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UNIONE EUROPEAIl grave ritardo nella campagna vaccinale? «Colpa di AstraZeneca»

26.03.21 - 14:38
L'immissione sul mercato delle dosi prodotte in Olanda da Halix potrebbe contribuire a cambiare le cose
keystone-sda.ch (Admir Buljubasic)
Senza i ritardi di AstraZeneca in Europa si sarebbe potuto vaccinare il doppio delle persone, secondo la commissaria Kyriakides.
Senza i ritardi di AstraZeneca in Europa si sarebbe potuto vaccinare il doppio delle persone, secondo la commissaria Kyriakides.
Il grave ritardo nella campagna vaccinale? «Colpa di AstraZeneca»
L'immissione sul mercato delle dosi prodotte in Olanda da Halix potrebbe contribuire a cambiare le cose

BRUXELLES - La commissaria dell'Unione europea alla Salute Stella Kyriakides ha un'idea chiara del perché la campagna vaccinale europea non stia procedendo come avrebbe potuto. «Se non fosse stato per le consegne insufficienti da AstraZeneca, i tassi di vaccinazione dell'Ue avrebbero potuto essere quasi il doppio».

I ritardi e le mancate consegne da parte dell'azienda anglo-svedese hanno fatto sì che «alcuni dei nostri Stati membri» siano «stati gravemente colpiti dalla deludente riduzione delle consegne di vaccini di AstraZeneca». Le campagne di vaccinazione nazionali «si basavano sulle consegne che avevamo concordato con tutte le aziende per proteggere i loro cittadini. Ogni giorno conta, ogni dose di vaccino conta e le consegne devono essere effettuate il più rapidamente possibile».

Via libera a due siti produttivi - Un'accelerazione nelle consegne dei sieri potrebbe arrivare con il via libera all'immissione in commercio dei vaccini prodotti da un subappaltatore di AstraZeneca, l'olandese Halix. L'autorizzazione da parte dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) è stata accolta con favore da Kyriakides. «Ora ci aspettiamo che i vaccini prodotti da questo sito vengano consegnati agli Stati membri dell'UE nei prossimi giorni come parte dell'obbligo contrattuale e dell'impegno assunto da AstraZeneca nei confronti dei cittadini europei».

L'Ema in queste ore ha dato luce verde anche allo stabilimento di Marburgo, in Germania, che produce il vaccino Pfizer/BioNTech.

 

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