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STATI UNITINiente turisti, anche la Grande Mela è un deserto

15.03.21 - 06:00
La crisi del coronavirus ha messo in ginocchio il settore. E lo sguardo ora è già rivolto alla stagione natalizia
AFP
Niente turisti, anche la Grande Mela è un deserto
La crisi del coronavirus ha messo in ginocchio il settore. E lo sguardo ora è già rivolto alla stagione natalizia
Secondo l'Ufficio del turismo di New York, saranno necessari almeno quattro anni per tornare ai livelli del 2019.

NEW YORK - Sono uno dei simboli più amati dai turisti di tutto il mondo. Magliette, tazze, portachiavi con la scritta "I Love NY", da sempre riempiono le valigie dei viaggiatori in rientro dalla Grande Mela. Almeno fino alla scorsa stagione, quando le misure anti-Covid hanno in pratica azzerato gli ingressi nella più popolare meta turistica del pianeta.

Un vero e proprio disastro per gli iconici negozi di souvenir cittadini. New York ha iniziato la lenta ripresa in vista della primavera con un progressivo allentamento delle restrizioni anti-Covid e mentre la città ricomincia a vivere, l’allerta lentamente cala. Ma la ripresa non tocca il settore turistico che resta in preoccupante agonia: i confini sono ancora rigorosamente chiusi per coloro che viaggiano per piacere e non per necessità.

Basta una passeggiata a Midtown, la zona centrale di Manhattan, per realizzare la portata del disastro. Nulla o poco di queste strade ricorda quel che accadeva poco più di un anno fa. Nonostante non ci siano visitatori, restano gli affitti da pagare: nella celeberrima Times Square si va dai 30mila ai 100mila dollari al mese. Un numero consistente dei proprietari degli stabili applica degli sconti al fitto, ma di certo non è abbastanza per i commercianti. In tanti hanno chiuso i battenti ed hanno portato la merce in depositi, in attesa di tempi migliori.

Gli esercenti sono già rassegnati: in pochi fanno affidamento sull’estate. «Al momento passiamo le giornate ad aspettare che entri un cliente», ci dice un venditore dell’East Village. «Non è una situazione sostenibile». Fino all’anno scorso, anche in questo storico quartiere arrivavano turisti da tutto il mondo.

Le speranze, invece, corrono più in là, alla stagione natalizia, tradizionalmente una della più affollate. Secondo l’Ufficio del turismo di New York, però, occorreranno almeno quattro anni per cancellare i danni della pandemia e ritornare ai livelli del 2019, anno che aveva fatto registrare un record di 67 milioni di presenze garantendo un salario dignitoso a 400mila impiegati.

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