogna restare prudenti», ha però sottolineato. 

Il piacere di ritrovarsi sulle terrazze di bar e ristoranti per la prima volta dal 30 ottobre scorso, però, non è l'unico che i francesi potranno riassaporare quest'oggi. Tornano infatti in attività anche i commerci non essenziali, i musei, i cinema e i teatri. Questi ultimi, tuttavia, potranno riempirsi solo al 35% della capienza.

Viene però alleggerita anche una delle restrizioni più pesanti dell'ultima ondata pandemica: il coprifuoco. Fissato da più di quattro mesi al draconiano orario delle 19, da oggi slitta alle 21.

La misura, inoltre, è destinata a sparire a breve. Il 9 giugno sarà ulteriormente posticipato alle 23 e il 30 sarà abolito.    

Nel Paese si registrano numeri in continuo miglioramento. Diminuiscono in particolare stabilmente i letti occupati da pazienti Covid in terapia intensiva e non. Questi ultimi, 22'058 martedì, sono al minimo da fine ottobre, fa notare France Info.  

In Francia, oltre 20,5 milioni di persone hanno ricevuto almeno la prima dose di un vaccino contro il Covid-19. Le persone che hanno completato l'immunizzazione si attestano intorno ai 9 milioni, ossia il 13% circa della popolazione.

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