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STATI UNITIIl Ceo di Pfizer: «Probabilmente servirà una terza dose»

16.04.21 - 12:34
Secondo Albert Bourla, è plausibile che si dovrà effettuare un richiamo a cadenza annuale
Keystone
Il Ceo di Pfizer: «Probabilmente servirà una terza dose»
Secondo Albert Bourla, è plausibile che si dovrà effettuare un richiamo a cadenza annuale

NEW YORK - È «probabile» che le persone avranno bisogno di un'altra «dose di richiamo» di vaccino contro il Covid «entro 12 mesi» dalla seconda inoculazione.

È quanto ha detto l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, in alcune esternazioni espresse ad aprile e che sono state rese pubbliche solo ora.

«Uno scenario probabile è che ci sarà bisogno di una terza dose, da qualche parte tra 6 e 12 mesi dopo la seconda, e poi da lì ci sarà una "rivaccinazione" annuale», ha detto Bourla, sottolineando però che si tratta di un'ipotesi: «Ciò deve essere ancora confermato. E di nuovo, le varianti giocheranno un ruolo chiave», ha spiegato all'emittente CNBC.

«È estremamente importante diminuire il numero di persone che possono essere suscettibili al virus», ha poi ribadito Bourla.

Anche il responsabile scientifico dell'amministrazione Biden, David Kessler, ha detto che i cittadini americani dovrebbero aspettarsi che ci saranno delle dosi «di richiamo», volte in particolare a proteggere «dalle varianti del coronavirus».

«Non sappiamo tutto in questo momento», ha chiarito Kessler, «La durata della risposta anticorpale sembra buona, ma un declino si nota, e senza dubbio le varianti fanno lavorare di più questi vaccini. Quindi pensando alla pianificazione, dovremmo aspettarci che una dose di richiamo sarà necessaria».

In ogni caso, come detto dallo stesso Kessler, gli studi sono ancora in corso: i ricercatori non sanno ancora per quanto tempo duri la protezione contro il virus in seguito a una vaccinazione completa.

 

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COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
Almeno contro i virus abbiamo le difese immunitarie ma contro questi personaggi ci vorrebbe la clava.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Burlone

Sobo 3 anni fa su tio
Poi arriverà la quarta, la quinta e via dicendo..

Blobloblo 3 anni fa su tio
Le comiche!!! 😂😂😂😂😂😂

seo56 3 anni fa su tio
🤐🤐🤐🤐

Ro 3 anni fa su tio
Perché rimanere stupiti ? È lampante dall’inizio pandemia che bisognerà vaccinarsi per un certo numero di anni. Il fatto è che con la carenza dei vaccini e allungamento dei tempi delle vaccinazioni le varianti potrebbero prendere il sopravvento e allora bisognerà sviluppare altri vaccini. Senza dimenticare che ci sono moltissimi paesi più poveri, che non vedono neppure l’ombra di questi vaccini. Non è una critica siccome scrivere è facile ma poi in pratica ..... Comunque bisognerà che ogni nazione possa produrre i vaccini entro un anno altrimenti questa pandemia diverrà “ la storia infinita “ per davvero. La vedo così giusto o sbagliato che sia.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a Ro
Infatti l'influenza l'abbiamo debellata così... I vaccini imperfetti potenziano il virus.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a Ro
Hai una perspicacia fuori dal comune e una visione del futuro da sfera di cristallo!

Geni986 3 anni fa su tio
A me un'informazione del genere sarebbe piaciuto vederla arrivare da un ricercatore non da un CEO...

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a Geni986
Sì, ma il ricercatore da chi prende lo stipendio! Tutti i ricercatori che sostengono la pandemia o il cambiamento climatico antropico, assieme alle paturnie che partoriscono ogni giorno, sono stipendiati da grandi organizzazioni private o statali con interessi enormi dietro. La formula che funziona egregiamente dal tempo dei faraoni è spaventa, condiziona e controlla.

vulpus 3 anni fa su tio
Ma che pasticcioni

Ala 3 anni fa su tio
A parte che la vaccinazione per l'influenza stagionale è da sempre annuale, detta e riportata in questo modo mi fa nascere spontanei commenti che TIO giudicherebbe senz'altro offensivi. E ancora in questo caso mi sarei trattenuto....
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