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DANIMARCAIl Covid che torna: raro, ma più probabile negli anziani

23.03.21 - 11:40
Secondo uno studio, la protezione indotta dalla malattia è sensibilmente più bassa negli over 65
Tipress (foto d'archivio)
Il Covid che torna: raro, ma più probabile negli anziani
Secondo uno studio, la protezione indotta dalla malattia è sensibilmente più bassa negli over 65
Questa minore efficacia può essere compensata dall'effetto dei vaccini, che inducono una risposta più robusta.

COPENAGHEN - Contrarre il SARS-CoV-2 conferisce, per alcuni mesi, uno "schermo" di protezione da nuove infezioni grazie agli anticorpi. I casi di recidiva da Covid-19 sono eventi di per sé molto rari. Tuttavia, le persone più anziane sono maggiormente esposte a un'eventuale reinfezione.

A rivelarlo è uno studio, il primo su larga scala, realizzato nel 2020 in Danimarca e pubblicato dalla rivisita medica The Lancet. Dai risultati è emerso che solamente ad una piccola frazione del campione - pari allo 0.65% - è stato notificato un esito positivo del test PCR dopo aver già contratto la malattia in un primo momento.

A essere interessante è però la differenza nel livello di protezione conferito dagli anticorpi nelle persone che hanno meno o più di 65 anni. Se nel primo caso gli esperti danesi hanno rilevato un grado di protezione pari all'80.5%, nel secondo questo cala sensibilmente, arrivando appena al 47.1%. In altre parole, gli over 65 hanno maggiori possibilità di infettarsi una seconda volta rispetto ai più giovani.

Il vaccino per completare lo scudo
I risultati pubblicati da The Lancet confermano quindi la bontà delle strategie di lotta al virus focalizzate sulla protezione degli anziani e la conseguente priorità di questi ultimi nell'accedere alle vaccinazioni. E proprio in quest'ottica - viene pure sottolineato dagli autori dello studio - il vaccino ricopre un ruolo di primo piano nel colmare le lacune nella protezione indotta naturalmente dal coronavirus.

Al netto della problematica legata alle varianti, che possono avere caratteristiche in grado di mutare lo scenario della pandemia - come la variante "inglese", forte di una sua maggiore trasmissibilità, ha mostrato negli ultimi mesi -, questi risultati sembrano inoltre confermare nuovamente come l'ideale di un'immunità di gregge da raggiungere per vie naturali, lasciando correre il virus libero senza l'intervento di vaccini e misure di protezione, sia di fatto una chimera.

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COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Un argomento che tutti i nostri esperti evitano elegantemente . Rilevato la presenza degli anticorpi anche dopo 12 mesi dalla malattia. Casi rari? nessuna ricerca in seria in Svizzera è stata fatta su chi ha avuto l'infezione. E chi ha gli anticorpi, cosa succede se si fa la vaccinazione? Altra domanda senza risposta!

pillola rossa 3 anni fa su tio
"I casi di recidiva da Covid-19 sono eventi di per sé molto rari", la stessa rarità che si ha nella recidiva influenzale. Se poi si hanno ancora anticorpi e si fa il vaccino addio.
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